TeleNorba

telenorba 1Nel maggio 1975, un anno prima che fosse sancita la fine del monopolio e fossero liberalizzate le trasmissioni private in ambito locale, a Conversano, in provincia di Bari, nasce Tele Conversano per iniziativa di Giovanni Liuzzi (già fondatore di TeleBari e di altre emittenti via cavo e via etere), Vito Zivoli, Paolo Tricase e Giuseppe Pino Verdesca, gli ultimi tre giovani radioamatori. La prima sede era in via Gennaro 4, ricorda Verdesca:
“Affittammo un locale nel Castello di Conversano. Costruimmo un trasmettitore e cominciammo l’avventura. In principio furono documentari e film che costavano pochissimo, ma non pornografici. All’inaugurazione ufficiale della sede e delle trasmissioni, il 29 maggio 1975, intervenne addirittura l’ allora presidente della giunta regionale, Gennaro Trisorio Liuzzi. Con lui c’era anche Matteo Fantasia, assessore regionale alla Sanità e suocero di Luca Montrone, l’ingegnere che un anno dopo avrebbe rilevato l’emittente per cominciare un’avventura che dura tuttora”. Verdasca spiega la mutazione del nome, intervenuta nel 1976: “era l’antico nome di Conversano: Norba, appunto”. “Montrone – continua il fondatore di quella che oggi è la più importante tv locale italiana – arrivò quando il segnale di Telenorba raggiungeva già Monopoli, Castellana e Polignano, andando anche oltre, soprattutto in estate. Lui rilevò tutto alla fine del ’76, quando l’impresa per noi stava diventando insostenibile. Fino ad allora, però, c’eravamo divertiti. Più che a Tele Biella, la prima Telenorba s’ispirava a Tele Emmanuel di Ancona, un’ altra emittente corsara che decise di sfidare il monopolio della tv di Stato. Ricordo che andammo ad Ancona per incontrare il proprietario, che era stato anche arrestato. Fu anche grazie a lui, che il monopolio cadde e che noi potemmo cominciare l’avventura senza violare alcuna legge. Fin dal primo giorno Telenorba aveva il direttore responsabile”, spiega Verdesca. “Ci rivolgemmo [per la carica] ad Oronzo Marangelli: allora era l’unico giornalista di Conversano iscritto all’albo (morì tragicamente nel ’76). Trasmettevamo per sedici ore al giorno: mandavamo in onda le partite di calcio del Conversano e anche qualche dibattito. La nostra prima telecamera la comprammo a Bari. Qualche tempo dopo, piazzammo anche un ripetitore sulla collina di Castiglione. Paolo e Vito si occupavano della parte tecnica, io facevo il manager, andavo alla ricerca di pubblicità perchè il giocattolo cominciava a costare.”
Luca Montrone fonda Telenorba ed affida la prima concessione della pubblicità alla Fono Video Pubblicità Italia, della Opus Proclama di Milano, che ha già uffici a Bari. Il marchio dell’emittente è disegnato da Gigi Abbattista. Il 23 aprile 1976 inizia le trasmissioni con un film di Maciste, mandato in onda dalla prima sede di Conversano, in via Cardinale Gennari, di fronte al castello. A novembre nasce una prima volta Radionorba, ma sospende le trasmissioni, e si concentra sul piccolo schermo. Costituisce il 2 febbraio 1977 una società per azioni con alcuni imprenditori, tra cui Tuccino Innamorato, Matteo Chiarappa ed i cugini Divella: il capitale iniziale è di lire 40.000.000.
Installa il primo ripetitore del segnale su Bari sul “Canale 41” (nome provvisorio dell’emittente), in occasione della indagine Istel, del 1979, che conta 214 mila telespettatori, al primo posto in Puglia. Affida la pubblicità nazionale alla Pubblivideo di Milano (poi: Stp Rv). Installa una antenna sul monte Trazzonara: trasmette due diverse diffusioni per il nord e per il sud del territorio.
