


Alle 15,40 del 16 febbraio 1976 inizia a trasmettere sui 105,650 mhz a Milano in una solaio di via Vignoli, in zona Giambellino, Radio Studio 105, per iniziativa di Alberto Hazan, titolare di un’azienda che produce autoradio che con il fratello Edoardo, Alberto Eddy, e Jenny ed altri cinque soci danno vita all’emittente. Un trasmettitore da campo, i dischi portati da casa propria, il nome scelto prendendo spunto dalla frequenza di emissione, una delle ultime disponibili nell’etere milanese ormai intasato. La prima consiste in due locali, una cucina e una saletta, un tavolo con sopra un giradischi, un mangiadischi, un mangianastri e un mixerino tipo giocattolo: “comprammo un trasmettitore da campo – ha ricordato Edoardo Hazan a Paolo Del Forno e Francesco Perilli – prendemmo dei dischi da casa nostra”.
Le prime voci dell’emittente sono gli stessi fratelli Hazan, gli amici e gli amici degli amici, qualche settimana dopo arriva Loredana Rancati. Nell’estate 1976 Radio Studio 105 scende dal solaio allo scantinato, nell’ottobre dello stesso anno vengono effettuati i primi investimenti: la radio si avvia verso un’organizzazione diversa, si trasferisce in Galleria del Corso, punto strategico nel centro di Milano, dove avevano sede molte case discografiche ed altre emittenti radiofoniche, fra cui Radio City del mitico Zio Dany. Fra i primi ascoltatori a vincere un premio vi è Giampaolo Scarioni che va a ritirare il premio (dei dischi), Giampaolo viene arruolato seduta stante come tecnico e poi come regista, rimarrà in radio per 17 anni. Arrivano Max Venegoni ed Alex Peroni, viene stampato un primo adesivo rosso e bianco con il logo dell’emittente.
In un caldo pomeriggio dell’agosto 1977 a Radio 105 Gianni Riso, aveva fatto mille mestieri, fra i quali un po’ di radio per le comunità italiane di Montreal per cui leggeva le notizie. Sempre nel corso del 1977 a Radio Studio 105 arrivano da Radio Milano International P3 (al secolo Piero Cozzi) e Claudio Cecchetto; fra i programmi cult BOPS BEST OF HIT AND SOUL, e la HIT 105. Un altro dei personaggi di punta dell’emittente è Diego Dalla Palma, le cui opinioni a tutto campo sono molte apprezzate dagli ascoltatori. Viene stampato un nuovo adesivo a scudetto che raffigura la sagoma di un uomo in movimento. Radio Studio 105 nel 1978 cambia modulazione di frequenza passando sugli fm.99,100 e i dj si rivolgono agli ascoltatori per ribadire il cambio della frequenza con il termine “novantanoviani”, parte il DISCO LANCIO. Nel 1979 una delle prime indagini di ascolto assegna all’emittente il primato a Milano e in Lombardia, in una classifica che vede a seguire Radio Montecarlo, Radio Milano International e Radio Popolare. Nel frattempo a Radio Studio 105 è arrivato Federico l’Olandese Volante che porta al successo WOJTLA DISCO DANCE, il programma cult del periodo è DISCOMANIA, la classifica dei dischi più ballati in discoteca. Da un po’ di tempo a Milano capita spesso, chiamando un amico, di sentirsi rispondere al telefono “ascolto Studio 105”. Se va bene dall’altra parte della cornetta c’è Loredana Rancati in diretta, guai a rispondere semplicemente “pronto” riferisce il quotidiano LA NOTTE infatti che un marito ha picchiato selvaggiamente la moglie solo perché al trillo aveva risposto nel modo più ovvio, perdendo un favoloso premio, una Fiat Panda. La popolarità degli animatori dell’emittente aumenta in maniera esponenziale e sono sempre più affollate le serate in discoteca.
