L’idea di dare vita a una manifestazione musicale per bambini risale al 1959. A Milano, su richiesta del Salone del Bambino, una rassegna di prodotti destinati all’infanzia che si svolgeva in quel periodo nel capoluogo lombardo. Cino Tortorella da qualche anno portava in teatro il Mago Zurlì (allora interpretato da Giancarlo Dettori), quando ebbe l’incarico pensò proprio al mago che dopo il rifiuto di Dettori aveva iniziato ad interpretare lui direttamente. L’edizione del Salone del Bambino, patrocinata dal Comune di Milano (sindaco era Virginio Ferrari) si doveva svolgere sotto il segno di Pinocchio e doveva essere a ispirata al libro di Collodi uscito nel 1881. Tortorella pensò ad una specie di fiaba-varietà, una rielaborazione molto libera del racconto di Collodi, con elementi presi dal libro e l’immissione di elementi nuovi, e naturalmente anche alla musica. Cino mette insieme dieci canzoni attinenti al burattino di Collodi da fare gareggiare.
L’idea di Tortorella è quella di proporre canzoni nuove per bambini, diventati, a seguito della diffusione della radio e della televisione, grandi consumatori di musica leggera. L’interpretazione e il giudizio delle canzoni fu affidato ai bambini che parteciparono (come sarebbe avvenuto sempre nel futuro) allo Zecchino fuori da ogni spirito di competizione e di divismo. L’episodio del campo dei Miracoli – liberamente adattato da Cino Tortorella e Carlo Triberti – si inserisce nel corso dello Zecchino: mentre i bambini cantano da terra spunta una piantina, che diventa un alberello, che diventa un albero e fra le foglie, come fiori, ci sono tanti Zecchini d’Oro. Il Mago Zurlì li raccoglie, li da al buon Pinocchio, con gran dispetto della Volpe e del Gatto, mescolati fra il pubblico. Pinocchio intasca, contento, le monetine: “le porterò a babbo Geppetto”, ma una monetina Pinocchio la consegna al bambino che ha vinto la gara canora: “per te che sei stato così bravo e per la tua canzone che è così bella, una canzone d’oro zecchino”.
La prima edizione si svolge dunque a Milano da giovedì 24 a martedì 29 settembre, la finale viene ripresa direttamente dal programma nazionale (l’unico canale allora esistente) per la regia di Romolo Siena. I piccoli cantanti, la cui età non supera i 14 anni, sono accompagnati dal quintetto di Peppino Principe, autore anche della sigla dello spettacolo, LO ZECCHINO D’ORO. La giura, composta da bambini, sceglie la canzone QUARTETTO cantata da Giusy Guercilena, la più giovane in gara. Purtroppo le canzoni della prima edizione non vengono incise, e alcuni brani sono andati completamente dispersi. Nel 1959, anno della seconda edizione, che si svolge sempre a Milano, lo Zecchino, come il Festival di Sanremo, fa la sua prima clamorosa esclusione: quella di LETTERA A PINOCCHIO di Mario Panzeri, che non va nemmeno in finale, ripresa da Jonny Dorelli (nota per il ritornello: “carissimo Pinocchio, amico dei giorni più lieti” sosta per quattro mesi al primo posto della hit parade. Fra le altre canzoni in gara: CAPELLI TURCHINI, GIROTONDO DEI FUMETTI, LETTERA DI NATALE, MAGIA.
Nel 1960 lo Zecchino si svolge ancora a Milano, vince FIABA cantata da Attilio Martignoni, ma la rivelazione è CARO GESU’ BAMBINO, di Pier Quinto Cariaggi e Piero Soffici, incisa dal piccolo Christian Morandi, il disco vende mezzo milione di copie e sarà poi ripreso da Teddy Reno, Linda Christian e Marino Barreto jr.
Le prime due edizioni – ha ricordato ancora Cino Tortorella – le organizzai a Milano con un buon successo, poi i responsabili del Salone non vollero proseguire perché, a parer loro, costava troppo. Mi trovai per caso a Bologna, incontrai i Frati dell’Antoniano che mi invitarono a fare lo Zecchino, dopo la terza edizione giunsero molte lettere di persone che richiedevano i dischi dello Zecchino, nacque così la produzione, poi vi fu l’incontro con Mariele Ventre e la consacrazione definitiva della manifestazione.
