Avrebbe oggi, 5 dicembre, giorno del suo compleanno, compiuto 84 anni. L’annuncio della morte di Gian Paolo Pillitteri detto Paolo è stato dato dal figlio Stefano che avevo sentito proprio ieri al telefono.
“Ahimè devo annunciare a tutti quelli che gli volevano bene (e sono tanti) che mio padre Paolo Pillitteri ha scelto il giorno del suo 84° compleanno per salutarci per sempre. Ha avuto un’esistenza assai ricca, nel bene e nel male. Ed è ciò che più conta nel nostro passaggio terreno (anche se poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria). Ma ciò che ancora più conta è che resta e resterà nel cuore di tante persone. Ciao papà. E buona vera vita. Se vedum…
(Stefano Pillitteri)
Ci conoscevamo da 40 anni, è stato un maestro di giornalismo, un amico, una sorta di secondo padre, ci siamo sempre frequentati anche nei momenti difficili. Ha resistito agli attacchi giudiziari, ha resistito a tante infamie perpetrate nei suoi confronti. Chiusa l’esperienza politica a differenza di tanti opportunisti che si sono riciclati a destra e a sinistra scelse di tornare alla sua professione di sempre: quella del giornalista, tornammo a collaborare a L’Opinione delle Libertà. Uomo di cultura, amico di Federico Fellini, Sergio Zavoli, Walter Chiari e di tanti altri giganti del giornalismo, dello spettacolo, dell’arte, della moda, della letteratura, ormai guadava alla politica dalla quale era fuori, come giornalista, come “spettatore non disinteressato” come era solito dire. Nel nuovo millennio iniziò una sua rivalutazione, alcuni che lo denigrarono lo rivalutarono, I ricordi di quarant’anni sono tantissimi, non trovo altre parole al momento, questo è il momento del dolore. A Stefano, Maria Vittoria, Cinzia e a tutti gli amici e compagni giungano le mie più sentite condoglianze.
(Massimo Emanuelli)
Ci ha lasciato anche Paolo Pillitteri. Fu Sindaco di Milano, parlamentare della Repubblica Socialista. Scrittore e Critico Cinematografico. Non difettó mai di ironia intelligente anche nei momenti più bui. Era il giorno del suo compleanno, nei dintorni di Sant’Ambroeus. Ciao Paolo.
(Bobo Craxi)
Addio a Paolo Pillitteri, incarnazione autentica del socialismo riformista, una vita dedicata alla politica, declinata in termini di sacrificio, studio, professionalità, competenza. Sindaco illuminato di una Milano che negli anni Ottanta si aprì al mondo, Paolo si inserì nel solco tracciato da Carlo Tognoli, ancorando al futuro, con la sua visione moderna, una città che chiedeva di essere indirizzata al benessere e alla prosperità. Sempre attento alle ragioni dei deboli, Pillitteri seppe coniugare l’impulso alla libertà di fare, crescere, produrre, con un occhio vigile a chi restava indietro, secondo un modello di governo che teneva insieme il progresso e la solidarietà. Paolo era parte della famiglia Craxi, era la presenza costante capace di darti conforto, l’uomo che spronava ad essere coraggiosi anche quando l’aggressione giudiziaria colpiva forte alle sue spalle. Non gli fu risparmiata nemmeno l’ultima cattiveria, e soffrì, alla morte di Bettino, l’ostacolo che gli frapposero dei magistrati senza umanità, impedendogli di volare in Tunisia per l’ultimo saluto a suo cognato. Mi mancherà molto.
(Stefania Craxi)
Il mio cordoglio per la scomparsa di Paolo Pillitteri, a cui volevo bene, ed era sempre affettuoso con me, che avevo visto poche settimane fa, e le mie condoglianze all’amico Stefano Pillitteri con il quale abbiamo condiviso i banchi di Palazzo Marino diversi anni fa.