Nel 1977 l’emittente viene appunto ribattezzata Tele Norba, dal nome latino di Conversano, la città dove ha sede “Tele Conversano – ha dichiarato Luca Montone – suonava troppo provinciale, ed io avevo già smanie di grandezza”. Montrone, con il solo Vito Zivoli, porta avanti l’emittente con i suoi piccoli trasmettitori da mezzo watt. “Il segnale – ricorda sempre Montone – viaggiava solo da un quartiere all’altro di Conversano, ma fece scattare in me la scintilla. Cercavo in Italia qualcuno in grado di realizzare un buon trasmettitore, lo trovai in quel di Gallarate nelle persone del ragionier Castelli e del perito Bianchi (“che smacco, due che non erano manco laureati avevano fregato sul tempo tutti gli ingegneri italiani”mi convinsero a comprare il primo trasmettitore da cento watt. Facemmo insieme i primi esperimenti, volevo verificare se il segnale poteva arrivare da Conversano a Bari. Dopo un po’ ci rendiamo conto che c’era un solo problema: l’antenna era in corto. La aggiustammo e in pochi minuti il segnale partì”. La prima sede di RadioTeleNorba (così si chiama l’emittente fino al 1978 visto che vi è anche l’emittente radiofonica Radio Norba), è in piazza della Conciliazione. Il primo palinsesto propone film, telefilm,un notiziario locale, il programma di Maurizio Seymandi Superclassifica show e programmi erotici con Ilona Staller e Moana Pozzi. Ilona Staller è la regina della notte pugliese, entra in scena con un body di carta velina, e a volte completamente nuda, passeggia disinvolta fra i tecnici di TeleNorba in calore. Francesco Salvi, regista storico dell’emittente, già aiuto-regia di Michele Massimo Tarantini, re del b-movie all’italiana riesce infatti a scritturare le due pornostar per l’emittente. A TeleNorba si esibisce un giovanissima cantante pugliese alquanto rotondetta, Anna Oxa, canta vecchi successi anni ’60, due anni dopo esploderà in versione punk al Festival di Sanremo con UN’EMOZIONE DA POCO.
telenorba 2Il tg locale di TeleNorba si impone con i suoi ascolti su quello regionale della Rai al punto di coaudivare la stessa Rai nelle grandi dirette realizzate in Puglia. Fra gli altri programmi del periodo ricordiamo: SUPER 7 varietà musicale condotto da Andy Luotto ed Emanuela Giordano, HP60 hit parade delle canzoni degli anni ’60 con i protagonisti del decennio, STRARAGAZZI torneo televisivo per i ragazzi delle scuole di Puglia e Basilicata. .Fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 l’emittente allarga il proprio bacino di utenza che è ora l’intera Puglia, sconfinando anche nelle regioni limitrofe. TeleNorba ha intanto trasferito i propri studi in via Divisione Acqui 41 a Conversano, nel 1982 aderisce alla syndacation Euro Tv, mantenendo comunque una programmazione locale (ma a dire il vero per tutto il Sud) autonoma. Negli studi di TeleNorba arriva Zucchero, si chiama ancora Adelmo Fornaciari, non vende ancora molti dischi e piange continuamente dicendo ai tecnici di TeleNorba: “beati voi che avete il posto fisso”, se ne va bestemmiando perché gli vengono date solo 200.000 lire, mentre il suo manager gli aveva garantito almeno un milione e mezzo. Nel 1985 arriva da Roma sulla sua roboante motocicletta Claudio Villa, chiede mezz’oretta per rinfrescarsi un po’ e comincia a far vibrare i vetri in diretta cantando GRANADA. A TeleNorba lavora anche Jucas Casella. Nel 1985 l’emittente si trasferisce in via Pantaleone al numero civico 20, in quella che era la sede della famiglia Montone: 25.000 metri quadrati, 250 posti auto. La nuova sede dell’emittente sembra un ampio ipermercato americano con un’ampia galleria centrale e un’immensa cupola in plexiglas. Giuseppe Cionfoli, l’ex frate notissimo per la partecipazione al Festival di Sanremo con SOLO GRAZIE, incide due 45 giri con tanto di videoclip appositamente per TeleNorba: TELENORBA NON TI LASCIA MAI e TELENORBA NON LO SA. L’emittente è ricevibile in buona parte del Sud Italia irradiando i suoi programmi dai canali uhf 24, 29 42, 43, 52 e 61.
Nel 1987 il suo editore, Luca Montrone, diventa Presidente di Italia7, ma poi lascerà questa carica poiché la coabitazione con altre emittenti per un vincente come Montone risulterà stretta. TeleNorba riprende pertanto la propria autonomia (che comunque non aveva mai perso) concentrandosi unicamente sull’autoproduzione.
