Ci si può emozionare dopo un’intervista nonostante un’esperienza quarantennale? Chiedo scusa se parlo di Maria

Nonostante abbia realizzato migliaia di interviste, a volte mi capita di emozionarmi ancora prima di fare un’intervista (anche se raramente). Chiedo scusa se parlo di Maria. Ho realizzato migliaia di interviste con attori, registi, cantanti, imprenditori, politici, studenti, genitori, insegnanti, speaker radiofonici, personaggi televisivi, gente comune (Gianfranco Funari mi diceva: “fai parlà a ggente, magari la gente ti dice stronzate, ma se fai parlare solo i politici, le stronzate te le dicono solo i politici ahhah).

Le interviste migliori credo di averle realizzate con Elda Lanza, Sergio Zavoli, Giorgio Gaber, Paolo Bosisio, Umberto Broccoli. Ultimamente sto intervistando altri grandi in ogni settore, le ascolterete e le leggerete presto. Stavolta mi sento Cesare Borrometi, validissimo collaboratore, spesso preso da entusiasmo, ed oltre ad essere entusiasta sono anche emozionato, non capitava da tantissimi anni. Con Cesare nei prossimi giorni mi auguro di potere realizzare un’intervista che mi riporti alle domande e risposte alla Giorgio Gaber, alla Zavoli. Anche se, parafrasando Gaber, non è facile parlare di Maria.

Non è facile parlare con Maria anche se noi come artista la conosciamo bene

certamente non è un tema appassionante

in un mondo così pieno di mediocri

certamente siam vicini alla pazzia

ma è più giusto che noi parliamo di Maria.

Maria la libertà.

Maria la rivoluzione,

Maria la realtà…

Non è facile parlare di Maria

ci sono troppe cose che sembrano più importanti

mi interesso di politica e sociologia

per trovare gli strumenti e andare avanti

mi interesso di politica e sociologia

ma mi è difficile parlare di Maria.


Se sapessi parlare di Maria

se sapessi davvero capire la sua esistenza

avrei capito la realtà

la paura, la tensione, la violenza

avrei capito il capitale e la borghesia

ma la mia rabbia è che non sappiamo parlare di Maria.

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