Nel settembre 1979 un nuovo trasloco, questa volta in viale Bianca Maria. Radio Studio 105, ribattezzata Studio 105, è ospite con altre radio all’Ertel, una fiera dell’hi-fi, qui torme di giovani devastano letteralmente i locali dell’esposizione alla ricerca dei loro beniamini. Fallisce il tentativo degli Hazan di dare vita a una televisione, per qualche mese a Milano dal canale uhf 25 comparirà il monoscopio di Telestudio 105, ma il progetto abortirà presto, meglio concentrarsi sulla radio.
Nel marzo 1980 Studio 105 lancia il primo record di durata con un dj in diretta. Max Venegoni ingaggia una gara con Enrico Rovelli, il proprietario di Radio Music. Studio 105 ha intanto aumentato la pubblicità e gli ascoltatori. Gli introiti pubblicitari vengono investiti nell’acquisto di nuovi trasmettitori, la radio inizia ad essere sentita a Como, Varese, Piacenza, e fino a Torino. Arrivano i primi inserzionisti nazionali come la Coca Cola, l’emittente si trasforma in Radio 105.
Dall’estate 1981 le voci dei dj varcano i confini lombardi e suonano le note della prima hit di Cecchetto, GIOCA JOUE, ma sarà proprio Cecchetto il primo del nucleo storico ad andarsene alla fine del 1981 per dare vita a Radio Dee Jay. Al posto di Cecchetto arriva Leonardo Re Lecconi (proveniente da Radio Milano International). Nell’estate del 1982 Radio 105 inizia ad essere ascoltata anche nelle grandi città di Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Valle d’Aosta, nell’anno della vittoria ai mondiali di calcio Paolo Rossi diventa commentatore fisso di 105. La musica comincia a risentire dell’ondata new wave: i Phd alla fine dell’anno sono in testa alla classifica di 105. Nel novembre 1982 viene installata un’antenna sul Monte Penice, ormai la radio passa gli Appennini.
Nel 1983 l’emittente si trasforma in Rete 105 e si avvia a diventare un network, quella che viene ormai definita la “Canale5 delle radio” diventa Radio 105 ed ha ormai copertura nazionale. Nell’agosto 1983 gli automobilisti che seguono l’evoluzione dell’elicottero della radio che informa sulle code in autostrada, hanno ancora appiccicato l’adesivo “novantonoviano a bordo”; ma presto dovranno sostituirlo: a mano a mano che il network avanza i novantanoviani milanesi diventano centocinquisti italiani. Alla fine del 1984, 105 si ascolta a Roma, nel 1986, a dieci anni dalla sua nascita, la radio locale che trasmetteva da uno scantinato arriva in quasi tutta la penisola. All’inizio del 1987 rientra Angelo De Robertis, arrivano Guido Monti da Radio Peter Flowers e Paolo Cavallone. L’8 maggio 1987 viene trasmesso il primo concerto live: le note che suonano gli Steve Council si possono ascoltare lungo la penisola, fino a Napoli.
Alla fine del 1987 un nuovo trasloco, questa volta si va in via Turati, a far parte del gruppo editoriale Hazan (coaudivato nella gestione della radio dal fratello Eddy e dalla sorella Jenny) è arrivata Radio Montecarlo, Dal novembre 1988 105 è anche sulla carta: esce il primo numero di 105 RADIO MAGAZINE, un supplemento di 16 pagine allegato a TUTTO MUSICA E SPETTACOLO, con notizie musicali, interviste, e la posta dei disk-jokey. E’ il momento di massimo successo per il network milanese, che l’anno successivo affronta e supera una situazione difficile: per quattro mesi, dall’aprile al luglio, viene messa in discussione la possibilità di trasmettere in tutta Italia, e quindi la ragione d’essere della radio. Con una serie di sentenze, diversi Pretori proibiscono a 105 l’interconnessione, quindi i programmi devono essere diffusi non in contemporanea, ma sfalsati da regione in regione. Quando la Corte di Cassazione accoglie il ricorso presentato dall’emittente, per il network si apre la strada verso la diffusione nazionale e la concorrenza si fa più agguerrita. Il 3 luglio 1989 viene mandata in onda per la prima