Strenuo difensore delle piccole emittenti contro lo strapotere del duopolio Rai-Mediaset nel 1992 Montrone si scontra anche con la Fininvest di Silvio Berlusconi. Montrone effettua una crociata in difesa delle piccole emittenti: viene approvata la legge da lui proposto che garantisce alle tv locali contributi statali pari al 30% del loro fatturato. Senza questa legge le tv le 650 emittenti locali, soffocate dal duopolio Rai-Mediaset, sarebbero state chiuse.
Tornata indipendente TeleNorba negli anni ’90 vive il suo periodo di massima espansione che la porta oggi ad essere la tv locale leader negli ascolti, capace di sfornare programmi di successo. Fra di essi ricordiamo Piazza d’uomo, condotto da Ettore Andenna e Fabrizia Carminati, due conduttori del Nord che, dimenticati dai network nazionali per i quali molto hanno fatto, hanno un rilancio grazie a TeleNorba. Tele Norba effettua le riprese e propone in diretta tutte le edizioni del Carnevale di Puglia, dal 1990 al 1991 manda in onda la rubrica di religione e magia Esp – Percezioni extrasensoriali condotta da Leonardo D’Erasmo.
Sempre negli anni ’90 nasce una seconda rete (Tele Due, cioè Telenorba 8), aumentano le ore di programmi autoprodotti. Da sempre radicata sul territorio produce anche fiction: Il polpo (parodia de La piovra), Malensa (parodia di vecchi sceneggiati Rai, tanto che se ne consigliava la visione in bianco e nero), Love story e varietà (Melensa, Teledurazzo e Television), che hanno visto affermarsi Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo. Sono partiti da Telenorba Toti e Tata poi passati in nazionale grazie a Striscia la notizia, analoga sorte è accaduta agli inviati del tg satirico Fabio & Mingo). Fra gli altri programmi di successo prodotti da Telenorba si ricordano Battiti (programma giovanile condotto a rotazione da dj di Radio Norba), L’aria amara di Nino Barbarese, Extra tv, Mudù Le barzellette di Uccio, e la sit-com Catene (giunta alla sua quinta serie), poi replicata su Tele Due. Nel 1998 Luca Montrone entra in competizione per accaparrarsi il mercato del digitale: si parla di lui come uno dei possibili partner del miliardario Murdoch nell’acquisto di Stream. Nel 1999 Tele Norba effettua uno storico evento per le tv locali: in collaborazione con il Centro Vaticano e la Rai manda in onda la cerimonia di beatificazione di Padre Pio (Santo nel 2002) con una telecronaca effettuata dal giornalista Stefano Campanella. Un altro programma cult di fine millennio è Battiti Beach.
Nel nuovo millennio l’emittente produce diverse sit-com, fra le quali ricordiamo Ave Maria, Very strong family. Le ore di produzione autonoma del palinsesto dell’emittente sono ben dodici al giorno. TeleNorba ha 150 dipendenti, numerosi collaboratori e consulenti, una platea pluriregionale che si estende fino in Albania, per un totale di circa 5.000.0000 di abitanti.
Telenorba – si legge sul 1° Annuario della Televisione Getas Italia, del 2005 – è l’emittente locale più vista della penisola, e ormai ha raggiunto numeri davvero notevoli: 200 fra dipendenti e collaboratori, studi in ogni provincia della regione (due a Bari), una postazione a Roma, e, insieme con il suo secondo canale, Tele Due, ha un fatturato annuo di 22 milioni di euro.
La messa in onda audio e video puo’ essere differenziata nelle diverse province servite. Un’area cosi’ vasta impone alti livelli di qualita’ tecnica nella gestione e manutenzione della rete di trasmissione. Questa sfida tecnologica per il miglioramento continuo del broadcasting terrestre e’ stata portata con successo anche oltre l’Adriatico, nella vicina Albania. Ma Telenorba va oltre: utilizza collegamenti satellitari verso altre reti estere ed impiega questi nuovi canali di trasmissione anche per l’interconnessione con altre emittenti locali in Italia, come, ad esempio, TeleLombardia. Telenorba, infatti, continua ad investire importanti risorse nel campo della innovazione tecnologica, sperimentando continuamente ed esplorando tutte le frontiere della tv del futuro: la tv diretta da satellite, la tv via cavo, la tv interattiva e digitale, sempre piu’ integrata con il Net-Casting sulla rete Internet.
