Ornella Vanoni e la politica, Ornella socialista, la verità ed alcune fake news

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Ornella Vanoni è stata una grande socialista, il più antico partito italiano, nato nell’agosto 1892. Nel 2013 nel corso di un’intervista la provocai sulla politica, sbroccò, ma faceva parte del gioco. Mi auguro che presto si possa replica questa intervista. Oggi alcuni storici socialisti hanno giustamente rievocato e postato foto di Ornella ai temnepi del Psi. “£ro innamorata di Pietro Nenni, un personaggio stupendo che giocava a bocce” dichiarò a Lilli Gruber nel 2021, rimase nel partito anche con l’avvento di Bettino Craxi alla segretaria nazionale. Nel 1979 si esibì in un recital alla manifestazione del Psi al Palalido di Milano nel 1979 prima del discorso di Bettino Craxi e Ornella Vanoni al tavolo della presidenza della manifestazione socialista con Carlo Tognoli, Claudio Martelli, Giorgio Strehler, Carlo Maria Badini, Ivana Monti e Carlo Castellaneta). Non è assolutamente vero come alcuni male informati o in cattiva fede, che Ornella lasciò il Psi con l’avvento alla segretaria di Bettino Craxi,.

La prima volta che vidi di persona Ornella Vanoni fu nel 1987 con l’allora sindaco di Milano Paolo Pillitteri (che ricorderemo il 5 dicembre al Circolo Caldara), quell’anno Bettino Craxi le chiese di candidarsi ma Ornella declinò l’nvito. Non è assolutamente vero che – le solite fake news – passò con il Pci, semmai fu Giorgio Strehler nel corso della stessa conferenza stampa alla presenza dell’allora sindaco Pillitteri a passare dal Psi al Pci. Negli archivi del Senato è conservata una lettera, datata 9 maggio 1987 nella quale Ornella declinava l’invito a candidarsi alle elezioni politiche con il Partito socialista: «Caro Bettino, mi spiace ma proprio non posso. Lavoro troppo e seriamente… Ho un progetto molto grosso che girerà il mondo per tre anni, dopo smetterò… Ti abbraccio e abbraccio Anna. Tua Ornella». Un rifiuto affettuoso, che racconta un legame personale più che politico.

Franco Bechis ha giustamente ricordato saltando però una veloce infatuazione per Mario Segni, la candidatura con una lista civica a sostegno di Letizia Moratti nel 2006, Ornella ottenne soltanto 36 voti di preferenza, non è automatico a livello elettorale che la popolarità porti consenso.

Sempre da Lilli Gruber nel 2021, a Otto e mezzo, dichiarò: “io mi occupavo di politica quando mi innamorai di Nenni, che era un personaggio stupendo.” Alla domanda “Ma lei è sempre socialista?” rispose: “Come idea si”. Ornella concluse con una sacrosanta verità: oggi in Italia non c’è nessuno che rappresenti l’idea del vero socialismo.

Giacomo Mancini, Bettino Craxi e Pietro Nenni, tre segretari del Partito Socialista Italiano.

I socialisti furono criticati per la famosa “assemblea di nani e ballerine” (espressione coniata da Rino Formica, il grande vecchio del socialismo italiano), ma quell’assemblea era un organo consultivo di partito, senza alcun potere, composto fra gli altri da Umberto Eco, Federico Fellini, Vittorio Gassmann, Lucio Dalla, Carlo Castellaneta, Umberto Veronesi ed altri, tutte personalità di elevata cultura. Dal 1994 ad oggi nani e ballerine, di bassissimo spessore politico culturale, li abbiamo poi avuti con la seconda Repubblica, a fare i premier, i ministri, i deputati, i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali…

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