Nel maggio 2024 in occasione di un incontro milanese svoltosi al Circolo De Amicis dissi ad Ely Schlein di non mettersi contro Vincenzo De Luca, quindi domandai al segretario nazionale del Psi: come mai in Campania il Partito Socialista ha discreti risultati mentre a Milano, dove nacque il primo socialismo nonché città che espresse tantissimi sindaci socialisti, prendono percentuali da prefisso telefonico?
I risultati campani non fanno testo sia chiaro, né a livello nazionale, né a Milano. Solo chi vive barricato nei palazzi del potere (in questo caso Palazzo Marino), solo gli ultras di sinistra, e quasi tutti i consiglieri comunali ed assessori non capiscono che con certe scellerate scelte è stata di fatto consegnata la città alla destra. Invece di cospargersi il capo di cenere, di chiedere scusa ai milanesi, consiglieri comunali ed assessori, salvo qualche rarissima eccezione, rivendicano con orgoglio di avere votato per alcune decisioni che hanno allontanato tantissimi elettori. Gli stessi consiglieri fanno iniziativa autoreferenziali che fanno perdere ulteriori voti che si sposteranno verso il non voto (se andrà bene) o verso la destra. Leggo post deliranti di aspiranti candidati sindaco di Milano per il centrosinistra, visti da molti degli stessi elettori di sinistra come estremisti, inneggiano per la vittoria a New York, alla Flottilla, ai trans, tutti temi che non interessano ai milanesi. Sia chiaro la destra (che ha salvato Beppe Sala) demagogicamente avanza questi temi ma con la presumibile vittoria della destra non cambierà nulla a Milano, il partito del mattone e della speculazione immobiliare vincerà sempre, Milano sarà sempre di più una città per ricchi. Un elettore di sinistra, con i piedi per terra, rassegnato, mi ha detto: “io ormai mi accontento se non sono arroganti come la destra”. Non contenti di questo ora l’arroganza di certa destra è ormai espressione anche di alcuni assessori di Beppe Sala, ignobile quel che ha detto l’assessore Granelli (che vive di politica da tantissimi anni) ad un giornalista, anche se poi ha chiesto scusa. Ely Schlein rifletta su alcune candiature, o auto candidature milanesi. Il 5,50 dei socialisti e il 7,40% della lista A testa alta con Vincenzo De Luca in Campania non fanno testo, però se a Milano ci fosse una lista De Luca unita ai socialisti contro alcuni candidati che hanno perso ogni senso della realtà non sarebbe male. Non voglio esagerare ma la cittadinanza è totalmente disamorata lo ha detto anche il segretario cittadino Cappelli, l’unico che mi pare abbia i piedi per terra, a ragione o a torto, Beppe Sala in città è più odiato di quanto non lo furono Benito Mussolini, Bettino Craxi e Silvio Berlusconi nella loro parabola discendete. E comunque ricordo a tutti il detto: “chi volta el cu a Milan volta el cu al pan.
Parafrasando Giorgio Gaber
fare demagogia è di destra,
ma plaudire alla Flottilla e abbattere San Siro
è da scemi più che di sinistra.


