Maurizio Mosca
La notte del 2 aprile 2010 è morto all’ospedale San Matteo di Pavia Maurizio Mosca, noto per il pendolino e per le sue “bombe” sul calcio. Era da tempo ammalato.
Maurizio Mosca è stato indubbiamente uno dei più noti conduttori televisivi delle tv locali, la sua avventura inizia a TeleAltoMilanese, prosegue poi a TeleMlano2, nonchè al Elefante con L’ULTIMO APPELLO, poi l’esperienza a Rai3 (IL PROCESSO DEL LUNEDI’) e a Italia1, ma la sua fortuna e il meglio di sè stesso Maurizio lo mostra sulle tv locali (Antenna 3 Lombardia e Telenova). Maurizio Mosca ha condotto anche alcune trasmissioni radiofoniche fra le quali ricordiamo la recente 105+ CALCIO.
Maurizio Mosca nasce a Roma il 24 giugno 1940, è figlio dello scrittore e umorista Giovannni Mosca, e fratello dello scrittore Paolo Mosca, giovanissimo si trasferisce a Milano dove consegue la maturità classica all’istituto Leone XIII. Nel 1961 viene assunto a La Notte, quotidiano milanese del pomeriggio diretto da Nino Nutrizio, Mosca impara il mestiere sotto la guida di Enrico Crespi. A La Notte rimane fino al 1962, anno dei mondiali in Cile, il 17 gennaio 1963 viene assunto a La Gazzetta dello Sport, allora diretta da Gualtiero Zanetti, si occupa di pugilato. Il suo primo passaggio televisivo risale al 1966, viene invitato a La domenica sportiva per commentare la sconfitta del pugile Sandro Lopopolo a Tokyo. Negli anni ’60 e ’70 continua a lavorare a La Gazzetta dello Sport, poi avviene il lancio definitivo in tv. Nella seconda metà degli anni ’70 inizia l’era delle emittenti televisive private, e Mosca viene chiamato come ospite a TeleAltoMilanese nell’ambito della trasmissione L’ora di Mazzola, condotta da Sandro Mazzola ed Elio Corno. “Fu Elio Corno a chiamarmi – ricorda Mosca – a lui devo molto”. Mosca si afferma ben presto come “animale televisivo”, allorquando TeleAltoMilanese cessa di esistere passa a TeleMlano2, emittente da poco rilevata dal mobiliere Giorgio Aiazzone, Mosca propone il primo programma tutto suo: ED E’ SUBITO POLEMICA. All’inizio degli anni ’80 Mosca interviene spesso al Processo del lunedì di Biscardi allora in onda su Rai3. Nel 1983 scoppia in diretta una grossa polemica fra Mosca e Zico, fuoriclasse dell’Udinese, che accusa Mosca di essersi inventato un’intervista con lui pubblicata sulla Gazzetta. Così Mosca ricorda l’episodio a 22 anni di distanza: “mi andò il sangue alla testa: mi scusi, Zico, ma a questo livello di polemica io non scendo, riuscii a dire fra i fiumi della collera. Mi trattenni dal litigare, dallo scatenare un processo nel processo in diretta, perchè aveva l’anima rosa, del colore della Gazzetta. Mi sarebbe stato facilissimo ricordargli la giornata dell’incontro e i
testimoni.” Mosca ricorda di essere stato sospeso dal giornale per 15 giorni, ricorda poi di avere chiesto un confronto con Zico ma che il fuoriclasse non si presentò all’appuntamento: “ai responsabili della Gazzetta non bastò neppure questa prova, anzi probabilmente per loro fu meglio così, che il confronto non ci fosse stato”. Poche settimane dopo Mosca lascia la rosea per un’esperienza nuova ed entusiasmante, la direzione del mensile Supergoal, dell’editore Alberto Peruzzo, esperienza che andrà avanti fino al 1989. A metà degli anni ’80 fa parte del cast del programma sportivo del circuito Odeon Tv Forza Italia, con Fabio Fazio, che Mosca si vanta di avere battezzato televisivamente.
Nel 1989 Mosca viene chiamato a lavorare in Fininvest, conduce con Cesare Cadeo con Calciomania (vince un Telegatto), poi conduce L’APPELLO DEL MARTEDI’ che conduce indossando una toga da giudice in uno studio in cui le scenografie ricalcano un’aula di un tribunale, nel 1992 la rottura con la Fininvest.
Nel 1993 passa a Telenova con il programma Zitti e Mosca, talk-show sportivo condotto con Marino Bartoletti, poi è la volta di Supergoal condotta con Paolo Pirovano. Nel 1995 vi è un fugace ritorno su Italia1 con Guida al campionato condotta con Sandro Piccinini. Nel 1996 parte Casa Mosca è il programma che va in onda prima su Telenova (circuito Cinquestelle con Gianfranco Guarnieri e Il Rubino) e sul circuito Italia9, poi, dal 1998 passa ad Antenna 3 Lombardia. A tutto calcio è il titolo del nuovo programma in onda su Antenna 3. Nel 2002 conduce insieme a Paolo Liguori la trasmissione SENZA RETE in onda su Rete4, nella stagione 2004/2005 è ospite opinionista fisso di GUIDA AL CAMPIONATO e CONTROCAMPO su Italia1. Mosca ha lavorato in quasi tutte le maggiori tv private italiane: “la tv è più immediata di un giornale, anche di un quotidiano, oggi è banale dirlo, ma io lo capii fin dall’inizio, nonostante la tv abbia, rispetto a un giornale, tempi e modi assolutamente opposti. Per me, poi Mediaset o Telelombardia, Telemontecarlo, Antenna 3, Telenova o Rai non fa differenza: l’impegno è sempre il medesimo”
Mosca ha avuto anche parecchie esperienze radiofoniche, ha lavorato infatti per Radio Dee Jay, Radio Montecarlo, Radio 101 e Radio 105.Mosca si può considerare uno dei più validi professionisti esistenti oggi nel panorama televisivo italiano, può piacere o non piacere ma da molti anni è sempre in video. L’avevo incontrato sul finire degli anni ’80, mi presentò Cesare Cadeo, con il quale è nata un’amicizia che dura tutt’oggi, purtroppo invece ho perso di vista Mosca, non occupandomi professionalmente di sport non ci siamo più incontrati per molti anni, la nascita di questo sito è stata un’occasione buona per riprendere i contatti e per dare a Mosca il giusto spazio che si merita.
Maurizio Mosca è morto la notte del 3 aprile 2010 all’ospedale San Matteo di Pavia, il suo ultimo articolo è stato pubblicato sul blog del programma GUIDA AL CAMPIONATO, Mosca aveva preso posizione sul complicato rapporto tra Josè Mourinho, allenatore dell’Inter, e Mario Balotelli, giovane attaccante nerazzurro.