(Emanuele Fiano)
La scomparsa di Paolo Pillitteri ci riempie di dolore e ci prende alla sprovvista. Ci eravamo visti solo qualche settimana fa a Palazzo Marino in occasione della presentazione della associazione degli ex consiglieri di Milano, dove fu salutato da tutti con grande affetto. Ci portiamo nel cuore la sua simpatia, la sua intelligenza e la sua capacità di guardare ai fatti della vita, anche i più drammatici, con grande realismo, e persino con una certa autoironia. Compreso i suoi malanni. Oggi gli avremmo mandato i nostri messaggi di auguri per il suo ottantaquattresimo compleanno, non lo possiamo fare. Di lui conserveremo tanti ricordi. Bei ricordi. Compreso un modo gentile di essere socialista. Siamo vicini a chi ti ha voluto bene e ti è stato vicino in questi ultimi anni. Ciao Sindaco. Ciao Paolo.
(Roberto Biscardini)
Ciao Paolo amico vero ci hai lasciato nel giorno del tuo compleanno voglio ricordarti così a me e Luisa ci mancherai tanto!
(Roberto Vallini)
Il giorno 5 sembra essere segnato dal desino per Paolo. Nel bene e nel male sino alla fine. Eppure nella cultura antica vi era la convinzione che solo i Santi morissero il giorno della loro nascita, nel segno della resurrezione. Non so quanto questo sia vero però nell’ultima foto che abbiamo scattato insieme, prima che lo portassero in camera di rianimazione, sembrava esserne consapevole mostrando tutta la sua naturale positività.
“Paolo, il nostro amato Paolo, l’ultimo Sindaco socialista di Milano ci ha lasciati. Con immenso dolore salutiamo un grande amico, un fratello, un compagno, un uomo di elevata cultura. Un politico dalla grande sensibilità umana al quale, per quel che abbiamo potuto, siamo sempre stati uniti e vicini sino all’ultimo dei suoi giorni. L’uomo ci lascia una corposa eredità, libri, film, testimonianze, per quel che ha fatto con le sue battaglie di giustizia e libertà a cui non ha mai rinunciato neanche nei momenti del grande dolore. Ci uniamo a Cinzia, alla famiglia, ai figli e a tutta la famiglia socialista in ogni suo rivolo della quale è stato protagonista con Betitno Craxi per il rinnovamento non solo del partito ma di tutto il paese. Ciao Paolo sarai sempre con noi.”
Gigi Da Rold, Gian Piero Galisai, Giovanni Manzi, Silvia Natali, Ettore Pasculli.
Alla dolorosa notizia della scomparsa di Paolo Pillitteri reagisco con una foto vera e divertente. Perché con Paolo la relazione era così, inevitabilmente scherzosa (qui con Roberto Vallini in mezzo che e’ più composto di noi due). Ma non sono mancati momenti seri, a volte molto seri. Una volta litigando (quando assumemmo la responsabilità di fare sorgere il Salone nazionale del libro a Torino, che aveva la comprovazione della sua proposta, e non Milano ( che vantava una superiorità, ma nelle carte mancavano dati consolatori), tante altre volte cercando di capire, di trovare soluzioni, di guardare avanti. Abbraccio Stefano e la famiglia.
(Stefano Rolando)
Pillitteri ha amato Milano. E’ stato un autentico socialista riformista, prima come assessore all’urbanistica, poi alla cultura e a seguire sindaco di Milano dopo l’esperienza delle giunte guidate da Carlo Tognoli. In una “Milano da bere” ha cercato di trovare risposte verso gli ultimi. Penso all’arrivo a Milano dei primi immigrati stranieri.
(Giuliano Pisapia)
Lo avevo visto poco, di recente, se non quando ho celebrato il suo matrimonio nel 2022. Era stato un momento di grande gioia, l’avevo visto molto felice” ma “negli ultimi tempi era provato”. Ho già parlato col figlio Stefano dobbiamo trovare la formula ma vorremmo concedere gli onori del caso a Palazzo Marino a un ex sindaco, stiamo capendo come fare perché con la mostra di Natale abbiamo Palazzo Marino abbastanza denso.
(Beppe Sala)








