Rete A

RETE A

di Massimo Emanuelli

rete aRete A nasce nel dicembre 1982 per iniziativa dell’editore Alberto Peruzzo (già proprietario di Milano Tv-Canale 51 dalla seconda metà degli anni ’70) che lascia il network mondadoriano Rete4, poco prima dell’inizio delle sue trasmissioni nazionali. Le trasmissioni di Rete A partono il 2/1/1983, direttore dell’emittente è Paolo Romani, testimonial Lando Buzzanca.  Inizialmente le emittenti Rete A copre le regioni del centro-nord (tranne il Trentino e con qualche buco in Piemonte e in Liguria), fra le prime emittenti che aderiscono alla syndication, oltre alla capofila Canale 51, vi sono: Cuneo TvSavona TvBergamo TvRadio Tele Aosta. Nel corso degli anni ’80 aderiranno a Rete A anche:  Canale 7 (Liguria), Vga Telerimini R.T.E (Emilia Romagna),  Rete A Telenazione (Toscana), Telemare  (Abruzzo), TeleLecceBarbano e Studio 100 (Puglia), Telestudio 50 Telecolore (Campania),  Bibisi (Sardegna), arrivando ad una copertura quasi nazionale.

Rete A si specializza nelle telenovelas messicane (la più celebre sarà ANCHE I RICCHI PIANGONO), e nelle aste, o “proposte di vendita”, le più famose di esse saranno quelle condotte da Vanna Marchi (VANNA MARCHI SHOW) e Guido Angeli (conduttore di Accendi un’amica). Altri noti televenditori di Rete A sono Glauco Barrai (Un gioiello per voi) e Walter Carbone. Non mancavano però altri programmi come Lo sport a caldo, rubrica sportiva condotta da Maurizio Mosca, nonchè cartoni animati (mitica la serie Vultus 5) e telenovelas. Uno dei primi programmi mandati in onda dalla syndication è FULL condotto da Minnie Minoprio e Roberto Artigiani.  Su Rete A lavorò per un certo periodo anche Paolo Mosca, conduttore della rubrica Stelle nude, interviste a donne famose, e di Ciao Eva. Altro programma cult del periodo fu VAI SULL’ONDA, condotto da Franco Romeo e Nilla Pizzi. Amministratore delegato di Rete A fino al 1985 fu Paolo Romani (futuro deputato di Forza Italia, sottosegretario alle Telecomunicazioni, ministro del Pdl), leggende metropolitane raccontano che Romani abbandonò l’emittente sbattendo la porta dopo che l’ambizioso tentativo di produrre in Italia una telenovela con Veronica Castro era naufragato in una marea di spese, ottenendo fra l’altro un deludente ascolto in termine di audience.

I televenditori di Rete A si alternano: il lunedì c’è Vanna Marchi con le sue creme miracolose, il martedì c’è Walter Carbone che vende mobili, ancora i mobili protagonisti il mercoledì con Guido Angeli e Giorgio Aiazzone il giovedì sera è la volta di Roberto da Crema  detto il Baffo.

Il 15 luglio 1986 Guido Angeli conduce su Rete A l’orazione funebre più lunga della storia della televisione: quella in ricordo dell’editore Maurizia Paradiso morto in un incidente aereo. Lavora su Rete A anche Ettore Andenna che conduce MONTECITORIO, programma in onda ogni domenica sera nel quale i lettori di TV SORRISI E CANZONI avevano la possibilità di presentare le loro proposte di legge “fatte in casa”, Andenna chiedeva ai partiti di proporre tali proposte in Parlamento affinché fossero trasformate in legge, e lancia la proposta di un Presidente della Repubblica eletto direttamente dai cittadini.

Dal 1987 Rete A propone il primo tentativo di telegiornale nazionale su una tv privata: il TGA diretto da Emilio Fede. Nella seconda metà degli anni ’80 e nei primi anni ’90 la trasmissione cult è Gli amici della notte condotta dal transessuale Maurizia Paradiso.  A Paolo Romani succedono alla direzione di Rete A Renato Caldarola, prima e Guido Angeli, poi.

