Mauro Ballini

MAURO BALLINI

Il pioniere toscano dell’etere, il creatore di Tele Libera Firenze

tele libera firenzeMauro Ballini, imprenditore edile, fu un vulcanico imprenditore radiotelevisivo, fondò Radio Libera Firenze e Tele Libera Firenze.  Ballini fu uno degli eroi dell’emittenza radiofonica e televisiva privata, fu lui stesso ad acquistare vecchi film da oratori e da  sale di periferia si era riciclato in titolare di diritti televisivi, che cedeva poi alle altre emittenti private italiane. Ballini fu uno di quelli che con le televisioni libere fecero i soldi, e tanti (fu lui a vendere Dallas a Silvio Berlusconi). L’avventura di Ballini inizia casualmente: è il 1975 e dopo avere ricevuto un preventivo, ai suoi occhi troppo alto, dalla concessionaria pubblicitaria della Rai, preventivo chiesto per reclamizzare una serie di appartamenti che lui aveva costruito nel Valdarno fiorentino, decide di fondare una sua emittente radiofonica: Radio Libera Firenze, di li a poco nascerà Telelibera Firenze.  Nel 1977 Ballini partì da Firenze ed andò a New York per studiare la televisione, tornò con idee e un cospicuo spessore professionale rispetto ai colleghi fondatori, oltre al fatto di essere colto e intelligente di suo. Rientrato in Italia, Ballini trasforma Telelibera Firenze, una televisione già esemplare per contenuti locali e stile, in una delle stazioni più seguite della penisola. Promuove spettacoli, concorsi e giochi che coinvolgono i telespettatori in prima persona, la comunicazione è rapidissima, senza tempi morti, niente titoli di testa o di coda, nessuna annunciatrice, ma sempre nel vivo della sostanza. Tele Libera diventa un piccolo fenomeno e Ballini richiama su di sé l’attenzione dei grandi demiurghi.   E’ Ballini ad inventarsi il finto rapimento del capitano della Fiorentina Giancarlo Antognoni, nella puntata inaugurale di POTREBBE ACCADERE DOMANI, la notte fra il 31 marzo e l’1 aprile 1980, giorno del pesce d’aprile ma anche del compleanno del calciatore, il giornalista Massimo Sandrelli e il calciatore Mimmo Caso lanciano un appello in diretta: si sono perse le tracce del capitano viola, che avrebbe dovuto essere in studio con loro per un brindisi. Subito si scatena una parossistica puntata di CHI L’HA VISTO?, uscito indenne dalla vicenda il buon Ballini si inventa i film non stop, la stessa pellicola diffusa a ciclo continuo, ricordano ad esempio Giancarlo Dotto e Sandro Piccinini che Telelibera Firenze mandò in onda per 24 ore L’APE NIRVANA di Kon Chikawa, in giapponese con sottotitoli italiani. Ballini idea anche BAMBINI A LETTO, primo telestreap a livello locale, realizzato il sabato notte, casalinghe mascherate si spogliavano disinvoltamente dopo il film di mezzanotte.

Ballini viene quindi chiamato a Milano da Silvio Berlusconi che gli affida l’incarico di organizzare la struttura di Telemilano58, prima, e della nascente Canale5 poi. Ballini vende Tele Firenze Libera al gruppo Mondadori che sta per lanciare Rete4. A Milano 2 lavora benissimo, spiega le cose, tiene testa a Berlusconi che è attentissimo. Quando la missione è compiuta e Berlusconi gli chiede: “quanto?”, Ballini fa niente, si schernisce, ammicca come se fosse stato un piacere, poi dice: “Silvio mio, se proprio mi vuoi essere grato va bene, di soldi non si parla nemmeno, guarda, fammi prendere qualcosa dal tuo magazzino, una sciocchezza, un simbolo”. E Bellini si prende parecchie ore di programmi che gli permetteranno una lunga fortuna economica e televisiva. Grazie a questa azione Bellini ha avuto per anni una prestigiosa epigrafe: era “l’unico che ha fottuto Berlusconi”. Nel gennaio 1982 Ballini venne chiamato da Mario Formenton per far partire l’avventura di Rete4, Ballini deve affrontare da avversario Silvio Berlusconi, che nel frattempo aveva imparato il mestiere, così Ballini a Rete4 ha la sua Waterloo.

Ballini ritorna a Firenze e fonda Radio Pulce e di Radio Fiesole, poi un quotidiano, La Città,  quindi La Pulce, trisettimanale di annunci di lavoro, vendite e acquisti, testata ancora molto venduta oggi in Toscana. Il 18 novembre 1991 da un’idea di Ballini inizia una nuova impresa editoriale, Idee e Viaggi. Dalla Toscana nel Mondo. Nel 1993 rileva l’iistitdnalisi mediche di Firenze Salus.

Vivendo in Lombardia e non in Toscana da circa quindici anni non sapevo più nulla di lui;  quando ho aperto questo sito ho chiesto sue notizie, qualcuno mi ha detto che si era ritirato a vita privata vivendo di rendita, altri che era fuggito nei Caraibi a godersi quanto aveva guadagnato con i network, ma non era vero. Un’estate, mentre mi trovavo in vacanza in Toscana, durante una mia ricerca in biblioteca leggendo un vecchio numero de La Nazione, ho scoperto la verità: Mauro Ballini è morto a Firenze nel marzo 2000. Raccontano Giancarlo Dotto e Sandro Piccinini che Ballini era ossessionato dalle malattie: “si sottopose a dei test. Il responso gli arrivò dal centro di analisi che aveva appena acquistato. Ballini convocò gli amici e i più stretti collaboratori: ho un cancro ai polmoni, non mi resta molto da vivere, disse asciutto. Da vero manager, Ballini pianificò la sua sfida alla malattia con la stessa meticolosa attenzione con cui preparava un palinsesto. Negli ultimi giorni programmò la sua morte. Non trascurò nessun dettaglio. Il suo funerale fu anche la sua ultima impresa d’autore.”

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