Piefrancesco Majorino da tempo aveva annunciato l’accordo con i 5Stelle in Regione Lombardia. Ritengo Majorino senz’altro più affidabile di qualche invasato grillino della base che non conta nulla. Fonti 5Stelle senz’altro più attendibili di questo grillino della base, mi avevano segnalano però che mentre Giuseppe Conte (non conoscendolo personalmente non giudico, però gli riconosco preparazione culturale e l’avere affrontato benissimo l’emergenza Covid) era propenso all’alleanza Pd-5 Stelle in Lombardia, anche se vi era una frangia di nostalgici del vecchio Movimento (duri e puri a parole…) capitanata dall’ex ministro Toninelli (Tontinelli ahah lo avevano soprannominato per le sue gaffes) contraria a tale alleanza. Sempre questa fonte pentastellata (attendibilissima rispetto al megalomane della base) mi segnalava l’esistenza di una piccola fronda «anti Conte» che porta avanti da mesi una crociata contro il Pd, contestando il nuovo corso del Movimento. Non sono addentro alle correnti del Movimento 5 Stelle anche se (come per altri partiti) conosco personalmente diverse persone (ma del Movimento originario ben pochi sono rimasti), denoto però una totale differenza fra il primo Movimento 5 Stelle e quello attuale. L’amica e collega Marika Cassimatis sostiene che l’attuale Movimento 5 Stelle è “il partito di Conte”, essa non è tenera né con il primo Movimento (dal quale fu cacciata con un metodo stalinista) né con l’attuale. Per quel che mi riguarda confermo il giudizio di Cassimatis, con un lieve distinguo: nel primo movimento c’erano persone disperate, invasate, senza alcun titolo di studio, che nella propria vita non hanno combinato nulla, disoccupati, sotto occupati che vedevano nel Movimento una possibilità lavorativa (il lavoro è diventato la politica….). Vi erano inoltre avventurieri provenienti dai partiti del centrodestra o del centrosinistra che non avevano trovato spazio perché considerati mediocri che cercavano anch’essi posti in politica. Infine vi era una sparuta minoranza di persone con curriculum professionale e titoli che, delusi da destra e sinistra, aderirono, o strizzarono l’occhio ai 5 Stelle, soltanto perché per cambiare la politica italiana bisognava rafforzare i “barbari” che avrebbero sfasciato tutto. Queste ultime persone però o hanno quasi subito preso le distanze dal Movimento una volta conosciuti i fini di certi soggetti, o sono state giubilate (come Cassimatis) o isolate (Nicola Morra, Roberto Fico ecc.). Il partito di Conte? Beh senz’altro seleziona, non candida cani e porci, ma persone preparate anche se (nessun partito è immune, viene premiata la cortigianeria rispetto allo spessore intellettuale), Conte però, a differenza di altri leader pentastellati poi fuoriusciti è una persona preparata, ha gestito in maniera ottimale la pandemia (cosa che non ha fatto Attilio Fontana…). Conte punta a diventare il leader della nuova sinistra sostituendosi a quel Pd con il quale pare vuole allearsi in Lombardia. E’ stato molto abile nel far risalire un ormai morente Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni, accreditandosi come uomo di opposizione dopo essere stato uomo di governo per tutte le stagioni, che metamorfosi… Conte leader di una nuova sinistra? Probabilmente gli riuscirà con un Pd ormai morente, e in Lombardia venuto a patti con Majorino, emblema di una sinistra estrema e radicale. Giuseppe Conte leader, abilissimo, di una nuova sinistra, poi c’è un altro Giuseppe Conte, soltanto omonimo, che governò con Matteo Salvini nel governo più a destra (prima di quello di Giorgia Meloni) della storia d’Italia dal 1945 ad oggi.
Tornando all’alleanza Pd – 5 Stelle in Lombardia ritengo senz’altro affidabili le fonti Majorino e di un consigliere regionale 5Sstelle che mi hanno sempre confermato l’alleanza pur con la presenza della fronda anti Conte che però pare ragioni, come un altro aspirante Presidente regionale, alla Marchese del Grillo: “io so io, e voi non siete un cazzo”. ahahahha
Alcune emanuellate (comprovate da vecchi articoli e registrazioni audio e video)
19 aprile 2018 presentazione milanese del libro di Marika Cassimatis: “Il Movimento 5 Stelle? Io quelli li conosco: non hanno mai mangiato, ora si siederanno alla tavola del governo, non importa con chi, governerebbero con tutti, si abbufferanno e non si alzeranno più”
22 settembre 2021 intervista a Fortunato Nicoletti nella trasmissione radiofonica Passeggiando per Milano: “Mi permetto di dare alcuni consigli, se votate Sala votate lista Sala e scrivete Nicoletti, ma potete votate (c’è il voto disgiunto) anche altri 9 candidati sindaco (non ci sono solo Sala e l’invotabile Bernardo). Beppe Sala? Non devo certo io dare consigli a Sala, ma stia alla larga dai 5Stelle, Matteo Renzi (e non solo lui) minacciano il non appoggio in caso di sua alleanza con i pentastellati. Ora riascoltiamo la canzone di Giorgio Gaber DESTRA SINISTRA, sempre attuale, Gaber mi perdonerà se ho solo cambiato una strofa: “fare accordi con i 5 Stelle è da scemi più che di sinistra”.
P.S.: Il sindaco Sala, non so se mi ascoltò ma se ne guardò bene dal fare un accordo con i 5Stelle e infatti vinse al primo turno… Consiglio a Majorino (ma anche ai contiani 5 Stelle) di stare attenti a questa alleanza, è vero che teoricamente l’asse Pd-5 Stelle prenderebbe più voti, ma vi è nei 5stelle della base una fronda anti Pd che mai voterebbe Majorino, inoltre all’interno del Pd vi è una fronda anti 5 Stelle. Questa confusione di ruoli potrebbe nuocere a Majorino. Mi ricordo che nel 1968 Psi e Psdi si unirono e alle elezioni presero unificati meno voti di quanti non ne avevano presi prima divisi. In matematica due più fa quattro, ma in politica, a volte, due più due fa tre.
E che dire dell’invasato, ex ciellino, poi transitato nei 5Stelle per quindi aspirare alla sinistra e tornare poi, una volta rifiutato, nei 5 Stelle? Solo una frase di Alessandro Manzoni che fa dire ad un passante a Renzo Tramaglino che entra nel capoluogo lombardo: “vai povero untorello non sarai tu a spianar Milano” (e in questo caso la Regione Lombardia…