Ottimi i rapporti fra Luca Montone e Sandro Parenzo, editore di Antenna 3 Lombardia e di Telelombardia, gli editori delle due emittenti locali più forti in Italia, hanno realizzato alcune iniziative comuni al fine di allargare ulteriormente il proprio bacino di utenza. Ad esempio alcune trasmissioni condotto da Michele Santoro, si è anche pensato di dar vita a una sorta di joint venture per un tg nazionale, fermo restando il tg locale per ogni emittente, ma per il momento non è stato realizzato tale progetto.
Oggi Telenorba (Telenorba 7) si rivolge ad oltre ad un bacino di oltre 6 milioni di abitanti, distribuiti fra Puglia, Basilicata, Molise, parte di Calabria e Campania, e arriva fino in Albania. L’informazione, sotto la guida di Enzo Magistà, è uno snodo importante della programmazione con ben quattro edizioni del Tg Norba, due del Tg News, la rubrica di informazione scientifica Doctor, la rubrica di agricoltura Agri set. Spazio anche al folcklore locale (Terra nostra e Festa grande). Fra i più recenti programmi di Telenorba segnaliamo: Fuori controllo varietà con cabarettisti italiani di grande talento, interviste a personaggi nazionali attraverso collegamenti con lo studio di Roma, interventi di politici, imprenditori e personaggi dello spettacolo, cantanti affermati che suonano dal vivo; Il graffio condotto da Enzo Magistrà (direttore del Tg Norba) e da Mingo. Fra i programmi più recenti di TeleNorba ricordiamo CASA DOLCE (iniziato alla fine di ottobre 2005) condotto da Anna Maria Rosato, interamente dedicato alla donna e alla famiglia, con rubriche che spaziano dalla cucina ai figli, ai rapporti interpersonali, in onda il lunedì sera alle 21, scritto da Mingo (inviato di STRISCIA LA NOTIZIA) e dal direttore della testata Enzo Magistà. Nel 2006 TeleNorba ha effettuato un’operazione di restyling del marchio: con nuovi loghi, grafiche e studi di produzione rinnovati. Dal novembre 2007 va in onda VERSUS programma condotto da Lamberto Sposini.
Telenorba 7 è la tv locale leader in Italia (prima per ascolti – fonti auditel – ascolto medio totale giorno). Una televisione al servizio dell’informazione, della cultura e dell’economia del Mezzogiorno, che accompagna e sostiene lo sviluppo delle piccole e medie imprese. E’ la struttura portante di un gruppo multimediale in continua evoluzione: una rete di aziende, mezzi tecnologici all’avanguardia e qualificate risorse umane. Telenorba è una delle pochissime televisioni private italiane (se non l’unica) a non avere mai cambiato editore dal 1976. Secondo MILANO FINANZA TeleNorba è fra le 40 più grandi aziende del settore, media, tv e pubblicità.
Dall’ottobre 2010 è partito Tg Norba 24 sul satellitare Sky (canale 590), dal 3 novembre 2011 su TeleNorba va in onda il nuovo programma di Michele Santoro.

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Crisi per Tg Norba 24 ore
All’indomani della decisione dell’editore Luca Montrone di ristrutturazioni pesanti e di tagli che prevederebbe per Tg Norba 24 ore la chiusura di quattro redazioni, il ridimensionamento di un’altra, personale in mobilità (ed anche parrucchieri e truccatori licenziati, fine dei contratti a scadenza, sostituzioni delle lampade alogene con quelle a risparmio energetico, meno telefonini e auto aziendali), c’è stata la reazione immediata del comitato di redazione e della rappresentanza sindacale interna. “Il comitato di redazione di Telenorba e l’Associazione della Stampa di Puglia -spiega una nota congiunta- respingono il piano di ristrutturazione, che prevede, fra l’altro, la chiusura delle redazioni di Foggia, Brindisi, Taranto e Campobasso e il ridimensionamento della redazione di Lecce, con la messa in mobilità… di nove giornalisti, oltre che di tecnici e amministrativi. Tale piano, che dovrà…essere discusso nei prossimi giorni, è in contrasto con la politica di espansione e di investimenti tecnologici, avviata dall’azienda più— di un anno fa, con il varo del Tg Norba 24. Per questo pur riconoscendo lo stato di oggettiva difficoltà…che interessa tutto il comparto dell’emittenza radiotelevisiva locale a causa della crisi economica, comitato di redazione e sindacato dei giornalisti chiedono che il confronto sia avviato in tempi brevi e avvenga senza pregiudiziali. Nel frattempo invitano l’azienda a rivedere l’annunciato piano, mettendo al primo posto la salvaguardia dei livelli occupazionali, soprattutto alla vigilia del passaggio al digitale terrestre, che richiederà a giornalisti e maestranze un impegno sempre maggiore per conservare il primato nell’informazione locale, faticosamente costruito nel corso degli anni”. (Ruggero Righini).