Nel 1961 la manifestazione passa quindi ai Frati dell’Antoniano di Bologna, con svolgimento nell’omonimo cinema-teatro, viene ristudiato il regolamento e viene creato un marchio grafico (opera del pittore Lorenzo Ceregato) che sarebbe rimasto per tutti gli Zecchini d’oro successivi: quattro bambini di diversa età che, partiture in mano, cantano davanti al microfono. Ad istruire e dirigere i bambini c’è per la prima volta una giovanissima Mariele Ventre, viene per la prima volta registrato un album 33 giri con tutti i brani della gara, da questo momento sarà una consuetudine. La vittoria va a LE STELLE cantata da Vittorio Dognini, fra le altre canzoni in gara: C’ERA UNA VOLTA, GIROTONDO COL MIO MONDO, PESCIOLINO ROSSO, PICCOLO INDIANO.
Nel 1962 la popolarità della rassegna, che si svolge in aprile, vien
e dimostrata dal numero di canzoni arrivate per la selezione che sono ben 216, l’età massima dei concorrenti scende a 11 anni, vince LA GIACCA ROTTA di Paola Pitagora e Mario Pagano, interpretata dal bambino maltese Raymond De Bono, seguono VORREI VOLARE di Paolo Poli e Valerio Vancheri, incisa anche da Tony Dall’ara, FAMMI CRESCERE I DENTI DAVANTI. Fra le altre canzoni in gara CHICCOLINO DI CAFFE’, IL CAVALLINO DEL WEST, MILLE ORSACCHIOTTI. La Rai manda in onda tutte le giornate dello Zecchino d’oro, sia le eliminatorie che la finale. Il vincitore partecipò per caso poichè vi fu un pò di confusione durante le selezioni da parte dell’Antoniano. Arrivarono a Bologna due bambini maltesi, i responsabili discussero a lungo per decidere se assegnare o meno a Raymond una piccola parte in una canzone, fu Mariele Ventre a fidarsi di lui: “ti insegno io una canzone”, LA GIACCA ROTTA, brano assegnato ad un altro bimbo che non poteva partecipare a causa di un’influenza venne assegnata a Raymond che vinse lo Zecchino e tornò a Malta accolto come un eroe nazionale.
Nel 1963 nasce il Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Mariele Ventre che da allora fino alla prematura scomparsa avvenuta nel 1995 accompagnerà le esibizioni dei cantanti in erba, la vittoria finale va a NON LO FACCIO PIU’ interpretata da Gianfranco Tonello, fra le altre canzoni in gara I TRE CORSARI, LA ZANZARA (autrice Paola Pitagora), PAPA’ RITORNA BAMBINO, STELLINA DI MARE.
MARIELE VENTRE E GIOVANNI COCCORESE, REGISTA STORICO DELLO ZECCHINO
Nel 1964 vince IL PULCINO BALLERINO di Mario Pagano, interpretata da Viviana Stucchi, ma si distingue anche LA FAVOLA DELLA GATTA MIAGOLA di Fiorenzo Fiorentini, fra le altre canzoni in gara IL PRESEPE DI STAGNOLA, DA GRANDE VOGLIO FARE, CONCERTINO IN CUCINA. La vincitrice, Viviana Zucchi, viene invitata in Germania a cantare fra gli operai italiani della Wolkswagen.
