Toni Santagata
CANTAUTORE – CABARETTISTA
Purtroppo ci ha lasciato Toni Santagata, un grande artista, un amico con la A maiuscola, vinse Canzonissima e tante altre manifestazioni fra le quali la prima edizione del Premio Stile italiano, oggi premio Gigi Vesigna.
Grandissimo cantautore, fra i primi folk-singer a lanciare la canzone d’autore, Toni Santagata, vincitore di Canzonissima 1974 con Lu maritiello, per decenni si è esibito nella maggiori piazze del Sud e per gli italiani all’estero. La sua popolarità al Nord (fra gli immigrati) ha l’apice proprio negli anni ’70. All’inizio degli anni ’70 Toni Santagata propone a TeleBiella alcune sue canzoni che in Rai non potevano essere presentate perchè troppo avanti coi tempi, Santagata scrive inoltre una sigla per Radio Rimini, quindi lavora per l’emittente romana Pts del mitico Boserman, poi è la volta de GLI ANGELI DELLA NOTTE con Gianni Ippoliti e Monica Leofreddi, una sera mi chiamò Aldo Fabrizi, io credevo fosse un imitatore. Negli anni ’80 Santagata ha condotto per l’emittente abruzzese Atv7 STASERA SI BALLA. Nel nuovo millennio è stato chiamato da Roberto Poletti, per Festa in piazza, programma di Antenna 3 Lombardia. La popolarità di Toni Santagata avviene al Nord nei cabaret e nei più eleganti locali frequentati quasi tutti da settentrionali doc. Anche all’estero Toni Santagata ha cantato per gli amatissimi italiani ma i suoi ascoltatori sono internazionali. Autore, musicista, cantante, attore, considerato unanimemente uno dei massimi “artisti” italiani nel mondo, uno di quelli che hanno fatto la storia della musica e dello spettacolo. Gode da sempre di una particolare attenzione da parte della critica e del pubblico per le sue esibizioni, sia in spettacoli dal vivo, sia in partecipazioni televisive. E’ considerato un innovatore e un caposcuola. L’Associazione italiana critici radio e televisione gli ha attribuito il Premio Chianciano della critica radiotelevisiva con questa motivazione: “per il suo apprezzato apporto all’evoluzione del gusto musicale degli ascoltatori italiani, mediante una saggia rivalutazione del genere folk e cabaret filtrato attraverso un’eccezionale musicalità ed un personalissimo stile”. Se poi consideriamo che la musica etnica da Lui composta e reinventata oggi- finalmente- di moda tra i giovani, possiamo capire la grande “attualità” dell’autore Toni Santagata, sempre impegnato in uno studio attento e scrupoloso delle nuove tecniche, ma da sempre consacrato alla rivalutazione colta della nostra tradizione. La richiesta dei suoi nuovi CD, intitolati Idee da cantare e Padre Pio, dimostrano lo straordinario interesse per un personaggio sempre in grande attività, amato per la sua continua creatività e per l’originalità della sua produzione artistica. Da sempre fuori dal coro, fin dai primi anni della sua brillante carriera ha dato stimoli ed impulsi a generi nuovi che nel tempo si sono dimostrati vincenti. Non si contano i premi vinti da Toni Santagata, a cominciare dalla vittoria a Canzonissima 1974/75, al Premio del Paroliere (ben tre edizioni), al Telegatto , al Premio Regia Televisiva, al Disco per l’inverno, al Festivalbar, alla Barca d’oro, al Premio Capri. Premio della Critica a Sanremo (ex-equo con Sergio Endrigo), Premio Cianciano della Critica Radio e Televisione, il Premio Stile Italiano (oggi premio GIgi Vesigna). Oggi sembra tutto scontato, all’epoca ci voleva un coraggio e una professionalità fuori del comune per affrontare un pubblico di ragazzi rockettari, poco disponibili a sedersi per ascoltare un cabarettista venuto da un altro pianeta. Come era successo armi prima al Piper di Roma, dove la prima sera Toni Santagata fu contestato, ma successivamente scritturato da Bornigia per trenta repliche con il tutto esaurito. Poi vennero Torino, Genova, Firenze, Treviso, Ancona per ultima la sua amatissima Puglia, dove imitatori in buona fede e cabarettisti improvvisati avevano fatto scempio delle ‘sue” creazioni. Soltanto dopo, molto tempo dopo venne la televisione, che ormai aveva fatto conoscere Santagata come cantautore, non come cabarettista. Ma questa è tutta un’altra storia !!!
