Ringrazio Renato Nunziata, Barbara Condorelli, Simona Fasulo, Rita Pernarella, Antonello Libonati, Fabrizio Libonati, Tiberio Timperi, Umberto Broccoli, Gigi Marziali, Paolo Testa, Barbara Condorelli, Rossella Diaco, Tiberio Timperi, Marco Lolli, Emilio Levi, Silvia Nebbia, Roberto Mattioli e tutti gli altri presenti giovedì scorso alla libreria Passaparola in occasione della presentazione romana dei miei due volumi sulla storia della radio pubblica italiana (con finestre sulle private). Nel corso del dibattito avevamo evocato il Maurizio Costanzo radiofonico, l’indomani ci arrivava (improvvisa, non è morto dopo una lunga malattia come qualcuno sostiene) della morte di Maurizio Costanzo, lucido fino all’ultimo come hanno confermato l’avvocato Assumma e Maria De Filippi. Costanzo pensava ai progetti futuri, l’ultima volta che lo sentii fu contento del mio lavoro, era orgoglioso che il suo passato radiofonico fosse conosciuto. Era ricoverato (per questo non ci è parso il caso di coinvolgerlo) per un piccolo intervento di routine, la situazione si è aggravata la notte fra giovedì e venerdì. Ma lasciamo ad un certo tipo di giornalismo, che Costanzo non avrebbe condiviso, tali notizie. Mi riprometto di tornare sul Costanzo radiofonico, con coloro che lo hanno conosciuto e frequentato (io lo intervistai soltanto).
L’AVVENTUROSA STORIA DELLA RADIO PUBBLICA ITALIANA



Dalla prefazione di Umberto Broccoli
“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla…. Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”
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A metà marzo online il video della presentazione romana.
Potete ordinare i volumi presso la vostra libreria di fiducia, oppure acquistarli sulle piattaforme digitali o tramite il sito della casa editrice. Il mezzo più celere è comunque mandare una mail a paolo.paganetto@librioltre.it