Dal 1965 lo Zecchino trasloca dal cinema-teatro dell’Antoniano in un nuovo studio televisivo allestito per l’evento, la manifestazione si svolge dal 19 al 21 marzo, la vittoria va a DAGLI UNA SPINTA interpretata da Carlo Alberto Travaglino, fra le altre canzoni in gara: CACCIA AL TESORO, C’ERA UN LEONE, I MIEI SOLDATINI, IL CALENDARIO DI UN BAMBINO, LA GONDOLA NEL SECCHIO, TRE CIVETTE SUL COMO’. Nel 1966 TV SORRISI E CANZONI, allora edito dai fratelli Campi, esce con un supplemento intitolato OPERAZIONE ZECCHINO D’ORO sul quale sono pubblicati integralmente i tesi delle canzoni in gara, disegni e giochi dedicati ai bambini, da allora sarà una tradizione per il settimanale più letto dagli italiani. La vittoria va a I FRATELLI DEL FAR WEST cantata da Federico Frosini e Sandro Violet, fra le altre canzoni in gara IL PINGUINO BELISARIO, L’OCHETTA GELSOMINA, ORAZIO CANE DELLO SPAZIO, SGNIF E SGNAF, QUANDO E’ L’ORA DI FARE LA NANNA, successo anche per DAGLI UNA SPINTA di Virgilio Panzuti, un brano che sarà cantato anche da Ave Ninchi, si registra il record delle canzoni inviate al concorso: 527, il solisti e il Piccolo Coro vengono ricevuti in udienza da Papa Paolo VI. Il 1966 è anche l’anno durante il quale si tocca la cifra record di canzoni inviate al concorso: 527.
Nel 1967 la vittoria va a POPOFF, cantata da un bambino biondo, Walter Brugiolo, ribattezzato subito Popoff, dal titolo della canzone da lui interpretata, si distingue anche E CIONFETE NEL POZZO di Arturo Testa e Gorni Kramer; fra le altre canzoni in gara IL CANE CAPELLONE, LA MINI CODA cantata da Lauretta Mollica, PARA PAPA’, UN MILIONE DI ANNI FA, PER UN DITINO NEL TELEFONO.
Nel 1968 QUARANTAQUATTRO GATTI cantata da Barbara Ferigo, la canzone verrà poi ripresa anche da Mina; grande successo anche per Cristina D’Avena con IL VALZER DEL MOSCERINO. Cristina è di Bologna, non sa pronunciare la lettera R, dice infatti “moscelino”, è il Mago Zurlì ad insegnarle a dire “moscerino”, Cristina negli anni ’80 intraprenderà (unica fra i concorrenti dello Zecchino d’Oro) una brillante carriera canora. Mattatori i bambini, il Mago Zurlì, Richetto e Mariele Ventre. Fra le altre canzoni in gara IL TOPO ZORRO (brano scritto da Leo Chiosso), IL TORERO CAMOMILLO, SE FOSSI LEONARDO.
In occasione dell’edizione 1969 dello Zecchino per la prima volta c’è l’Eurovisione. Il CORRIERE DELLA SERA scrive: “questo è l’anno boom per lo Zecchino d’Oro”, lo spettacolo è seguito, in diretta o registrato, da 150 milioni di telespettatori italiani, jugoslavi, olandesi, belgi, tedeschi, iraniani, sudamericani. La canzone vincitrice è TIPPY IL CONIGLIETTO HIPPY cantata da Paolo Lanzini, fra le altre canzoni in gara CIAO NAPOLEONE, IL PESCIOLINO STANCO, L’OMINO DELLA LUNA, grande successo per VOLEVO UN GATTO NERO, cantata da Lorenza Pastorelli. La canzone vincitrice è inserita in una trasmissione realizzata in sei lingue e richiesta da 102 emittenti televisive straniere, e vende milioni di dischi anche in Giappone.
La vittoria dell’edizione 1970 va a LA NAVE GELSOMINA DIRINDIRINDINA cantata da Antonella Baldini e Stefano Romanelli, fra le altre canzoni in gara CARLO MAGNO, IL LUNGO IL CORTO E IL PACIOCCONE, LA MOTO DA MOTOCROSS, PER UN BICCHIER DI VINO, UN PUPAZZETTO DI NEVE. Nel 1971 vince IL CAFFE’ DELLA PEPPINA di Alberto Anelli e Tony Martucci, cantata da Marina D’Amici e Simonetta Gruppioni; fra le altre canzoni in gara BACICCIA IL PIRATA, E’ FUGGITO L’AGNELLINO, LA CORRIERE DEL FAR WEST, QUATTRO CHIACCHIERE IN FAMIGLIA. Nel 1972 si afferma TRE SCOZZESI cantata da Marco Ferri, Cesare Francalanci e Gabriele Gatti; fra le altre canzoni in gara ALI BABA, LA BANDA DEL FORMAGGIO, IL GENERALE GIOVANNI, SETTE CANI BRONTOLONI.
