Sandro Giacobbe nasce a Genova il 14 febbraio 1951, debutta diciannovenne in un gruppo di cui è chitarrista, un discografico lo nota mentre si esibisce in un locale, viene scritturato dalla Cbs e nel 1972 incide il suo primo disco Tre minuti e poi seguito da Scusa se ti amo, accolti dalla critica ma ignorati dal pubblico. Scrive quindi perJonny Dorelli L’amore è una gran cosa, sigla della trasmissione radiofonica Gran varietà. Il successo arriva nel 1974 Signora mia in gara al Festivalbar, brano che resta in hit parade per diversi mesi. Esce l’album Signora mia che contiene anche Signora addio portata al successo anche da
Gianni Nazzaro. Nel 1975 esce il secondo album Il giardino proibito, con il singolo omonimo partecipa alla Gondola di Venezia, nel 1976 è in gara al Festival di Sanremo dove si piazza al terzo posto con Gli occhi di tua madre. Rappresentante di un rock melodico casereccio diventa popolarissimo, altri suoi brani del periodo migliore sono: Il mio cielo la mia anima (Gondola d’Argento a Venezia, 1976), Bimba (1977). Nel 1979 passa alla Cgd, incide Mi va che ci sei, nel 1982 incide Sarà la nostalgia, nel 1983 torna a Sanremo presentando Primavera, è del 1984 il
suo ultimo grande successo: Portami a ballare. Attivo con la Nazionale cantanti, nel 1990, dopo sei anni di inattività, si ripresenta al Festival di Sanremo presentando Io vorrei, poi di nuovo un lungo silenzio artistico fino al 2003 quando partecipa al Festival di Viña del Mar, in Cile, con il brano Intanto passa il tempo con il quale ottiene il secondo posto tra i Big. Nel 2008 il comico Antonio Albanese usa il suo hit Il mio cielo, la mia anima come canzone d’accompagnamento per il suo personaggio Cetto La Qualunque nel programma televisivo Che tempo che fa. Negli ultimi anni oltre ad alcuni album antologici sono usciti Sei musica (2011), Ali per volare (2015) e Solo un bacio (2019).