Non è passata nemmeno una settimana dalla vittoria di Attilio Fontana e già all’interno del centrodestra si litiga sulle poltrone (la stessa cosa sarebbe accaduto con un’ipotetica vittoria del centrosinistra). Però bisogna dare atto al centro-sinistra che all’interno vi sono molte più persone del mondo culturale rispetto al centrodestra (da sempre il mondo della cultura è schierato con il centrosinistra, anche se, ultimamente, la sedicente sinistra si affida a zelanti burocrati di partito e a paracadutati da leader nazionali per incarichi culturali).
All’interno del centrodestra lombardo spiccano due persone di elevatissima cultura: Vittorio Sgarbi e Stefano Zecchi. Ho un buon rapporto personale con entrambi, di loro non posso che dire bene, Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, è stato eletto nella lista Noi Moderati-Rinascimento Sgarbi con 873 voti, Stefano Zecchi pur avendo ottenuto 912 preferenze non è però stato eletto nelle fila di Fratelli d’Italia. Rumors giornalistici ipotizzano però che una nomina di Sgarbi, in conto a Noi Moderati, creerebbe un problema: l’ex assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo (non eletto seppur con 1733 voti a Varese e 569 a Milano) sarebbe escluso. Ciò ha aperto un dilemma fra i centristi- scrive Chiara Campo de Il Giornale – essi erano finora intenzionati a recuperare l’ex assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo «Sgarbi è un nome molto autorevole – premette il coordinatore regionale di Noi Moderati, Alessandro Colucci – e rivendichiamo sicuramente un posto in giunta. Ma di nomi non abbiamo ancora parlato. E non si può non tenere conto dell’ottimo lavoro svolto da Cattaneo in giunta».