Ornella Vanoni verso le 23 di venerdì 21 novembre 2025 ha avuto un malore nella sua abitazione ed è morta per arresto cardiocircolatorio. Aveva 91 anni. Oltre 100 album, più di 55 milioni di copie vendute è stata un’icona per tante generazioni, per lei janno scritto i più importanti autori della storia della caznone italiana (e non solo): Gino Paoli, Roberto Carlos, Vinicius de Moraes, Toquinio, George Benson, Herbie Hancock, Dario Fo, New Trolls, Paolo Conte, Fabrizio De André, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Sergio Bardotti, Mogol, Giorgio Calabrese, Franco Califano, Bruno Lauzi, Grazia Di Michele, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nata a Milano il 21 settembre 1934, figlia di un’industriale farmaceutico, studia dalle Orsoline, poi frequenta diversi collegi in Svizzera, Francia e Inghilterra, torna a Milano nel 1953 si iscrive nel 1953 all’Accademia di arte drammatica del Piccolo Teatro della città di Milano diretto da Giorgio Strehler; in breve ne diviene l’allieva prediletta, nonché la compagna. Esordisce recitando in Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, quindi prosegue con un repertorio impegnato (I giacobini di Federico Zardi, fra una scena e l’altra interpeta i canti della rivoluzione francese). Successivamente interpreta brani sul tema della malavita, aventi per protagonisti poliziotti, malfattori, carcerati, minatori (autori Dario Fo, Giorgio Strehler, Fiorenzo Carpi, Gino Negri, Fausto Amodei) e diventa “la cantante della mala”. Fra i brani più famosi ricordiamo: Hanno ammazzato il Mario, La zolfara, Ma mi e Le mantellate.
Successivamente diventa cantante di musica leggera sfornando un successo dietro l’altro. Nel 1960 incontro Gino Paoli con il quale ha una storia d’amore, il cantautore scrive per lei Senza fine. Si erano incontrati alla casa editrice Ricordi, così Ornella raccontava il loro incontro: “… Gino non aveva i soldi neanche per il biglietto del tram; così andavamo sempre a piedi, io gli trotterellavo dietro con i tacchi a spillo, sfinita. Fino a quando, appoggiati a un muretto, gli chiesi: “Ma tu sei frocio?”. Rispose: “No, perché?”. E io: “Mi avevano detto così”. E lui: “A me invece hanno detto che tu sei lesbica, canti male e porti male…”. Siamo scoppiati a ridere. E ci siamo dati il primo bacio“.
Sposatasi con l’impresario Lucio Ardenzi, dal quale ebbe il figlio Cristiano, negli anni ’60 continua a dividersi fra teatro e canzone, recita nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Rugantino, calca anche le scene di Brodway. Incide Tu non hai capito niente brano di Luigi Tennco, vince il Festival di Napoli cantando in coppia con Domenico Modugno Tu sì ‘na cosa grande.
Nel 1965 esordisce al Festival di Sanremo con Abbracciami forte (seconda classificata), vi tornerà nel 1966 (Io ti darò di più sesto posto), 1967 (La musica è finita quarto posto), 1968 Casa bianca (secondo posto). Conduce quindi cinque puntate di Studio Uno, incide anche Tristezza (primo brano del suo repertorio brasiliano) e una nuova versione di Un’ora sola ti vorrei. Nel 1969 è la volta di Una ragione di più, seguono gli album Ai miei amici cantautori e Io sì – Ai miei amici cantautori n.2.
I successi degli anni ’70 sono: Etermità (presentata a Sanremo 1970), L’appuntamento (sigla del programma radiofonico Gran varietà), Albergo ad ore, Domani è un altro giorno, Il tempo d’impazzire, Che barba amore mio, Ma come ho fatto (sigla del programma televisivo per la regia di Antonello Falqui, da lei condotto con Walter Chiari), Dettagli, Sto male, La voglia di sognare (altra sigla di Gran varietà), Uomo mio bambino mio, Non sai fare l’amore. Nel 1975 presenta con Gigi Proietti Fatti e fattacci , quindi torna in teatro recitando con Iaia Fiastri. I sucessi della seconda metà degli anni ’70 sono l’album La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria. il 45 giri Più (cantato con Gepy), l’album Io dentro io fuori, il 45 giri Vorrei darti, posa anche nuda per la versione italiana di Playboy.. Fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 propone i long playing Oggi le canto così, vol.1, Oggi le canto così, vol.2 Paoli e Tenco, Oggi le canto così, vol.3 Le canzoni della mala, Oggi le canto così, vol.4. E’ ancora in tv diretta da Antonello Falqui nello show Due come noi al fianco di Pino Caruso, recita anche per il grande schermo al fianco di Ugo Tognazzi nel film I viaggiatori della sera tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Simonetta.