Antonio Morese, così si chiama per l’anagrafe, nasce a S.Agata di Puglia, in provincia di Foggia, il 9 dicembre 1935, da Francesco Saverio. Cavaliere del Lavoro, per 50 anni, agente del Consorzio Agrario, e da Francesca Bove, donna amatissima da tutti. Ha due sorelle ed un fratello: Nardina, Mimmo e Teresa, stimatissimi Professionisti. Toni inizia a suonare la chitarra quando è ancora un bambino, dopo aver superato brillantemente le scuole medie a S.Agata , dove veniva soprannominato “il direttore”, in quanto era solito organizzare e dirigere il coro dei colleghi studenti e mettere in scena spettacoli teatrali per beneficenza, Antonio si trasferisce prima a Manfredonia, poi a Lucera e in fine a Foggia per completare gli studi classici. Antonio inizia a cantare giovanissimo, intanto si diploma al Liceo Classico Vincenzo Lanza di Foggia (suo compagno di scuola è Renzo Arbore), Sono tanti i ricordi che lo legano alla sua amata terra (presente in ogni suo spettacolo): le visite a Padre Pio e S. Giovanni Rotondo, i compagni di scuola, i musicisti della provincia con i quali ebbe i primi contatti artistici, le amiche, le prime fidanzatine…., i cari parenti, i tantissimi amici che ancora frequenta, il contributo dato alla diffusione del cabaret a Foggia, con l’introduzione di questo genere nella mitica Taverna del Gufo, insieme all’indimenticabile Arnaldo Santoro. Le prime canzoni scritte da Toni negli anni dell’adolescenza sono Mezz’a la piazza e Puglia mia. A Lucera Toni ha conosciuto Padre Pio del quale diventa amico e al quale dedica alcune canzoni, una delle quali recita: “fra l’incantu de lu Garganu, c’è n’u monaco che è tanto buono”. “Padre Pio lo frequentai fino al giugno 1968, il mio rammarico è che, essendo in tournèe all’estero, non riuscii a stargli vicino negli ultimi mesi di vita”. Giovanissimo Toni inizia ad esibirsi nei locali del sud. Siamo fra la fine degli anni ’50 e gli inizi dei ’60 e Tony Santagata (nome d’arte preso dal suo paese natale) è fra i primissimi in Italia ad avviare il genere del folck revival. Fino a quel momento nessuno aveva portato il dialetto pugliese, i suoi corregionali si erano fino a quel momento esibiti in dialetto napoletano. Santagata oltre ad usare il dialetto canta i trulli, la Puglia. Si trasferisce a Napoli per studiare giurisprudenza all’Università Federico II, nella città paternopea prende lezioni di canto e musica e canta in alcuni circoli cittadini, anche assieme al suo primo gruppo.Dopo avere adempiuto gli obblighi di leva quale ufficiale carrista presso il I Reggimento Bersaglieri a Civitavecchia, vince il primo premio come cantante-chitarrista al Festival di Ancona. Nei 1959 arriva a Roma, è professore supplente di italiano, latino, storia e geografia presso la scuola media statale di Monterotondo, prosegue gli studi all’Università La Sapienza e intanto si esibisce all’Embassy, uno dei simboli della Dolce Vita. Toni canta le sue canzoni, ma non riesce a trovare un discografico che gli pubblichi “Quant’è bello lu primm’ammore”, “La zita”, “Li strascenete” a altri, giudicati non commerciali, quindi cambia genere musicale ed inizia ad esibirsi in locali sperimentali frequentati da intellettuali come Leonida Repaci, Renato Guttuso, Alberto Moravia. Santagata si esibisce al Folkstudio: “all’inizio degli anni ’60 – ricorda Santagata – il Folkstudio era molto creativo”. Santagata si inventa il personaggio del cabarettista che canta e monologa, prima in italiano e poi in pugliese, si inventa personaggi, Santagata si può considerare l’ideatore del cabaret. Lavora al primo Bagaglino di cui è fra i fondatori: “Era una cantinaccia di Trastevere che ristrutturammo con un gruppo di giornalisti”. Tony Santagata lavora quindi al Puff di Lando Fiorini e duetta in dialetto pugliese con un giovane Lino Banfi che fa esordire. Santagata si esibisce anche con un allora sconosciuto Bob Dylan. Una piccola etichetta, la Sunset Record, gli pubblica il primo disco. Quant’è bello lu primm’ammore diventa disco, sul lato A c’è Miezz’a la piazza, canzoni di sua esclusiva proprietà, non depositate alla SIAE. Il disco venne subito censurato dalla Rai, segue il 45 giri Cantata dell’emigrante/Tarantella pugliese. Negli anni ’60 arriva a Milano dove si esibisce all’Intra’s Club, suona a Brera, nel 1964 coglie il suo primo grande successo con Quanto è bello lu prim’ammore, da sempre il suo “cavallo di battaglia”, entrata ormai di diritto nella storia della musica folk mondiale. Toni lavora al Clubbino di Roma, locale frequentato da Gianni Minà, Stefania Sandrelli, Mita Medici. In questo periodo incide pochi dischi: “i discografici credevano nel personaggio Toni Santagata, ma non nel cantante Santagata, considerato un cantante di elite”. Nel 1964 Vincenzo Micocci (che qualche anno dopo lancerà Francesco De Gregori ed Antonello Venditti) vuole portare Toni a Sanremo, ma Santagata rifiuta: “volevo prima incidere in pugliese, avevo già scritto LA ZITA, un brano nel quale credevo. Naturalmente a Sanremo bisognava proporre un brano in italiano, per due volte non mi presentai all’appuntamento con Micocci inventandomi la scusa che mi ero alzato tardi. Micocci allora fece partecipare al Festival al posto mio Bobby Solo“.
Santagata assume l’incarico di direttore artistico ed amministratore della “Ital record”, ma gli impegni di artista lo portano a girare l’Italia e il mondo, con indimenticabili successi nei più celebri teatri e locali (oltre 250 serate l’anno). Toni è stato uno dei fondatori storici del “Cabaret italiano” e certamente l’inventore del “cabaret pugliiese”, a cui tantissimi si sono ispirati? E’ questa la “rivoluzione” attuata : l’introduzione e la divulgazione di un linguaggio mai diffuso fino a quel momento negli spettacoli, soprattutto in campo nazionale ed internazionale. Oggi si parla di comicità pugliese e di taranta, prima di Toni Santagata niente! E’ stato Lui a farsi carico da più di 50 anni di una originale e personalissima iniziativa, in cui non credeva nessuno, una scommessa vinta attraverso anni di lavoro intellettuale ed artistico, un percorso durissimo che sta dando ora frutti meravigliosi. Toni Santagata resta il primo, è vero, ma è anche contento, perchè molti di quelli che hanno seguito il suo insegnamento sono saliti alla grande ribalta nazionale.