volta LA LAMBADA dei Kaoma a DISCO LANCIO, programma che si farà sentire per molti anni a venire. Nel 1990 arriva a 105 la Gialappa’s Band che conduce L’OROSCOPO. Nel marzo 1990 nasce 105 Classic, radio prevalentemente musicale, una sonora macchina del tempo dedicata al revival delle hits del trentennio che va dal 1950 al 1980. Ma già appaiono i primi segni del declino dell’ascolto, sotto la forte concorrenza di Radio Dee Jay. Il sorpasso avviene nel gennaio 1991, quando la radio di Cecchetto supera 105 di 20,000 unità. Con la perdita del primato d’ascolto nazionale, Rete 105 vive un momento di crisi: si ritrova ancora ad essere un’emittente per un pubblico giovane, ma ormai molti dei suoi ascoltatori, quelli più affezionati, quelli che l’hanno seguita fin dagli esordi, hanno più di trent’anni ed è difficile trovare una ricetta gusta per tenerli tutti in sintonia. Negli anni successivi viene superata negli ascolti non solo da Radio Dee Jay, ma anche da Radio Italia Solo Musica Italiana, Radio Dimensione Suono e dall’outsider Rtl 102,5. La riscossa però non tarda a venire: gli Hazan decidono di puntare sulla tv: uno dei programmi di punta, CODICE RAP di Ringo e Paolo Maldini, approda su Videomusic, in collaborazione con la Rai viene realizzata NIGHT EXPRESS.
A metà degli anni ’90 Rete 105 diventa Radio 105. Dopo tanti risvegli insieme, Gianni Riso lascia gli ascoltatori della mattina per passare a intrattenere quelli del pranzo. Arrivano Tony Severo e Paolo Cavallone. E’ la fine di un lungo percorso cominciato nel 1992 con le prime esibizioni unplegged in studio, fra le quali ci sono quelle di John Bon Jovi, Robert Plant e Ligabue. Una scossa, tanto che lo spazio per la musica dal vivo e nel 1994 si sposta al Jimmy’s, un club di Milano che vede sfilare sul suo palcoscenico, fra gli altri, Pino Daniele, Zucchero, Bob Geldolf. Nel 1995 le esibizioni live prendono il carattere di veri e propri mini-concerti che vengono trasmessi da uno spazio appositamente attrezzato, il Propaganda. Dalle esibizioni di Edoardo Bennato, Litfiba, Raf, Irene Grandi, viene ricavata una serie televisiva per il primo canale della Rai. Si è ora più vicini al mondo della musica dal vivo, quello dei concerti, da chi vive invece fisicamente la musica, ballandola in discoteca, Radio 105 non si è mai allontanata.
Arrivano Ringo e Paolo Maldini che propongono CODICE RAP, la presenza di Maldini è di buon augurio per offrire agli ascoltatori quello che per oltre 60 anni è stato dominio esclusivo della radio di Stato: la cronaca diretta di una partita della Nazionale il 12 febbraio 1991 Inghilterra-Italia da Wembley, milioni di italiani seguono la partita attraverso le voci di Enzo Foglianese, Josè Altarini, Aldo Biscardi, e quella più famigliare di Gigi Meroni, conduttore fisso del programma domenicale SGOAL. Nel 1996 per una ventina di giorni Diego Abatantuono conduce l’oroscopo curato dall’astrologa Hellen Saltarini Kinawe, volti della tv iniziano a collaborare con la radio, conducono un programma sportivo Mauro Suma e Gigi Meroni, il professor Maurizio Bossi parla in radio di sesso in AL LUPO AL LUPO (versione radiofonica del programma televisivo in onda su Antenna 3 Lombardia).
Nel 1999 viene inaugurata la sede di 105 a New York, i primi a condurre sono Marco Mazzoli e Camilla Raznovic con 105 NEW YORK. Nel nuovo millennio parte il programma cult LO ZOO DI 105, inizialmente in fascia oraria mattutina (dalle 7 alle 10), poi, a seguito del grande successo, nel primo pomeriggio. Il nuovo millennio segna la riscossa di 105.
L’11 settembre 2001 le sedi di New York delle radio di Hazan, non distanti dalle Torri Gemelle, continuano a trasmettere a reti unificate raccontando i tragici eventi della giornata. Sul sito internet ufficiale dell’emittente si possono ascoltare in diretta i programmi della radio.