L’edizione del 1973 riserva una sorpresa: Cino Tortorella per la prima volta non indossa il costume magico, ma i telespettatori continuano a vederlo mago, è assente anche Richetto. Per la prima volta i bambini cantano sulla “base” cioè sull’orchestrazione realizzata su un nastro, le orchestrazioni sono realizzate da un gruppo di arrangiatori fra i quali vi è anche Augusto Martelli, sotto la direzione del maestro Giordano Bruno Martelli. Vince LA SVEGLIA BIRICHINA cantata da Fabiola Ricci, fra le altre canzoni in gara IL FESTIVAL POP, LA TARTARUGA SPRINT, SONO L’OTTAVO DI SETTE FRATELLI. La raccolta delle canzoni del XV Zecchino d’Oro arriva al quattordicesimo posto della classifica dei dischi più venduti della settimana di Tv Sorrisi e Canzoni curata da Maurizio Seymandi, che di li a poco diventerà un programma televisivo: SUPERCLASSIFICA SHOW. Vince lo Zecchino d’Oro edizione LA SVEGLIA BIRICHINA la canzone è interpretata da Caterina Zarelli, una minicorista che ha sostituito all’ultimo momento Fabiola Ricci, ammalata di morbillo, gli autori sono Luciano Beretta e Mino Reitano.
Nel 1974 vince COCCO E DRILLI di Walter Valdi, cantano Maria Federica Gabucci, Sabrina Mantovani, Claudia Pignatti e Alessandro Strano; fra le altre canzoni in gara CIRIBIRICOCCOLA, IL MAGO MATTO, LA COMETA HA PERSO LA CODA, TUTTO QUESTO PER UN CHIODO, UN GIGANTE.
Ma intanto in Italia arriva l’austerity, per risparmiare energia vengono ridotte le ore di programmazione televisiva, anche lo Zecchino d’Oro ne fa la spese, la Rai le fasi eliminatorie soltanto per radio e trasmette in tv soltanto la serata finale, dall’Antoniano sperano che la decisione della Rai sia di carattere transitorio, ma così non sarà fino al 1980. Nonostante ciò per lo Zecchino di sono altre soddisfazioni: nel 1975 vince LA FIGLIA DEL RE DI CASTIGLIA cantata da Sandro Bianchi e Jole Riva; fra le altre canzoni in gara: LA BANDA DEL CORTILE, IL BARONE SBADIGLIONE, IL VIGILE IN GONNELLA, L’ALBERO DELLA CUCCAGNA. Dal 1976 lo Zecchino d’Oro si svolge sotto il patrocinio del Comitato Nazionale Italiano Unicef e diventa internazionale: i motivi e gli interpreti in gara sono equamente divisi fra italiani e stranieri, con due classifiche e premi: Zecchino d’Oro per la sezione italiana, Zecchino d’argento per la sezione straniera. Lo Zecchino è ormai una kermesse internazionale. Nel 1976 si affermano LA TERESINA cantata da Francesca Bernardi e Antonio Marchesini, e GUGU BAMBINO DELLA PIETRA cantata da Enrico Zanardi, rivelazione il bambino tedesco Olaf Stief con NOZZE NEL BOSCO; molti sono i bambini di altre nazione che arrivano a Bologna (Francia, Inghilterra, Venezuela, Giappone, Cecoslovacchia, Isole Antille, Nigeria, Spagna, Jugoslavia, Russia), fra le canzoni in gara: GUGLIELMO IL CASTORO, 450 BOTTONI, SHOW NELLA FORESTA, RICCARDO CUOR DI LEOPARDO, SONO UNA TALPA E VIVO IN UN BUCO.