Il gruppo ha sede, uffici amministrativi e tecnici in un centro polivalente, con studi televisivi, teatri di posa per riprese Tv, uffici, depositi e parcheggi. Telenorba è l’unica Tv locale impegnata in co-produzioni con la Rai; è la struttura portante di una rete di aziende, mezzi tecnologici e risorse umane che costituiscono il gruppo leader per l`emittenza televisiva e radiofonica nel sud Italia; ha una multiforme attività nel settore dei media, proprietà e gestione di stazioni radiofoniche e televisive, produzione e diffusione di programmi tv e radio, produzioni cinematografiche e multimediali, spettacoli musicali, concessionaria di pubblicità e portali internet. Il gruppo controllava anche Business (giornale), che ha cessato le pubblicazioni dopo 30 anni e 2500 uscite.
Si avvale del lavoro di 150 dipendenti e di numerosi collaboratori e gestisce le emittenti televisive: Telenorba 7, Telenorba 8 e Telenorba Sport Dtt; è affiliata Telepuglia 9, rilevata dal gruppo Monterisi. Telenorba 8 fa parte del circuito K2, dedicato a bambini e ragazzi. Si rivolge al territorio di Puglia, Basilicata e Molise, e parte di Calabria e Campania, e arriva fino in Albania. Il gruppo possiede e gestisce Radionorba e, tra le radio in concessione per la pubblicità, Radionorba music, Radio Margherita e Radio Master. Radionorba è la radio leader nel Sud Italia, con centinaia di migliaia di ascoltatori (fonte: dati Audiradio). Trasmette da Conversano e, per una parte della programmazione, dagli studi di Napoli. E’ autorizzato dal Ministero delle Comunicazioni a trasmettere in tecnica digitale terrestre, con immagini ad alta risoluzione e con il decoder consente di interagire con l’emittente usando il telecomando: il canale Imagross Sport propone programmi sportivi.
Il Teletext propone un servizio informativo senza condizionamenti di tempo: Telenorba Video offre 1600 pagine, alcune statiche ed altre sottopagine. I programmi di informazione costituiscono un punto di eccellenza: utilizza la connessione satellitare per trasmettere eventi; l’alta frequenza, con una rete di ponti radio estesa per 35.000 chilometri, consente lo split, cioè la suddivisione contemporanea del segnale in più reti locali, collegata all’antenna principale sul monte Trazzonara, presso Martina Franca. All’attività di Radionorba si affianca l’organizzazione dei concerti Battiti Live, che si tengono con dj e cantanti. Con la trasmissione via internet, l’informazione si diffonde in Italia e nel mondo attraverso le edizioni del Tg Norbae del Tg News e di rubriche di politica, costume, sport, cultura, divulgazione scientifica, agricoltura e cronaca.
Lavorano una cinquantina di giornalisti nella sede di Conversano e nelle redazioni a Bari, Brindisi, Lecce, Foggia, Taranto, Potenza, Campobasso e Roma. Anche la radio ha brevi e frequenti flash del Radiogiornale. Durante il campionato di calcio segue le principali squadre pugliesi: Associazione Sportiva Bari, U.S. Lecce, Gallipoli Calcio e U.S. Foggia.
Il panorama informativo si completa con la Edinorba s.r.l., già editore di Business (giornale), periodico di annunci economici gratuiti, che usciva ogni martedì e venerdì, nelle edicole di Puglia, Basilicata e Molise, con il marchio “Anspaeg certifica” ed associato alla Unione Stampa Periodica Italiana. Inseriva in ciascuna edizione seimila annunci gratuiti e pagine dedicate a offerte di lavoro, aste giudiziarie, concorsi pubblici e programmi radio-tv. Il contenuto resta su internet e su “Business Tv” (emittente digitale terrestre). Il giornale distribuiva magazine. La raccolta di pubblicità per tutti i media è curata dalla Fono Vi.pi. Italia, con rete vendita nelle regioni meridionali. La pubblicità nazionale è affidata alla PRS di Milano. La struttura cura i new media Tn Video, Digitale terrestre e internet.
