Tre dodicenni all’uscita di scuola picchiano senza motivo un un ragazzino di due anni più piccolo. Ben vengano i lavori socialmente utili proposti dal ministro Valditara

In quel di Pesaro tre dodicenni si sono messi in tre contro un ragazzino di 10 anni che tornava da scuola e nemmeno conoscevano. Uno l’aveva bloccato da dietro, gli altri due avevano cominciato a tirare pugni sui fianchi. E’ l’ennesimo episodio di bullismo, ne accadono spesso nelle scuole italiane. Baby gang, insulti ai docenti, episodi di violenza, tutto ciò emerge da anni ascoltando L’angolo della scuola e leggendo riviste specializzati e (pochissimi a dire il vero) quotidiani. La colpa? Dei genitori che non sanno educare i propri figli, tutte le persone che senza alcun titolo di studio o ed esperienza didattica intervengono a sproposito sulla scuola, o, con titolo di studio, non mettono piede da anni in una scuola vivendola quotidianamente. I politici dal 1994 in poi hanno contribuito a smantellare la scuola pubblica italiana e a sminuire la figura del docente. L’attuale ministro Giuseppe Valditara ha centrato alcuni problemi (era ora di porre fine al buonismo, speriamo che alle parole seguano i fatti): lavori socialmente utili per gli studenti indisciplinati, obbligo di istruzione per tutti coloro che fino ai 30 anni non hanno un adeguato titolo di studio e vivono con il reddito di cittadinanza oziando. Merito, rivalutazione della figura del docente ed altri ottimi progetti che finora nessuno aveva proposto.

Contatterò il ministro Valditara per invitarlo ad intervenire a L’angolo della scuola, la prima (ed unica) trasmissione radiofonica interamente dedicata al mondo della scuola, siamo in onda dal 1990.

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