Nel 1977 in Italia arriva la tv a colori, per la prima volta anche lo Zecchino va in onda a colori, i telespettatori possono finalmente vedere le scene dello Zecchino in tutta la sua colorata vivacità. Vince il bambino italo-canadese con I PESCATORI DEL CANADA, le nazioni dei bambini in gara sono: Perù, Grecia, Iran, Polonia, Brasile. Nel 1978 vince il bambino ungherese Agnes Szabò con CECKI! CECKI!, le nazioni in gara sono Messico, Australia, India, Sudan, Portogallo. Il 1979 è l’Anno Internazionale del Bambino, la XXII edizione dello Zecchino ne ricorda efficacemente le idealità a centinaia di milioni di telespettatori di tutto il mondo, anche la canzone vincitrice di questa edizione parla di un bambino: GESU’. Le nazioni in gara sono: Argentina, Etiopia, Svezia, Stati Uniti, Pakistan e Romania.
Fra i selezionatori regionali dello Zecchino d’Oro negli anni ’80 vi è Ruggero Muttarini, personaggio storico delle tv locali del nord Italia ed amico del nostro sito. Le tv locali infatti si danno molto da fare per selezionare i partecipanti, e mandano in onda anche lo ZECCHINO D’ORO STORY, ad esempio TeleMontePenice dove lavora Muttarini, prima, e poi su TeleLombardia, Muttarini collabora con Cino Tortorella e con Riccardo Vantellini, Fra le altre emittenti che selezionavano i partecipanti allo Zecchino d’Oro e che mandavano in onda lo Zecchino d’Oro Story ricordiamo: TeleLombardia, TeleRadioBologna, TeleVenezia, Teletruria, RadioTeleAia (Perugia), Tele Detra (Emilia Romagna), Canale dei Bambini (Toscana), Videoregione (Siracusa) ed altre.
A partire dal 1980, forse proprio grazie all’interesse da parte delle tv private, la Rai riprende a mandare in onda tutte le fasi dello Zecchino d’Oro.
Negli anni ‘80’ lo Zecchino è ormai una realtà internazionale riconosciuta che regala ogni anno ai bambini di tutto il mondo un vivaio di canzoni con contenuti validi appropriati alla loro età. Nel 1980 si svolge la XX edizione, vi partecipano le seguenti nazioni: Cina, Senegal, Bulgaria, Colombia, Austria e Portogallo, vince Maria Armanda de Jesus Lopes con HO VISTO UN ROSPO. Nel 1981 la Rai torna a riprendere integralmente i tre spettacoli, semifinali comprese, nel 1982 la manifestazione festeggia il suo venticinquennale con una rimpatriata di vecchi ex e la messa in onda di alcuni frammenti delle edizioni precedenti. Vince il bambino americano Michael Burke con A MOSCA CIECA, le nazioni in gara sono: Filippine, Finlandia, Uganda, Portogallo e Spagna. Nel 1982 vince FARFALLA IN CITTA’ cantata da Veronica Fragola, la nazioni in gara sono: Belgio, Cile, Malta, Giappone, Urss, Ungheria. Nel 1983 vince la bambina rumena Elisa Gamberini con EVVIVA NOI, le nazioni in gara sono: Cipro, Corea del Nord, Argentina, Jugoslavia e Germania. Nel 1984 vince la bambina spagnola Diana Rubio Vasques con PER ME CANTARE E’ UN GIOCO, fra le nazioni in gara: Colombia, Bulgaria, Portogallo, Polonia, Cina. Nel 1985 vince Alcie Lenaz con RIPRENDIAMOCI LA FANTASIA, le nazioni in gara sono: Panama, Grecia, Francia, Brasile, Norvegia, Belgio. Nel 1986 vince un bambino del Bangladsh, Awrin Haque, con SIAMO TUTTI RE, fra le altre nazioni in gara: Vietnam, Ungheria, Svizzera, Cipro, Portogallo, Libano.