Con l”avvento del digitale terrestre ha inizio la crisi di Tele Norba le ragioni di questa crisi sono analoghe a quelle di altre tv locali: gli imprenditori hanno dovuto effettuare grossi investimenti tecnologici per essere pronti alla sfida del digitale terrestre ma la crisi economica sopraggiunta, la spietata concorrenza delle reti nazionali e la difficoltà delle persone anziane a sintonizzarsi con il digitale sono le ragioni.
“Eravamo in cassa integrazione da due anni e mezzo, e non si poteva più andare avanti così, l’azienda sarebbe scoppiata” ha dichiarato Luca Montrone, presidente della tv pugliese.
Dopo i 2,5 mln di perdite nel 2012 su 17,8 milioni di fatturato, “il 2013 si è chiuso più o meno su quei livelli. Il 2014 va peggio: non solo non abbiamo ancora incassato i contributi pubblici del 2013 (pari a circa 5 mln di euro), ma quelli del 2014 sono tagliati a poco più di 1,7 mln. Molto poco per un gruppo come il nostro che edita tre canali del calibro di Tn7, Tn8 e TgNorba 24”. Il recente taglio di 43 dipendenti pare essere stata l’unica mossa possibile per il gruppo, al fine di rilanciare l’emittente e tutti i suoi canali. Montrone, come si legge in un articolo di venerdì 12 settembre apparso su ItaliaOggi, ha poi aggiunto che “Telenorba ha investito 10 mln di euro per il passaggio al digitale terrestre. Ci sono nuovi modi di lavorare che riducono il personale necessario. Ma soprattutto il digitale terrestre ci ha fatto perdere le posizioni sul telecomando acquisite negli anni e ha aumentato la concorrenza, con una miriade di canali che raccolgono pubblicità a prezzi stracciati”. Secondo Montrone, con la recente sentenza del Consiglio di Stato sugli LCN si potrebbero intravedere barlumi di speranza per la possibilità di una riassegnazione dei tasti 8 e 9 all’emittenza locale (si ricorderà la vicenda giudiziaria su cui si sta molto dibattendo in questi giorni, relativa alle irregolarità riscontrate nel Piano LCN emanato dall’AGCOM nel 2010), a patto che le tv areali si muovano insieme su questo fronte. Nell’esprimere la propria solidarietà al gruppo pugliese, l’Ordine dei giornalisti ha ritenuto che “tale vicenda debba richiamare l’attenzione delle istituzioni, della categoria e degli editori, sulle condizioni dell’emittenza locale radiotelevisiva in Puglia e in Italia, alla luce di una crisi del settore senza precedenti”. Certo è che i licenziamenti e le ristrutturazioni a cui ha dovuto far fronte Telenorba non sono un caso isolato: da nord a sud fioccano le chiusure e le tv locali sono ormai allo stremo delle forze. Basti ricordare i tagli a 26 dipendenti di Telelombardia, a cui potrebbero aggiungersene altri, data la situazione di crisi in cui versa il gruppo Mediapason; la laziale T9 invece è stata messa in liquidazione dall’editore Edoardo Caltagirone, non prima di aver licenziato una ventina di dipendenti. Non dormono sonni tranquilli nemmeno le emiliane Antenna 1 Modena, Telereggio, TeleTricolore e Rete 7, travolte come un fiume in piena dalla crisi. Un intero comparto che da ogni angolo della penisola esce ammaccato e malmesso dal passaggio al digitale e dalla crisi della raccolta pubblicitaria – in base a recenti studi di Confindustria Radio tv infatti, i ricavi pubblicitari, pari a 481 mln di euro nel 2012, scenderebbero probabilmente a quota 400 mln a fine 2014; anche gli addetti ai lavori che erano 4388, caleranno drasticamente al di sotto dei 4000.
Nel settembre 2014 viene diffuso un comunicato sindacale: “Telenorba rifiuta al tavolo ministeriale… l’utilizzo di altri tre mesi di cassa integrazione per il 2014 mettendo in strada 35 lavoratori e in serie difficoltà le loro famiglie. È una decisione inaccettabile assunta nonostante la presenza di ammortizzatori sociali che avrebbero potuto garantire ai lavoratori interessati un sostegno al reddito immediato di tre mesi e di ben cinque mesi per il 2015”.
