Salvatore Caiata, candidato M5s in Basilicata indagato per riciclaggio. Di Maio: “L’ha omesso, è fuori”. Lui: “Non mi ritiro”. E così credo potrei sbagliare i conti, sono già dieci i candidati pentastellati sospesi. Entro il 4 marzo ne saranno sospesi altri, passeranno al gruppo misto, e faranno da stampella al vincitore. Alla fine nel gruppo pentastellato in parlamento rimarrà il solo Di Maio. ahahahah A parte gli scherzi ricordo a tutti che anche Di Maio è indagato (querela di Marika Cassimatis) non avrebbe dovuto candidarsi, ma nei 5 Stelle la legge non è uguale per tutti.
Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio, candidato 5 Stelle in Basilicata è indagato nell’ambito di un’inchiesta per riciclaggio a Siena, dove l’imprenditore è titolare di diverse attività.
Sabato 24 febbraio alle 21,30 su Radio Hemingway vi aggiorneremo in tempo reale su quanto vi è dietro il Movimento 5 Stelle (nuovi scoop) con Marika Cassimatis. Anche se qualcuno vuole fermarci L’angolo della scuola continua.
Vi aspettiamo sabato 24 febbraio alle 21,30 su Radio Hemingway, per seguirci cliccate
Scrive Filippo Roma inviato de Le Iene: “sono giorni che vengo subissato da messaggi di attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle carichi di odio nei miei confronti. C’è chi la sera, prima di addormentarsi, prega affinché io muoia. C’è chi offende pesantemente mia madre che non c’è più. Chi mi augura malattie di vario genere e tutto il peggio possibile che la vita possa offrire. Chi vorrebbe incontrarmi per strada per mettermi le mani addosso. Chi mi dice pezzo di merda, chi mi dice schifoso, chi mi assicura che la pagherò. I più carini mi danno del servo di Berlusconi e Renzi. Ora, io non sono il tipo che se la prende, però alcune cose vorrei dirle a tutti questi amici che mi sto facendo in questi giorni. Primo. Ma perché anziché incazzarvi con chi vi ha preso per il culo, ve la prendete con colui che ha raccontato la presa per il culo? Poi: il primo che ci ha ringraziato per aver fatto questa inchiesta è stato proprio il candidato Premier Luigi Di Maio. Sia perché ha potuto scoprire le mele marce che si annidavano nel Movimento, sia perché con l’occasione abbiamo raccontato agli italiani l’esistenza della nobile iniziativa che da sempre contraddistingue i 5 Stelle: la restituzione alla collettività di parte dello stipendio dei parlamentari. Terzo. Molti mi dicono: però contro Renzi e il PD non ci vai mai…ma porca miseria, come si fa a dire una cosa del genere quando ho perseguitato per anni Renzi perché non aggiornava il Nomenclatore Tariffario, cioè la lista dei dispositivi che lo stato mette a disposizione dei disabili? Come si fa a dire una cosa del genere quando, proprio insieme a Di Maio e Di Battista, ho condotto la battaglia perché venisse approvata la Richetti, la legge che avrebbe abolito i vitalizi, scandalosamente affossata al Senato dal PD? Quarto. Altra cosa che mi viene imputata: però dal tuo capo Silvio Berlusconi non ci vai a contestargli tutte le malefatte che ha compiuto. Cosa dovrei andargli a dire? Tutto ciò che riguarda Berlusconi è arcinoto, perché si tratta di cronaca, fatti raccontati nel tempo dagli organi di stampa. Noi alle Iene non facciamo cronaca ma sveliamo le cose che ancora non si conoscono. Detto ciò, cari amici, se volete continuare ad offendermi fatelo senza remore. Scrivete pure le vostre contumelie perché la mattina in cui mi sveglierò e non le troverò, so già che in fondo mi mancheranno.”
Anche io, Emanuelli, ricevo minacce, da tempo, curioso che dopo essere stato icona di tanti attivisti ora sia diventato “giornalista di regime” facendo ridere esponenti regionali (e nazionali) di destra e sinistra che mi conoscono e mi definiscono “anarchico” e ai quali non ho mai risparmiato (ben prima della nascita dei 5 Stelle) pesantissime critiche. Le scellerate azioni degli attivisti grillini (mai gli ultrà Pd, Forza Italia ecc.) sono arrivati a tanto, al punto di pensare che aveva ragione Donatella Rettore quando in radio mi disse (2014, io non ci credevo) “i toni grillini mi sembrano quelli delle Brigate Rosse”.
Ho già querelato alcuni attivisti nel 2016, i tempi della giustizia sono lunghi, mi sono già rivolto all’Ordine dei Giornalisti quando una giornalista (fatto gravissimo) per impaurirmi mi ha mandato una lettera di diffida da un avvocato (suo fratello ahaha) perché io non tagliavo alcune sue dichiarazioni (sue non mie) contro Viriginia Raggi. L’episodio è gravissimo in quanto una giornalista censura un collega imponendogli dei tagli in una differita poiché le sue critiche (sue non mie a Virginia Raggi) avrebbero compromesso i suoi rapporti coi vertici grillini. Potrei scrivere un libro anche io come ha fatto la mia amica Cassimatis. Comunque in 40 anni di radio, giornali e tv mai nessuno aveva tentato di censurarmi, veramente deplorevole che la giornalista in questione di un giornale vicino ai 5 Stelle (poi è da verificare se collabora con questa testata o col blog di questa testata dopo avere tentato di impormi censura scriva agli editori con cui collaboro (che ringrazio visto che mi hanno rinnovato la fiducia), il suo fine era quello di farmi interrompere tutte le collaborazioni. Ormai siamo allo squadrismo…. Alla censura… Attivisti minacciano me e Cassimatis: “se vinciamo noi vi sospendiamo dall’insegnamento”.
Le questioni sono tante, penso di inoltrare altre denunce alla polizia postale in attesa dei tempi della giustizia, lunghi. Io ho le spalle grosse, non mi intimiderete. Chiudo citando Angelica Balabanoff (che i grulli ignoranti non sanno nemmeno chi è stata”: “se qualcuno pensa di spegnare la voce che mai nessun regime ha spento, si sbaglia di grosso”.
Vi aspettiamo sabato alle 21,30 su Radio Hemingway per seguirci cliccate