RADIO LIVORNO POPOLARE
Nasce nella primavera 1977 per iniziativa di alcuni militanti di Lotta Continua: Walter Passelli, Paolo Monti, Elio Chirici, Paolo Gangemi e Paolo Vallini; fra i collaboratori Max Greggio (poi a Striscia la notizia) e Pardo Fornaciari. Trasmette dalla soffitta del palazzo di Piazza Cavour 25 (in cui ci sono anche la sede della Dc e di Tele Granducato). Irradia con un trasmettitore residuato della guerra di Corea, contrabbandato da Camp Darby (che quindi ha fornito strumenti alla sinistra). Il segnale arriva in periferia solo se il tempo è adatto. Ci sono un microscopico mixerino, due piatti e una piastra. La linea iniziale sostenuta è quella di dare spazio a quante più voci ci siano, anche contrastanti tra loro. Si va dai protoautonomardi ai cristiani per il socialismo. La radio si becca una denuncia per aver trasmesso “Quella notte davanti alla Bussola”, per i versi “Come son belli i carabinieri, quando picchiano con le manette, i compagni studenti medi dai 14 ai 17”. Nel periodo del movimento studentesco trasmette su occupazioni, assemblee e cortei ed un notiziario quotidiano per gli studenti. I mezzi però sono pessimi e le registrazioni quasi inascoltabili tanto che il notiziario da quotidiano diventa settimanale, mensile e poi un programma musicale. A metà dicembre la radio trasmette due nuovi programmi il giovedì sera in contemporanea con l’assemblea di redazione (che quindi non li ascolta e per mesi non si accorge di niente): Lo “Spazio frocio” dalle 21 alle 22, poi dalle 22 alle 24 “Postulato sconcertante” un programma di musica, poesia e perversità sessuale con Francesco Lauri e Paolo Proietti. Vive una breve stagione fino al 1980.
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