Nel 1987 è grande festa e prima serata per i trentanni della rassegna e disco di platino per il disco; nel 1988 è ancora festa per i 25 anni del Piccolo Coro. Nel giardino delle canzoni dello Zecchino sboccia il fiore della Solidarietà, un’opera concreta per i bambini in situazioni di bisogno e difficoltà. Il primo progetto fiorisce in Bangladesh con la costruzione di tre scuole ed una campagna di vaccinazione polivalente per 50.000 bambini. Negli anni successivi i fiori della Solidarietà spunteranno in ogni continente. Il vincitore dell’edizione 1987 è Fabio Etter con CANZONE AMICA, brano scritto da Pupo; fra le nazioni in gara: Stati Uniti, Seychelles, Venezuela, Giappone, Urss. Nel 1988 vincono Rosalba Labile e Carla Tommolini con CANE E GATTO, le nazioni in gara sono: Brasile, Finlandia, Svizzzera, Uruguay, Bulgaria e Spagna. Nel 1989 vince Nikolas Orselli con CORRI TOPOLINO, le nazioni che partecipano sono: Olanda, Costa d’Avorio, Perù, Francia, Romania e Polonia. Nel 1990 vince Elena Masiero con NONNO SUPERMAN, le nazioni che partecipano sono: Germania, India, Ruanda, Inghilterra, Cecoslovacchia e Argentina. Nel 1991 vince IL MIO DENTINO DONDOLA interpretato da Manuela Micoli, Matteo Silvestri, Diana Barbera, Alessandra Mossali; fra le nazioni in gara: Finlandia, Portogallo, Giappone, Zaire, Svizzera, Australia. Fra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 cambia la geopolitca mondiale, nuove nazioni si affacciano alla ribalta nell’est Europa e alcune di esse partecipano allo Zecchino d’Oro. Negli anni ’90 scrive una canzone per lo Zecchino d’Oro anche Toto Cutugno: “il brano – ci ha ricordato Toto – venne interpretato da un bambino giapponese e arrivò naturalmente secondo”, e Toto dice naturalmente poiché lui anche a Sanremo è sempre giunto secondo. Nel 1992 vincono Jada Calzavara, Graziano Cugno e Davide Ianniti con UN GIALLO IN MANO, le nazioni in gara sono: Sudafrica, Spagna, Albania, Stati Uniti e Brasile. Nel 1993 vincono Carlo Andrea Masciadri e Gabriele Patriarca con IL COCCODRILLO COME FA?, partecipano le seguenti nazioni: Russia, Francia, Croazia, Germania, Argentina, Nuova Zelanda. Nel 1994 vince Leonardo Curcio con METTI LA CANOTTIERA, le nazioni in gara sono: Uruguay, Cipro, Islanda, Stati Uniti, Portogallo, Estonia. Nel 1995 vince il bambino russo Evguenia Otradnjkh con IL SOLE VERRA’, fra le nazioni in gara: Costa Rica, Portogallo, Norvegia, Francia, Giappone, Tanzania; fra i concorrenti c’è una bambina, Maria Cristiana Vitiello, che, con Flora Crispo, canta IL FIORE PIU’ BELLO, nel 2006 parteciperà alle selezioni di Miss Italia ma verrà eliminata. Il 16 dicembre 1995, venti giorni dopo avere diretto il 38° coro dello Zecchino, muore Mariele Ventre, sul sito internet ufficiale dello Zecchino si legge: “Mariele è volta in Paradiso a dirigere un coro di angeli, grazie, Mariele, per il prezioso patrimonio che lasci in eredità a tutto il mondo”.