Nel 1965 arriva al Derby Club grazie a Bruno Lauzi che aveva incontrato a Roma e che gli aveva suggerito di venire a Milano, dopo alcune esibizioni saltuarie nel 1966 compare sul tamburino del Derby RECITAL DI TONI SANTAGATA, un appuntamento fisso. Santagata fa la spola fra Milano e Roma, dove apre nuovi locali fra i quali ricordiamo Il Cormorano e il Safari Club. Richiesto da moltissimi locali italiani Santagata gira la penisola scrivendo, sera per sera, nuove canzoni e stornelli e cambiando le strofe a seconda della città nella quale canta: “LA ZITA – ricorda Santagata – era poco comprensibile per il dialetto troppo stretto e a Milano pertanto cambiai la strofa”. La zita è una taranta incisa nei primi anni sessanta e ripresa da tantissimi solisti,un successo intramontabile. Toni Santagata è il primo cabarettista del Derby ad esibirsi in Romagna, fino a quel momento monopolio della ballate di Casadei e delle orchestre del liscio. Santagata si esibisce all’Otto Club di Sassuolo, a scritturarlo per quattro serata è il proprietario (l’industriale Cuoghi), in prima fila c’è Enzo Ferrari, tutto esaurito e grandissimo successo, Santagata viene introdotto da Gino Paoli che annuncia: “stasera abbiamo il piacere di avere un grande cabarettista”. Fu un amore a prima vista!! Furono oltre quaranta le serate successive, a intervalli mensili. Il successo fu clamoroso e tutte le più prestigiose e opulente discoteche dell’Emilia-Romagna si contesero questo strano personaggio, col suo strano repertorio. Altre memorabili esibizioni di Santagata sono a “La potiniere” di Portofino ( Paraggi). Nel 1965 pubblica i 45 giri: Chi non ha nessuno/’A nnammurata mia come Antonio Morese, SS. Incoronata di Puglia (1ª parte)/SS. Incoronata di Puglia (2ª parte), Le ragazze di Puglia (1ª parte)/Le ragazze di Puglia (2ª parte), Ciuccio fa’ tu/? come Antonio Morese, Lu taglialegna/Quant’è bello a passiggià,, Aggio girato Napoli e Piemonte/Andiamo a mietere il grano, S Nunzio Sulprizio (1ª parte)/S Nunzio Sulprizio (2ª parte), stavota/Lu mattutino. Per tre anni Santagata vince il premio Sezione Cabaret con Mogol e Fabrizio De Andrè, negli anni ’60 partecipa come ospite d’onore ad alcune edizioni del Cantagiro: ” a volermi fu il regista Anton Giulio Majano. Ricordo che mi accompagnava al piano Vince Tempera, fra gli altri ospiti d’onore c’erano Enrico Montesano ed Alberto Lupo. ” Dai 7 minuti delle prime tappe, arrivammo alla serata finale in quel di Jesolo ad una mia esibizione di 20 minuti.” Toni Santagata galvanizza il pubblico italiano con esibizioni che rimarranno storiche, come scrivono Fabrizio Zampa sul Messaggero. Pietro Mondini su Paese sera. Tonino Licordari sulla Gazzetta del Sud.
Nel 1966 TV SORRISI E CANZONI dedica a Toni Santagata un servizio sui folksinger. Diamo alcuni cenni di recensioni dell’epoca. “Attraverso le canzoni e le storie del ragazzo nato a Sant’Agata i frequentatori di un “cab” della capitale scoprono con emozione un “paese nuovo”: la Puglia… Quando canta con gli occhi chiusi e fa scorrere le dita sulle corde delle chitarra assomiglia ad un antico personaggio greco. (da La Gazzetta del Meozzogirono, 14 marzo 1966 lettere Romane di Silvia Gaudio). “Lo chiamano “ambasciatore” della Puglia i romani affezionati” .. ..“i fans del giovane pugliese che affollano a Roma il Folkstudio e il Bagaglino hanno nomi altisonanti: il principe Giovannelli, Lelio Luttazzì, Elettra Marconi, Bice Valori, Paolo Panelli, Arnoldo Foà, Vittorio Gassmann, Andreina Pagnanì, Alberto Lattuada.” (da Il Roma giovedì 28 aprile 1966, Angelo Maggi). ‘Roma è conquistata” Toni Santagata è capace di far cantare in pugiese anche i valtellinesi (da Il piccolo, Aminta Trazzi), e, ancora, scrivono su Toni Santagata Ovidio Pagliara sul Piccolo, Ezio Zironi su La notte, Paolo Catalano sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Toni pubblica i 45 giri Un esercito di viole/Ragazzi andiamo e Quant’è bello lu primm’ammore/La zita, nel 1967 partecipa al Canteuropa, invitato da Ezio Radaelli. Invitato al festival la Barca d’oro a Napoli e vince con una canzone contro la guerra. Invitato a rappresentare il mondo del cabaret, per commemorare Totò al teatro Politeama, unico artista non napoletano, scrive e canta Carissimo Totò. Nel 1967 è l’unico ospite canoro in recital al Festival del cinema di Taomina, dove presenta in anteprima Dolce cara Sicilia e gli vengono dedicati ben 16 minuti. Nel 1968 incide per la Rca e presentagli album Toni Santagata e il suo cabaret che è uno dei primi esempi di cabaret dal vivo e La vita di Padre Pio e il 45 giri Bella bambina/Dolce cara Sicilia.
Il 1968 è anche un anno importante per la vita privata di Toni che si sposa con Giovanna Isola, lecchese, laureata in Scienze Politiche, conosciuta a Milano, dalla quale avrà un figlio Francesco Saverio Morese poi autore e regista radiofonico (fra le sue realizzazioni un programma di cabaret che lancia comici fra i quali vi è Max Giusti, TINTORIA e OTTOVOLANTE su RadioDue). Per tre anni Toni vince il premio del paroliere Sezione Cabaret, porta con successo lo spettacolo La di… vino commedia al Piper Club e al Derby Club (con oltre 400 repliche complessive).