Nel 2002 l’audience di 105 è di 3.168.000 ascoltatori (8.377.000 nei sette giorni) a cui si aggiungono gli 88.000 utenti che quotidianamente seguono 105 Classic (500.000 nella settimana). Nel 2006 Radio 105 festeggia i suoi trenta anni di vita con le voci storiche di Claudio Cecchetto, Gianni Riso, Federico l’Olandese Volante ed Alex Peroni che tornano ai microfoni dell’emittente che hanno visto nascere. La ricorrenza storica viene festeggiata con una diretta dalle 7,00 alle 23,00 gli speaker si sono alternati alla conduzione ospitando cantanti, artisti e sportivi che hanno preso parte alle trasmissioni di questi decenni, da Vasco Rossi a Ligabue, passando per Loredana Bertè, Christian Vieri, Paolo Maldini e tanti altri. La programmazione musicale è consistita in un mix delle canzoni più ascoltate dagli anni ’70 ai nostri giorni.
Lavorano a Radio 105: Ringo, Daniela Ducoli (105 CITY LIGHTS, rubrica di cinema), Fabiana, Tony Severo, Rosario Pellecchia, Alessandro Cattelan, Caputi, Maurizio Mosca, Alvin, Ricky, Ylenia, Zac, l’inossidabile ZOO DI 105 è condotto da Leone Di Lernia, Fabio Alisei, Marco Mazzoli, Giuseppe. Lo ZOO va in onda in replica di sera, la domenica va in onda ZOO THE BEST condotto da Leone Di Lernia, lo ZOO è diventato anche uno show serale al Cafè Atlantique di Milano.
Nel 2006 da una costola di 105 è nata 105 Channel 3 Hip Hop R & B, una radio on line centrata sulla musica black, in cui si alternano i successi di ieri e di oggi, emittente ascoltabile connettendosi al sito Internet http://www.105.net
Nel 2007 si realizza la joint venture con la RCS Media Group, all’inizio del 2016 Mediaset rileva il 19% di FInelco, nel luglio 2016 Hazan cede interamente a Mediaset e l’emittente entra a far parte di Radio Mediaset, ma questa è un’altra storia…
Per maggiori informazioni sulla storia dell’emittente http://www.novantanoviani.it
LA SCHEDA DI RUGGERO RIGHINI
Radio Studio 105, così chiamata per via della frequenza su cui trasmette, è nata a Milano il 16 febbraio 1976. L’ha fondata col fratello e quattro amici Alberto Hazan, oggi presidente del Gruppo Finelco: 105 Network, Radio Montecarlo, 105 Classics e RMC2 e altre otto via internet oltre a un portale musicale, tre riviste e un centro ricerche sulle tendenze giovanili per 330 dipendenti, oltre 6 milioni di ascoltatori al giorno. Parte da uno scantinato, pubblicità inesistente e tanto volontariato. Tra i primi collaboratori ci sono: Loredana Rancati, Max Venegoni, Federico l’Olandese Volante, Claudio Cecchetto, Gianni Riso, Alex Peroni, Angelo De Robertis, Marco Galli. Programma di punta: “Night Express”. Ad inizio del 1980 copre la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Veneto. Alla fine del 1984 arriva a Roma. E in radio arrivano: Silvio Santoro, Fiorello, Diego Dalla Palma, Gianni Riso, Ringo, S.Secchi, Fabiana, Renzo Pozzato, Marco Bondi, Camila Raznovic, Manuela Goren, Stefano Spadoni. Oltre tre milioni di ascoltatori al giorno si sintonizzano oggi sulla radio nazionale.
Per ricordi, testimonianze e rettifiche inviate una mail a storiaradiotv@tiscali.it
LE RADIO DELLA PROVINCIA DI MILANO
ALTRE RADIO DELLA REGIONE LOMBARDIA
LA STORIA DELLA RADIO ITALIANA in due volumi.
Dalla prefazione di Umberto Broccoli
“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla…. Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”
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