Nel 1996 vince Fabio Troiano con E’ MEGLIO MARIO, le nazioni in gara sono: Cina, Singapore, Canada, Bulgaria, Spagna, Brasile e Turchia. Nel 1997 lo Zecchino d’Oro festeggia i suoi quaranta anni di vita, TV SORRISI E CANZONI, oltre a pubblicare i testi delle canzoni e a dedicare un ampio servizio alla manifestazione, propone una videocassetta con tredici brani animati da Pierluigi De Mas e tutti i motivi cantati dal Piccolo Coro Mariele Ventre, diretto da Sabrina Simoni, oltre a un cd con le canzoni in gara. Nel 1998 è IL GIORNALINO ad allegare 5 cd con le migliori canzoni di 40 anni di Zecchino d’Oro. Per festeggiare i 40 anni vi sono tanti bambini in rappresentanza dei cinque continenti e un omaggio speciale per Mariele, vengono infatti trasmesse le bellissime immagini della casa La Sonrisa de Mariele, appena realizzata a Santa Cruz de la Sierra in Bolivia; un libro raccoglie la storia della manifestazione, vi è anche un incontro post-Zecchino con il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfato che suggella i festeggiamenti. L’edizione numero 40 dello Zecchino se la aggiudica Mario Pisanu con UN BAMBINO TERRIBILE, partecipano bambini delle seguenti nazioni: Francia, Messico, Giappone, Russia, Sudafrica, Germania. Suscitano clamori le affermazioni fatte da STRISCIA LA NOTIZIA che mostra la registrazione di un dialogo avvenuto prima della finale fra Mattia Pisanu (interprete della canzone vincitrice) e il conduttore Cino Tortorella, il quale lo rassicura dicendogli di tranquillizzasi perchè avrebbe vinto lui. Tortorella si è giustifica affermando di aver detto tale frase solo per incoraggiarlo, così come dice di aver fatto con gli altri partecipanti. Nel 1998 vince il bambino siriano Ahal Al Sabagh con LA TERRALUNA, fra le nazioni in gara: Portogallo, Inghilterra, Georgia, Ghana, Bolivia e Germania. L’edizione dello Zecchino d’Oro del 1999 viene presentato da Milly Carlucci, Giorgio Comaschi, Ettore Bassi ed Annalisa Mandolini che affiancano Cino Tortorella, vince Mattia Sbragia con LA MIA BIDELLA CANDIDA, le nazioni in gara sono: Filippine, Malysia, Egitto, Canada, Bulgaria, Cuba, Lussemburgo.
L’edizione del 2000 vede alla conduzione dello Zecchino, accanto all’inossidabile Tortorella, Ettore Bassi, Cristina D’Avena , Milly Carlucci e Pino Insegno; la vittoria va a Federica Colucci con IL CUOCO PASTICCIONE, fra le nazioni in gara: Brasile, Panama, Russia, Francia, Giappone, Usa e Tanzania. Nel 2001 al fianco di Cino Tortorella ci sono Ettore Bassi e Monica Leoffredi, vince Matteo Bellu con IL SINGHIOZZO, fra le nazioni in gara: Cina, Argentina, India, Lituania, Guinea Bissau, Irlanda, Papa Nuova Guinea. Nel 2002 vince Gabriele Carlini con LO STALLIERE, fra le nazioni in gara: Equador, Romania, Taiwan, Israele, Islanda e Malta, in gara c’è anche TI LASCIO UNA CANZONE cantata da Ernesto Schinella, futuro conduttore del programma VOLAMI NEL CUORE con Pupo su Rai1. Durante la puntata finale dello Zecchino d’Oro edizione 2003 il Piccolo Coro Mariole Ventre è ufficialmente nominato ambasciatore Unicef nel mondo. Il Presidente del Comitato Italiano dell’Unicef consegna una pergamena di investitura al Piccolo Coro: “perché attraverso la forza comunicativa e il linguaggio universale della musica e del canto interpretato dai bambini possa trasmettere un messaggio di pace di speranza e di pace a tutti i loro coetanei, senza distinzione di nazionalità, religione, sesso, lingua e razza. Il Comitato Italiano affida ai componenti del Piccolo Coro il ruolo di portavoce per milioni di bambini e bambine in difficoltà, che l’Unicef aiuta in ogni parte del mondo” Conduttori dell’edizione 2003 oltre a Cino Tortorella, Topo Gigio, Giovanni Mucciaccia e Heather Parisi, la vittoria va ad Ottavia Dorucci con LE TAGLIATELLE DI NONNA PINA, fra le nazioni in gara: Serbia Montenegro, Libano, Uruguay, Vietnam, Usa, Francia e Columbia. Chiara Guerra canta MAGICO ed è la prima interprete ad essere nata nel nuovo millennio, di li a poco avrà una piccola parte nella fiction UN MEDICO IN FAMIGLIA con Lino Banfi. L’edizione 2004 dello Zecchino si svolge dal 16 al 20 novembre, vince Mauro Farci con IL GATTO PUZZOLONE, fra le nazioni in gara: Palestina, El Salvador, Filippine, Polonia, Germania, Portogallo, Cuba. Nel 2005 affiancano Cino Tortorella alla conduzione Tosca d’Aquino, Francesco Salvi e Anna Munafò, vince Davide Caci con IL PISTOLERO, fra le nazioni in gara: Bielorussia, Albania, Svezia, Marocco, Giappone, Austria, Nicaragua; fuori concorso viene presentata la canzone MARIELE, CHI E’? Nel 2006 Cino Tortorella è affiancato da Nino Frassica e Veronica Maya, sul palcoscenico dell’Antoniano di Bologna accanto ai giovanissimi cantanti salgono cinque stelle: le attrici Nancy Brilli, Anna Falchi e Alessandra Martines, la conduttrice Loredana Bianchetti e la show girl Matilde Brandi. Zecchino naturalmente anche Topo Gigio, creato da Maria Perego e le ballerine del musical Winx. Ospiti speciali della finale la campionessa di ginnastica artistica Vanessa Ferrari, la cantante Anna Tatangelo e il mago Mecar.