Nel 1969 nell’ambito del Premio Regia Televisiva di Daniele Piombi, Toni tiene un recital di 45 minuti; alcune sue canzoni sono censurate, poi, grazie a Marcello Marchesi, inizia ad esibirsi in radio e in televisione, incide l’album Ciccillo provolone. Nel 1970 Tony pubblica l’album Vieni cara siediti vicino ed è in tv in TI PIACE LA MIA FACCIA? programma televisivo in quattro puntate di Marcello Marchesi con Walter Chiari e Gino Bramieri, Marchesi (che già aveva tentato di sdoganare Quant’e’bello lu primm’ammore dalla censura televisiva) chiama Santagata che canta IL PENDOLARE, primo esempio di canzone gestuale. Esce l’album Toni Santagata, le sue canzoni e il suo cabaret (je e’eme Peppi). Sempre nel 1970 vince il Bullone d’Oro come cabarettista dell’anno, inventore della “pugliesità”, propone personaggi legati alla cultura dialettale pugliese. E’ autore di successi come Il blues pugliese, Lo stennicchio, La piazza del mio paese, La stazione, monologhi e canzoni. Nel 1971 esce il 45 giri Alleria/Il seminatore. Nel 1972 Radaelli, su pressione del grande regista Anton Giulio Majano, lo scrittura per il Canteuropa di quell’anno. Il Premio Regia Televisivo, il Festivalbar lo vedono protagonista di Recital di 45 minuti, dal vivo, vedette assoluto fuori gara. Santagata viene anche scritturato da Vittorio Salvetti abbinato a Charles Aznavour; Alighiero Noschese gli dice: “Guagliò vado in scena prima io, dopo di te chi ha il coraggio di esibirsi. Vittorio Salvetti fa inoltre partecipare Santagata alla sezione folk del Disco Verde Inverno, Santagata vince la serata finale che si svolge a Bologna. Sempre per Salvetti partecipa alla Manifestazione Sanremo Giovani che si svolge all’Ariston, oltre a Santagata partecipano Le Orme, Fabrizio De Andrè, Mia Martini, Flora Fauna e Cemento. Santagata partecipa a diverse edizioni del Cantagiro e del Cantaeuropa e continua la sua attività dal vivo nei locali più famosi e in tutte le piazze d’Italia, si esibisce anche all’estero, persino in Unione Sovietica, dove vende oltre 200.000 copie, diretta televisiva il sabato sera sulla tv di Stato, quindi si esibisce come ospite d’onore al Festival Internazionale della Bulgaria e a Berlino Est. Nel 1971 la Rai lo invita a partecipare al programma Speciale 3 milioni, dove è presente per 4 puntate su 5, come cantautore italiano, dove presenta. Il gallo contestatore, La pagnotta, Un esercito di viole, Il seminatore, tutte di sua composizione. Intanto sono migliaia gli spettacoli come protagonista nei maggiori teatri e cabaret italiani. Lavora principalmente al centro-nord, cambia casa discografica, dalla Rca alla Fonit.Canzoni come IL PENDOLARE vengono considerate troppo eversive dalla Rai di allora vengono presentate da Toni Santagata a TeleBiella. “Peppo Sacchi l’avevo conosciuto al Cantagiro, cercai di dare un mano a lui e a TeleBiella, anche se bisognava stare attenti perchè la Rai non gradiva la partecipazione dei cantanti a programmi di emittenti private.
Toni Santagata si esibisce al Madison Square Garden di New York, dove tiene un recital che riscuote un enorme successo di pubblico con venti minuti di applausi, costo del biglietto 500.000 lire a serata, in prima fila c’è un certo Rudolph Giuliani; fra le performance di Santagata vi è anche un concerto per il Presidente della Repubblica della Costa d’Avorio. Santagata è stato invitato quale ospite d’onore a tutti i più prestigiosi Festival ed Eventi mondiali, da Berlino a Vina del Mar, dall’Orfeo d’oro in Bulgaria alla Costa d’Avorio, dalla Russia all’Olanda, dalla Carl Albert Hall di Londra, all’Auditorium di Mosca, dal Coliseum ai Bobino di Parigi (altra standing ovation in una serata di gala dove lo avevano voluto quale vedette di uno spettacolo in cui partecipavano i più consacrati artisti italiani del momento, da Claudio Villa a Iva Zanicchi, da Albano e Romina a Mino Reitano, dai Vianella a Mirna Doris, ecc.).