Negli anni ’80 propone Ricetta di donna, Per un’amica, Questa notte c’è, Ricette di donna, Musica musica, Uomini, nel 1985 si esibisce con Gino Paoli in una fortunatissima tournée ed uscirà il doppi live Insieme. Torna quindi in teatro al fianco di Giorgio Albertazzi, nel 1986 esce l’album doppio Ornella &…, si esibisce trionfalmente negli Stati Uniti. Nel 1989 torna al Festival di Sanremo con il brano Io come farò, scritto per lei da Gino Paoli,
Nel 1990 esce l’album Quante storie, nel 1992 è la volta di Stella nascente, segueSheherazade (1995), nel 1996 torna a Saremo con il brano Bello amore, nel 1997 esce l’album Argilla, nel 1999 duetta con Enzo Gragnaiello al Festival di Sanremo.
Nel 2001 incide due album di cover degli anni ’60 e ’70: Un panino una birra e poi… e E poi… la tua bocca da baciare, nel 2002 è la volta dell’album Sogni proibiti, seguono Noi, le donne noi (raccolta con l’inedito omonimo sigla finale della fiction Il bello delle donne), Rossetto e cioccolato (2004). Sempre nel 2004 vi è un concerto-evento con Gino Paoli e l’album Ti ricordi? No non mi mi ricordo. Nel 2007 esce l’album Gli amanti, nel 2008 parte il tour Ornella Live 2008 e viene pubblicato l’album Più di me. Nel 2009 torna a Sanremo come madrina della cantante Simona Molinari e rende omaggio a Luigi Tenco e Mino Reitano, si esibisce quindi al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Nel 2009 esce Più di te,
Dopo avere ricevuto il Premio Lumezia alla carriera nel 2010 incide per la Sony Music Live al Blue Note, esce l’autobiografia Una bellissima ragazza, nel 2013 incide l’album Meticci (io mi fermo qui), il 2014 è l’anno della tournée teatrale Un filo di trucco, un filo di tacco,, si esibisce sempre dal vivo fra il 2015 e il 2017, nell’ottobre 2017 apre la stagione del Piccolo Teatro con lo spettacolo Sono nata qui Ornella Vanoni in concerto nel quale ripercorre tutta la sua carriera, alternando celebri canzoni tratte dal suo repertorio a momenti di dialogo con il pubblico. Sempre nel 2017 torna a Sanremo presentando con Bungaro e Pacifico Imparare ad amarsi. Ancora in concerto nei principali teatri italiani con La mia storia tour fino al 2019.
Torna a Sanremo nel 2020 come super ospite, Contrae quindi il covid ma non manca di fare sentire la sua voce nei confronti dei negazionisti, politici irresponsabili, genitori che non sanno educare i propri figli e li parcheggiano a scuola.



Nel 2021 pubblica il singolo Un sorriso dentro al pianto e l’album Unica duettando con Francesco Gabbani ed altri artisti fra i quali vi è anche Carmen Consoli. Esce quindi Unica, cinquantesimo album contenente, fra gli altri, una nuova versione di Un sorriso dentro al pianto con Francesco Gabbani, duetti con Renato Zero in Ornella si nasce, Giuliano Sangiorgi in Arcobaleno e Pacifico su Inizio. Oltre a questi sono inclusi il singolo estivo, Toy Boy con Colapesce Dimartino e Tu/Me (Luna Park Original Soundtrack Version), realizzata per la colonna sonora della serie italiana prodotta da Fandango e in programmazione su Netflix .
Quindi è la volta di Senza fine, film, ambientato in una località fuori dal tempo, che racconta una Vanoni intima attraverso il rapporto e le discussioni con la regista Elisa Fuksas. In «Senza fine» compaiono anche Vinicio Capossela, Samuele Bersani e Paolo Fresu.
Un sorriso dentro al pianto, scritto con Francesco Gabbani e Pacifico, anticipa l’album che uscirà a fine gennaio : Unica, con i duetti con Carmen Consoli, Virginia Raffaele e Fabio Ilacqua. In merito al singolo Un sorriso dentro al pianto la Vanoni ha dichiarato a Radio Italia: “È una canzone che assomiglia al tempo che viviamo, io mi ritrovo in ogni canzone che canto perché la faccio mia usando sempre il sentimento. Mi piace molto lavorare in team con altri autori e musicisti, soprattutto in studio, si crea una fusione meravigliosa dalla quale nascono sorprese”.



Ornella Vanoni non è nuova a collaborazione con altri artisti, fra le innumerevoli collaborazioni ci teniamo a ricordare quella con il gruppo Ghost che saranno prossimamente ospiti della trasmissione radiofonica L’angolo della scuola.
La sigla della trasmissione radiofonica Stile italiano la storia della canzone italiana raccontata dai suoi protagonisti.
E’ super ospite dell’edizione 2021 del Festival di Sanremo, le viene assegnato il Premio Tenco. Il 25 ottobre 2022, a causa di una caduta, si rompe il femore e si trova costretta a rinviare un tour previsto per il mese successivo. Nel febbraio 2023 torna ancora una volta come ospite al Festival di Sanremo. Dall’ottobre 2023 è ospite fissa del programma di Fabio Fazio, passato sul canale Nove. L’11 giugno 2025 riceve la laurea honoris causa in “Musica, Culture, Media, Performance” dall’Università Statale di Milano.
Negli ultimi anni era conosciuta anche dai giovani grazie apunto al fatto di essere ospite fissa di Fabio Fazio su Nove, era sempre lei, simpaticissima, sincera, senza peli sulla lingua, è sempre stata così, poi credo che l’età le abbia tolto anche i pochi freni inibitori che aveva (se mai li ha avuti…). È stata ironica fino all’ultimo come quando diceva “non arrivo a Natale” …grande artista, ironica e pungente quanto basta. Quando Fazio le propose di firmare il contratto per il rinnovo della stagione 2025/2026 del programma, Ornella con la sua classica disinicantata ironia disse: “Ma non è detto che ci arrivi”. Poi accettò e scherzò: “Io lo faccio ma non prendo impegno”. Poi parlando dell’ipotesi di fare concerti in estate l’interprete della canzoni della mala milanese spiegò: “Se li faccio resto stecchita. Posso cantare due o tre canzoni, ma fare un concerto vero non posso più. La testa non si stanca, si stanca il corpo”.
Così viene ricordata sulla pagina facebook di Che tempo che fa: “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore.” Fabio Fazio scrive il seguente post “Non sono in grado di dire niente. Sono senza parole e non ero pronto a tutto questo. Non mi pare possibile. Non riesco a dire proprio niente”,