Negli anni ’90 si registra un cambio nel palinsesto e nella struttura di ReteA, direttore generale è Massimo Mazzanti, Paolo Romani fonda Tv7 Lombardia e lascia la carica di direttore di Rete A ad Antonio Marano, nell’agosto 1992 il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni assegna le frequenze ai  Tv7 Lombardia canali televisivi nazionali e Rete A si classifica al quinto posto per capacità di copertura del territorio, dopo i tre canali Fininvest e Videomusic, precedendo Telemontecarlo. Dal settembre 1993 il palinsesto dell’emittente si basa quasi esclusivamente su redazionali di informazione commerciale e di vendita diretta al pubblico, intervallati da notiziari, l’emittente è diretta da Enzo Saponara che sosttitusce Antonio Marano nominato sottosegretario, il direttore generale di Rete A è invece Alessandro Peruzzo, figlio di Alberto. Nel 1997 viene siglato un accordo con MTV Europe e con l’italiana Mtv Networks per la coproduzione e la diffusione dei programmi, Rete A offre a Mtv le proprie frequenze riservandosi una fascia mattutina di televendite. Rete A si trasforma quindi in emittente giovanile per videoclip.  Nel 1999 Rete A rischia l’oscuramento a seguito della non inclusione del network nel piano nazionale delle frequenze, nel 2000 si registra la rottura con Mtv.

Nel 2001 parte l’avventura con la rete musicale tedesca Viva per la cessione e la coproduzione di contenuti, l’accordo con Viva Media, società quotata in borsa che gestisce il canale tv musicale leader nel target giovani in Germania, porta alla modifica del marchio che diventa VIVA RETE A.

L’idea di mettere in rete (impresa titanica) la storia delle radio e delle televisioni locali nasce nel 2005 per iniziativa di Gigi Vesigna (giornalista, direttore storico di Tv Sorrisi e Canzoni), Massimo Emanuelli (docente e giornalista di Millecanali, pioniere della radiofonia), Maurizio Seymandi (giornalista e mitico conduttore di Superclassifica Show), Pino Callà (regista e produttore televisivo), Enzo De Mitri (giornalista, critico televisivo de La Notte, collaboratore di Gianfranco Funari).  L’avere vissuto da angolazioni diverse (carta stampata, radio e tv) il periodo pionieristico, l’avere visto nascere e crescere tante emittenti locali, l’avere conosciuto ed intervistato molti dei protagonisti, oltre agli archivi dei fondatori, rende agevole (anche se infinito) il lavoro dei nostri.  Con il passare dei mesi i fondatori vengono contattati da molti pionieri che forniscono ulteriori testimonianze, ricordi e materiale. Si uniscono al gruppo Massimiliano Marchi, Ruggero Righini, Gianfranco Guarnieri, Agostino Rosa ed altri.  Per ogni regione d’Italia viene individuata una memoria storica/corrispondente, aumenta il numero delle interviste mensili e dei contatti del portale. Nascono intanto (giustamente e citando la fonte) analoghe iniziative a livello regionale, con scambi di link e collaborazioni proficue (particolarmente interessante il lavoro di un altro pioniere, Massimo Lualdi).  Nel 2015 scompare Gigi Vesigna, in segno di lutto e di rispetto il sito non viene più aggiornato. Dopo un lungo periodo di silenzio i pionieri superstiti decidono di riattivare il sito (è in ristrutturazione, sarà aggiornato e rilanciato con nuova grafica su un nuovo dominio). Molto è ancora il materiale da pubblicare ed inserire, molte sono ancora le interviste da fare, pian piano accontenteremo tutti.  Al momento alcune schede vengono rilanciate su due blog

https://storiaradiotv.wordpress.com/ (radio)

https://massimoemanuelli.wordpress.com/ (tv ed interviste varie)

Gradualmente sarà inserito anche materiale audio e video del nostro archivio e materiale che i pionieri ci stanno inviando.

Purtroppo qualcuno nel frattempo aveva copiato l’intera linea editoriale del portale (e non solo gli articoli) senza ritegno e non rispettando il diritto d’autore dei collaboratori che vantano tantissimi anni di lavoro e ricerca (molti degli articoli erano usciti su testate nazionali). Già in passato avevamo fatto una causa (vinta) per la copiatura di alcune schede, ma copiare l’intera linea editoriale annunciando di copiare l’intero sito è a dir poco folle. Disponibili a collaborare con chiunque citi le fonti e ci proponga scambi e confronti, non possiamo però transigere con chi plagia pedissequamente. Tutti coloro che hanno ulteriori notizie o proposte farci scrivano alla mail storiaradiotv@tiscali.it provvederemo ad integrare le schede e a citare gli autori.

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