Nel 1973 incide, con il nome di Antonio Morese, il 45 giri Incontriamoci a Rimini, quindi partecipa al Festival di Sanremo con VIA GARIBALDI: “a causa del ritiro di Adriano Celentano, mi spostarono serata”, il brano ebbe il premio della critica i giornalisti lo premiano ex aequo con Sergio Endrigo. Poi è la volta di Canzonissima 1973/1974 nel corso della prima serata presenta IL PENDOLARE, nella seconda serata VIENI CARA SIEDITI VICINO, nella terza serata L’AUSTERITY. Tony ricorda che il produttore della Fonit Cetra disse: “sarai eliminato IL PENDOLARE non è una canzone da Canzonissima, invece le cartoline mi diedero ragione. Poi propose L’AUSTERITY interpretata male dai censori della Rai ai quali dovetti dare molte spiegazioni, mentre arrangiavo con Vince Tempera. Ma tutte a te vengono in mente?” mi dissero…” Austerity però fu la canzone preferita dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Nel 1976 Toni alla fiera di Foggia incontra Aldo Moro che gli dice: “ci vorrebbero tanti giovani come lei”, successivamente Santagata viene convocato dal segretario provinciale della Democrazia Cristiana che gli offre la candidatura in Parlamento, ma Toni rifiuta, farà la stessa cosa qualche anno dopo con Marco Pannella che lo voleva candidato per il Partito Radicale, sarà Santagata a suggerire a Panella di candidare Domenico Modugno.Nel 1974/75 è ancora a CANZONISSIMA nella prima serata presenta QUANTO E’ BELLO LU PRIMO AMMORE che viene presentato per la prima volta in Rai che a suo tempo l’aveva censurato per la strofa “le corna appese”, nella seconda serata LA ZITA, un grande successo, “arrivai in finale anche se mi dispiaceva di avere battuto una bellissima canzone napoletana come MICHELAMMA'”. Toni vince la finale (sezione folk) di quella che passerà alla storia come l’ultima edizione di Canzonissima con il brano Lu maritiellu. Escono gli album Lu maritiellu e alte canzoni e Vino vino. Santagata invita la gente a tornare alla campagna, alla natura, ai cibi naturali, mentre si verificava l’abbandono dell’agricoltura, per correre verso le città industriali. Temi ecologici e ambientali, ripresi soltanto successivamente da altri cantanti, quando la faticosa strada di Santagata aveva già fatto breccia nelle coscienze dei suoi appassionati ascoltatori. Le ‘sue” canzoni più richieste sono: (alcune entrate nella tradizione della grande musica popolare mondiale) Lu maritiellu meglio conosciuta come “Vorrei coprir la tua bocca di baci,di baci.. .“ è tradotta in tante lingue, oltre ottomilioni di dischi venduti, entrata nelle “Hit Parade”di mezzo mondo. Prima in classifica in Olanda coi titolo di “Vino Vino” cantata dalla famosa lmca Marina, ancora oggi in tutte le discoteche dei Paesi Bassi. Enorme successo in tutto il Nord Europa, milioni di dischi venduti in Germania da Adam ed Eve col titolo di “Lena”, conosciutissima in Cina, in Corea (addirittura nelle scuole), senza parlare degli Stati Uniti, Canada e dei paesi di lingua spagnola. Tradotta anche in lingua boera e cantata dalla grande Carike).
Nel 1975 Santagata è in radio sul secondo programma con CABARET GIOVANE programma nel quale fa debuttare i Gatti di Vicolo Miracoli, I Giancattivi, Giorgio Porcaro, nel 1976, sull’onda del successo conseguito, il programma passa sul primo canale e si trasforma in CABARET DI MEZZOGIORNO, esce l’album Festa grande. In radio lancia la canzone Poro poro inserita nell’album festa grande che contiene anche: La pagnotta, Di notte Maria, Gira gira, Sei bella negli occhi, Il seminatore, Mare mare, Da Milan fin chi, Un esercito di viole, La santissima incoronata di Puglia, S.Nunzio Sulprizio, Ce vulumm ama, Statte bona mugliera mia, La pensione. Toni scrive anche la sigla per Radio Rimini. Tony si esibisce anche su altre tv locali: la romana Pts del mitico Boserman e Antenna 3 Lombardia. Nel 1976 Toni incide per la Carosello i 45 giri Uva Uva/E mi vien voglia e Poro poro../Io non sono Mandrake. Nella seconda metà degli anni ’70 propone alcune sigle televisive come Vieni cara siediti vicino (sigla di A come agricoltura, oggi Linea verde), prima classificata al Premio del Paroliere da una giuria composta dai cento giornalisti più qualificati, Squadra grande (sigla di Gol flash – Domenica Sprint), Passa la corsa (sigla del Giro d’Italia di ciclismo) e Scudetto. Fra il 1976 e il 1977 si esibisce al Pipes, locale di Sampierdarena, qui incontra un giovane cabarettista genovese, Beppe Grillo, Santagata incoraggia Grillo che di li a poco si affermerà in televisione. Nel 1977 esce l’album Lu maritieullu e altri successi. Nel 1978 Toni conduce con Maria Giovanna Elmi il programma televisivo per bambini Il dirigibile, interpreta il ruolo del comandante e canta la sigla della trasmissione. Nel 1979 conduce un coltissimo programma radiofonico, Paparacian, durante il quale raccontava, fra il serio e il faceto, la storia del Novecento.
Nel corso di un suo recital a San Benedetto dei Marsi Santagata incontra Mario Spallone, il medico di Togliatti, titolare dell’emittente televisiva Atv7: “Spallone mi propose di fare un programma per la sua emittente, STASERA SI BALLA. Era una prova per far capire alla Rai l’importanza del ballo in tv con tanto di votazioni e palette”.