E siamo a nostri giorni, ai festeggiamenti del cinquantennale. Al fianco del mago ci sono Lorena Bianchetti, Massimo Giletti Francesco Salvi e Veronica Mayo e Veronica Pivetti. Sullo Zecchino d’Oro sono usciti diversi libri, fra di essi ricordiamo quello di Padre Berardo Rossi, direttore dell’Antoniano, che questa storia l’ha vissuta giorno per giorno dedicando alla rassegna tanto amore e tante energia; è un volume di 656 pagine edito dalla grafica editoriale Il Resto del Carlino e dall’Antoniano. Sempre ad opera di Padre Berardo è uscito MARIELE (386 pagine, la storia dell’indimenticabile direttrice del Piccolo Coro, padre Berardo rivive la generosa esistenza di Mariele, interamente dedicata alla musica, ai bambini e all’insegnamento del canto. Una curiosità: il Cd dello Zecchino è sempre stato un grande successo: nell’arco delle varie edizioni ha ottenuto 20 volte il disco di platino. Lo Zecchino d’Oro negli anni è diventato non solo un appuntamento irrinunciabile per i bambini, ma un vero evento televisivo, entrato a far parte della cultura italiana, come il Festival di Sanremo e il concorso di Miss Italia. E negli ultimi cinque anni è stato venduto 1.000.000 di copie del disco. Fra gli autori presenti allo Zecchino d’Oro si incontrano autori famosi come Mogol, Pupo, Tony Renis, Memo Remigi, Fred Bongusto, Paola Pitagora, Paolo Poli, Gorni Kramer, Walter Valdi, Augusto Martelli, Tata Giacobetti e Virgilio Savona, Luciano Beretta, Umberto Napolitano, Vincenzo Buonassisi, Arturo Testa, Raffaele Pisu, Toto Cutugno:, Mino Reitano Pino Daniele. Una curiosità: ha scritto due canoni per lo Zecchino d’Oro anche Maurizio Seymandi,. Fra i concorrenti soltanto Rita Menico e Cristina D’Avena hanno poi intrapreso l’attività canora. L’unico bambino divenuto personaggio, per un breve periodo, fu Walter Brugiolo detto Popoff, dal titolo della canzone vincitrice nel 1967 da lui presentata. Fra le molte curiosità che compaiono sul sito www.antoniano.it ricordiamo che sono state 604 le canzoni in gara fino alla passata edizione interpretate da 716 bambini, le nazioni estere partecipanti negli ultimi 30 anni sono state 91, dal 1963 ad oggi hanno fatto parte del Piccolo Coro dell’Antoniano, le persone che hanno assistito in sala come pubblico dal 1963 al 2004 sono state 43.140, i bambini che hanno partecipato alle selezioni di tutte le edizioni dello Zecchino d’Oro sono oltre un milione, i bambini arrivati a Bologna per la finale giunti da tutta Italia sono stati 102. Per 20 anni consecutivi le canzoni dello Zecchino hanno vinto il disco di platino o d’oro, le scuole che sono in contatto con l’Antoniano per iniziativa di solidarietà sono 2500, la media mensile di visite del sito www.antoniano.it è 594.000, le visite giornaliere alla sola home page e nei periodi legati alla trasmissione sono 95.000.