La nota sindacale congiunta Slc-Cgil e Uilcom-Uil proseguiva così: “L’amara consolazione è che nonostante l’azienda fosse partita con un piano industriale nel quale si individuavano 56 lavoratori come esubero strutturale, la forte pressione delle organizzazioni sindacali, nei tantissimi incontri-scontri con i rappresentanti di Telenorba, ha costretto gli stessi a portare il numero degli ‘eccedenti’ da 55 a 35 licenziamenti, recuperando quindi 20 lavoratori con altrettante famiglie al seguito”.
Secondo Cgil e Uil, Telenorba non ha mai voluto utilizzare “lo strumento della solidarietà tenendo ferma l’idea di una cassa integrazione senza rotazione che, solo grazie alle pressioni del sindacato, si è riusciti a far applicare, per le qualifiche fungibili, la rotazione”.
I sindacati annunciavano anche che terranno “assemblee con tutti i lavoratori di Telenorba, coinvolgeranno la Regione Puglia, vigileranno sulla corretta applicazione dei criteri utilizzati per l’individuazione dei lavoratori eccedenti, si attiveranno per garantire quanti ingiustamente verranno colpiti dalla manovra aziendale”.
Ma cosa è successo, in sostanza? Telenorba, come altre Tv locali, ha dovuto adottare un piano di ristrutturazione che prevede 43 licenziamenti, i 35 citati (fra tecnici e amministrativi) e otto giornalisti. La crisi non è certo nata oggi anche se ora si sta accentuando ancor di più e la cassa integrazione aveva posto solo un provvisorio rimedio, che però ora è ‘terminato’. La solidarietà invece non è facilmente applicabile al settore televisivo.
Un articolo del bravo Claudio Plazzotta su ‘Italia Oggi’ spiega la situazione: “I ricavi pubblicitari delle Tv locali, in base a uno studio di Confindustria Radio Tv erano pari a 481 milioni di euro nel 2012: a fine 2014 ci si avvicinerà probabilmente a quota 400 milioni. Anche gli addetti, che erano 4.388 nel 2012, caleranno drasticamente sotto quota 4 mila.
E proprio perché ci si confronta con una situazione strutturale, ‘dobbiamo per forza ristrutturare le nostre aziende, se non vogliamo chiudere. Non c’è alternativa – spiega Luca Montrone, presidente di Telenorba – e il taglio di 43 dipendenti su circa 200 (183 per la precisione; Ndr.) serve proprio per poter rilanciare Telenorba e tutti i suoi canali. Facciamo i miracoli ma non molliamo. Noi abbiamo investito 10 milioni di euro per il passaggio al digitale terrestre. Ci sono nuovi modi di lavorare che riducono il personale necessario. Ma soprattutto il digitale terrestre ci ha fatto perdere le posizioni sul telecomando acquisite negli anni… e ha aumentato la concorrenza, con una miriade di canali che raccolgono la pubblicità facendo prezzi stracciati… Eravamo in cassa integrazione da due anni e mezzo e non si poteva più andare avanti così, l’azienda sarebbe scoppiata. Quindi bisogna ristrutturare e poi rilanciare il tutto’.
Dopo i 2,5 milioni di perdite nel 2012 su 17,8 milioni di fatturato, ‘il 2013 si è chiuso più o meno su quei livelli. Il 2014 va peggio: non solo non abbiano ancora incassato i contributi pubblici del 2013 (pari a circa 5 milioni di euro; Ndr.) ma quelli del 2014 sono stati tagliati a poco più di 1.7 milioni. Molto poco per un gruppo come il nostro, che edita tre canali del calibro di Tn7, Tn8 e Tg Norba 24’”.

Fonte: http://www.millecanali.it/telenorba-taglia-piu-di-40-persone/0,1254,57_ART_213414,00.html

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telenorbaDal 2016 direttore di rete è Antonio Azzalini, a TeleNorba arriva Michele Cucuzza con Buon pomeriggio, nella stagione 2017/2018 l’emittente si aggiudicata i diritti tv  del Pacchetto Free Locale per la regione Puglia e Basilicata di Serie C.

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