Nel 1982 incide SQUADRA GRANDE brano che per quattro anni sarà la sigla di Gol flash – Domenica sprint, “la canzone portò fortuna agli azzurri nel 1982, ricordo che non avevamo ancora giovato col Brasile e chiesi il permesso al sindaco di Roma e al Questore per esibirmi in concerto in piazza S.S. Apostoli in Roma per festeggiare la vittoria degli azzurri: “ma come fai ed essere sicuro che vinceremo” mi domandarono. “Lo sento” risposi e i fatti mi diedero ragione”. Santagata esegue almeno venti volte Squadra grande che poi sarà anche uno dei brani della colonna sonora del film Ecceziunale veramente… e che entrerà nella storia: sono tantissimi i campi di calcio dove viene trasmessa. Il 10 luglio 1982 a Roma si svolge il Mundial Concerto di Toni Santagata, che il 12 luglio canta su Rai1 SQUADRA GRANDE con Paolo Rossi ed Enzo Bearzot. Si apre quindi il filone della canzone sportiva con SCUDETTO dedicato a chi vince lo scudetto nello sport e nella vita, ROMA ROMA VITA inno della Roma, scritto nel 1983, poi è la volta dell’inno del Napoli e di quello del Foggia, di due sigle del Giro d’Italia e di una sigla per un programma di ippica. A SUPERCLASSIFICA SHOW presenta SQUADRA GRANDE e TI MANDO UN FAX, anche in questo Tony è stato antesignano. Nel 1984 escono il 45 giri Mare mare/Correre per una vita e l’album Tony Santagata, seguiranno Unicus (1987) e Garibaldi poeta (1987).. Fra gli altri successi di Tony Santagata ricordiamo: Serenata Col Trombone, Io Non Sono Mandrake, Autunno Romano, La mamma di Rosina, Sei Bella Negli Occhi, Rocco & Rollo (primo rock cabarettistico a cui molti si sono ispirati).Li Strascenete (primo blues in dialetto nel genere cabaret), S.Nunzio Sulprizio, Venerdì Santo, Ricordo, Cantata dell’emigrante (Statte Bona Mugliera Mia), Stornelli Pugliesi (Lu Primm’ammore), Ciuccio Fa Tu!!, Chi Non Ha Nessuno, Lu Mattutino (E Buon Natale Pure Sta Vota), E Mi Vien Voglia, Bella Bambina, Autunno romano (vincitrice del premio Picchio d’oro), Sant’Antonio a lu deserto (sigla di apertura di tutti gli spettacoli di cabaret di Toni Santagata), Rotoli, Te l’ho portata la serenata, Serenata col trombone (presentata in anteprima al “Festival dei due Mondi” di Spoleto), I Tre Compari, Tarantella Pugliese (Quadriglia Di Maria Luisa), I Love The Punk (Ai! Lavate Panke…), scritta per il cabaret, ironica, con un avvertimento in copertina: “La prima canzone pop, rock, pop, classic, folk… bi-folch”, Ufo Sexo (Je T’eme Peppì), finale di un divertentissimo monologo di grande successo cabarettistico!. Un’altra canzone ironica è Ufo sexo (Je t’eme Peppì), esce quindi l’album Toni Santagata e il suo cabaret, primo lp interamente registrato dal vivo a cui si sono ispirati tanti comici di successo, utilizzandone canzoni e testi nei primi anni della loro carriera.
All’inizio degli anni ’90 incide Ti mando un fax, nel 1990 tiene un memorabile concerto nella piazza San Giovanni di Roma a cui assistono 500.000 persone. Nel 1994 partecipa al Festival di Sanremo come membro della Squadra Italia con UNA VECCHIA CANZONE ITALIANA, quindi è ospite di Ciao Italia, programma che è stato la madre de LA PROVA DEL CUOCO e di LINEA VERDE: “andavano in giro con la troupe a presentare gli aspetti più nobili delle città italiane, ad esempio Cremona veniva presentato con la sua piazza, il torrone e Stradivari; L’Aquila con la festa della Perdonanza”
Con il nuovo millennio inizia l’era dei lavori dedicati a Padre Pio che Tony aveva conosciuto in gioventù: “Una sera del 2001 arrivò Frate Gerardo che bussò alla mia porta: “Apri Toni, mi manda Padre Pio, abbiamo deciso che devi scrivere una preghiera per lui. Io ero perplesso non volevo che mi si accusasse di cavalcare la popolarità di Padre Pio, anche se avevo già scritto negli anni ’60 alcune ballate in suo onore. Passai una notte come quella dell’Innominato, fino alle cinque del mattino non riuscii a dormire. Ma una volta preso sonno mi risvegliai dopo circa un’ora e mezza. Mi era arrivata l’ispirazione e di getto scrissi. “”i frati mi dissero: stanno arrivando tantissime richieste per le canzoni, io non avevo ancora preparato nulla, dovetti incidere improvvisamente il disco”. Nel 2001 va in onda UNA VOCE PER PADRE PIO condotto da Pippo Baudo,
Il 16 giugno 2002 papa Giovanni Paolo II annuncia la canonizzazone di Padre Pio, Tony Santagata in pochi mesi scrive in pochi mesi un’opera completa, Padre Pio Santo della speranza, e chiede di rappresentarla nell’aula Paolo VI (aula Nervi) del Vaticano, Wojtla accetta la domanda. E’ un’occasione storica e irripetibile: con la collaborazione prestigiosa dell’Orchestra e Coro del Conservatorio di S. CECILIA di Roma, diretta dal M. Gordini e della Banda della Guardia di Finanza, diretta dai M° Ingrosso, per un totale di oltre 300 MUSICISTI in scena, questo musical è stato accolto con un crescente favore di pubblico, viste le richieste sia di rappresentazioni dal vivo che di CD e DVD. Il brano finale è ormai diventato la “preghiera” ufficiale dei devoti. Sono tantissime le orchestre, le bande che l’hanno messo in repertorio, per non parlare dei cantanti che richiedono testo e musica: un vero fenomeno,come non si verificava da anni, per un brano poco reclamizzato dai media. Altra esibizione nel dicembre 2002 in occasione del presepe, in piazza San Pietro, Papa Giovanni Paolo II è alla finestra, alla fine della sua esibizione gli si avvicina per fargli i complimenti un cardinale tedesco Joseph Ratzinger, il futuro Papa Benedetto XVI. Nel 2002 in occasione della beatificazione di Padre Pio, si esibisce a San Giovanni Rotondo presentando una serie di canzoni dedicate allo stesso Padre Pio.
Fra la fine degli anni ’90 ha inizio anche l’attività di attore cinematografico, con Pupi Avati interpreta: IL TESTIMONE DELLO SPOSO (1998, con questo film Toni vince il Premio Ignazio Silone quale miglior attore rivelazione dell’anno), LA VIA DEGLI ANGELI (1999), LA SECONDA NOTTE DI NOZZE (2005): “ho scelto di avere dei camei con Avati per dimostrare che so anche essere un attore, poichè in passato non avevo accettato parti nei musicarelli e nelle commedie all’italiana degli anni ’70”.
Il 16 agosto 2002 l’Amministrazione Comunale della sua città natale gli conferisce il sigillo del Comune di Sant’Agata di Puglia: “L’Amministrazione Comunale ha inteso riconoscere all’artista santagatese Toni Santagata i meriti di una carriera brillante nel mondo della canzone e del cabaret, sia come autore che come interprete, nonchè i meriti di aver valorizzato e divulgato la cultura popolare santagatese e di aver contribuito in maniera importante a rendere nota Sant’Agata di Puglia in Italia e nel mondo, scegliendo come nome d’arte il nome del proprio paese natale. La cerimonia di consegna della Onorificenza si è svolta il 16 Agosto 2002, nall’Aula Consiliare della Sede Municipale, è stata presieduta dal Sindaco, dott. Vito Nicola Cristiano, dal quale Toni Santagata ha ricevuto il Sigillo del Comune. Molto numerosa è stata la partecipazione dei santagatesi, fino a gremire l’Aula Consiliare. Inoltre vi è stata la partecipazione della Rai – TG 3 Puglia, delle televisioni private e di varie testate giornalistiche, che hanno documentato l’evento. L’Amministrazione Comunale ha inteso coronare la giornata dedicata a Toni Santagata, programmando con lo stesso artista un concerto serale, nella Piazza XX Settembre. Il concerto è durato 3 ore, seguito da un affollatissimo pubblico, il quale ha cantato con Toni il suo repertorio, tra cui i tanti brani santagatesi e le ultime canzoni tratte dal musical dedicato a San Pio da Pietrelcina.”
Toni Santagata , pur vivendo principalmente a Roma per la sua attività artistica, è rimasto sempre fedele alla sua Puglia e alla sua S.Agata con la residenza anagrafica e fiscale. Sportivo praticante fin da ragazzino, continua a giocare al calcio. i suoi compagni di squadra lo chiamano “bomber” per essere il capocannoniere della Nazionale Attori di cui è stato uno dei soci fondatori, nonché uno dei tre ideatori del “Derby del Cuore”, grande evento di beneficenza.
Tony Santatagata con il suo Cantacabaret continua quindi ad esibirsi nei maggiori teatri italiani. Nel 2003 il ritorno di Toni Santagata a Milano: Joe Pesci mi telefonò perchè voleva fare un’intervista a Pupi Avati per Antenna 3 Lombardia nell’ambito di una rubrica sul cinema. Pesci mi disse: “vieni anche tu nei nostri studi. Io avevo fatto alcune comparsate nella prima Antenna 3 Lombardia di Renzo Villa ed Enzo Tortora, Pesci mi spiegò che l’emittente era sempre una delle più seguite al Nord e che stava avendo una fase di rilancio. Arrivai negli studi di Legnano, in diretta c’era Memo Remigi che mi fece entrare in studio, improvvisammo subito, arrivarono centinaia di telefonate: vogliamo Toni Santagata ad Antenna 3. Roberto Poletti mi offrì di partecipare come ospite fisso a FESTA IN PIAZZA, l’esperienza proseguì anche con Eugenio Ban. Nel 2004 Santagata propone uno special su Padre Pio sia ad Antenna 3 Lombardia che a Sat 2000 con l’orchestra di Santa Cecilia. Nel 2006 incide il cd Idee da cantare (Cantacabaret), nel 2007 Tony Santagata viene scambiato per il ministro Giulio Terzi di Santagata a causa di una battuta di Beppe Grillo che inveisce contro il ministro dicendo: “siamo l’unico Paese al mondo che ha un ministro che fa il cantante”. Nel 2008 Tony Santagata ha fatto 209 puntate di UNO MATTINA su Rai1, ha scritto quasi 200 canzoni nuove, una al giorno, che canta la mattina successiva. Sempre nel 2008 Santagata è premiato al Festival del Cabaret italiano di Martina Franca. La Rai gli ha dedicato diversi special: “comunque preferisco il contatto diretto con il mio pubblico”. Il 16 giugno 2009 alla Libreria Rinascita di Roma Toni Santagata è intervento alla presentazione del libro GIANFRANCO FUNARI IL GIORNALAIO PIU’ FAMOSO D’ITALIA e ha ricordato Funari che esordì al Derby Club il 30 aprile 1969 nel corso di un suo recital. Sono intervenuti anche Marcello Funari (cugino di Gianfranco) e il giornalista di Metro Mariano Sabatini. Nel 2010 incide il cd Quant’è bello lu primm’ammore e altri successi (Cantacabaret). Negli
ultimi anni Toni ha continuato ad esibirsi in giro per l’Italia, ha scritto due opere liriche Padre Pio Santo della Speranza e Madonna del Carmine di Monte Crispignano: “un omaggio alla Madonna del Carmine di Monte Crispignano di cui sono stato sempre devoto, sin da bambino quando mia madre dalla vicina Sant’Agata di Puglia mi portava ad Accadia, e alla tanta gente che vive fuori e che ogni anno ritorna su questi monti per pregare”. Santagata ha scritto 6 opere musicali moderne; la più nota Padre Pio Santo della speranza, eseguita in Vaticano presso l’Aula Paolo VI la sera della canonizzazione del Santo. La canzone finale, Padre Pio ho bisogno di te, è diventata la preghiera ufficiale dei fedeli del Santo. Tony Santagata è anche l’ideatore del Festival Dagli Appennini all’Arte che si svolge ad Accadia. L’8 agosto 2012 Toni Santagata riceve il premio Rosone d’Argento conferito dal Comune di Troia (Foggia) a coloro che si sono distinti nelle proprio attività lavorative, uno degli eventi più attesi della città, cerimonia che serve a mantenere vivi i legami della cittadina con i personaggi celebri. Nel 2013 Toni è attore nel film L’intrepido per la regia di Gianni Amelio.
Nell’estate 2013 Toni Santagata interviene a STILE ITALIANO LE ESTATI CANORE ITALIANE RACCONTATE DA MASSIMO EMANUELLI E DAI SUOI OSPITI programma radiofonico nel corso del quale il professore e giornalista milanese ricostruisce la storia d’Italia (della politica, del costume, dello sport e dello spettacolo) attraverso le canzoni che hanno segnato le nostre estati dagli anni ’60 ai nostri giorni. Toni incanta i radioascoltatori raccontandosi dalla A alla Z in due puntate nel corso delle quali ricostruisce la sua prestigiosa carriera con aneddoti, ed episodi inediti. Seguono la trasmissione in piazza Farnese a Roma tantissimi fans ed amici fra i quali Marisa Laurito, Renzo Arbore (suo compagno di scuola al Liceo Lanza di Foggia, Lina Wertmuller, il critico Achille Bonito Oliva ed altri.
Ascolta il podcast delle puntate de LE ESTATI CANORE ITALIANE RACCONTATE DA MASSIMO EMANUELLI E DAI SUOI OSPITI, Toni Santagata intervistato da Massimo Emanuelli.
II PUNTATA
STILE ITALIANO LA STORIA DELLA CANZONE ITALIANA RACCONTATA DAI SUOI PROTAGONISTI,
Nel 25 gennaio 2014 a Toni Santagata è stato conferito a Toni Santagata il premio STILE ITALIANO (I edizione) il premio, abbinato alla trasmissione STILE ITALIANO LA STORIA DELLA CANZONE ITALIANA RACCONTATA DAI SUOI PROTAGONISTI (e alla sua versione estiva Stile italiano. Le estati canore italiane raccontate da Massimo Emanuelli e dai suoi ospiti) in onda su Talent Web Radio e in replica su altre 15 emittenti radio fm e web, viene assegnato alla puntata più votata fra i radioascoltatori. Nell’ambito di STILE ITALIANO Massimo Emanuelli,Massimo Emanuelli, ideatore e conduttore della trasmissione, intervista gli artisti in maniera confidenziale ed amicale, ricostruisce la loro carriera. Il Premio Stile Italiano viene assegnato ogni anno agli ambasciatori della musica italiana nel mondo. Toni Santagata viene premiato al cospetto del gotha della radiofonia italiana ed estera: oltre ad Emanuelli, ideatore e direttore artistico della manifestazione, sono presenti Franco Nisi (Radio Italia solo Musica Italiana), Ronnie Jones, Awana Ghana, Alex Peroni (Rtl 102,5), Max Venegoni (Radio Montercarlo), Edoardo Milani (Radio Capodistria), Gilberto Gattei Gilberto Gattei (Radio San Marino), Antonio Coppola (editore di Radio Amore Campania), e gli editori di tutte che trasmettono il programma prodotto da Massimo Emanuelli e distribuito a 12 emittenti.
Il 10 novembre 2014 Toni Santagata torna a Milano per ricevere il premio Una vita per la musica, una Musica per la Vita, organizzato dalla Società Svizzera con il patrocinio del consolato generale elvetico. “eclettico compositore e cantautore che ha irradiato la propria fama dalla nativa Puglia al mondo intero” recita la motivazione. Fra i presenti il dottor Gianni Definti (vice presidente della Società Svizzera), il dottor Luigi Cuzzolin (console slovacco), Paolo Jannacci (che ritira un premio alla memoria del padre), il vice-presidente della Lega Nazionale Calcio (e Presidente della Lega Pro) Giovanni Macalli, Bruno Pizzul, il Presidente del Festival Nazionale di Locarno. Attualmente Toni Santagata ha un progetto ancora in embrione: un’iniziativa che ha come protagonista il cavallo, per la valorizzazione del territorio, l’ambiente e le tradizioni, che parte dalla Valle dei cavalli (Atella / Vulture – Potenza)), Piani di Arcinazzo /Fiuggi -Lazio) e Parco nazionale del Pollino. Nel 2015 Toni viene nuovamente chiamato da Pupi Avati per il film-tv Le nozze di Laura.
Toni Santagata ha inciso oltre 450 canzoni, ha venduto diciotto milioni di dischi ed ha fatto oltre 6000 spettacoli in tutto il mondo. Nel conformismo di questi ultimi quarant’anni Santagata è stata l’unica voce veramente diversa. Unico nel suo genere, originale, ma incredibilmente comunicativo, è stato uno straordinario innovatore che solo in questi ultimi anni fa sentire i suoi effetti. Apprezzato da un pubblico molto raffinato e al tempo stesso amato dalla gente meno sofisticata, la cosa a cui Toni Santagata tiene particolarmente, e di cui va fiero, è il riconoscimento che gli viene attribuito unanimemente: aver introdotto il linguaggio pugliese sia nel mondo del Cabaret, con i “suoi” monologhi comici e satirici, sia nel mondo della musica leggera nazionale ed internazionale con “sue” canzoni di enorme successo. Dopo, solamente dopo, sono venuti tutti gli altri.
Nell’agosto 2020 è morto a soli 50 anni Francesco Saverio Morese, regista e autore radiofonico e figlio di Toni il quale così lo aveva ricordato nella sua ultima apparizione televisiva da Serena Bortone: “”Mio figlio non mi ha mai fatto capire se aveva qualcosa. Francesco forse sapeva, ma io non mai saputo niente. Mio figlio è stato un uomo straordinario, distribuiva idee a tutti”.



Il 22 ottobre 2021 Toni è stato ospite di Serena Bortone, nell’ambito del programma di Rai1 Oggi è un altro giorno, era apparso in forma e nulla lasciava presagire problemi di salute. Ricoverato in ospedale negli scorsi giorni, Toni Santagata muore a Roma il 5 dicembre 2021.