Pare che fra le condizioni per l’appoggio ad un nuovo governo imposte da Matteo Renzi vi sia il cambio di alcuni ministri, in primis Alfonso Bonafede e Lucia Azzolina. Che Lucia Azzolina abbia fallito sotto ogni aspetto lo sostengono tutte le forze politiche, eccezion fatta per i 5 Stelle e per qualcuno che cerca i voti dei 5 Stelle. Investire sui banchi a rotelle e non fare nulla per rendere le scuole (causa della seconda ondata del covid e origine di un’ipotetica terza ondata secondo Massimo Galli ed altri virologi) ed altri madornali errori vanno si imputati ad Azzolina, ma anche la collega dei Trasporti Paola De Micheli non è esente da errori. Ma sostituire Azzolina con Maria Elena Boschi cambierebbe le cose? I danni fatti dalle buona scuola renziana, da Renzi stesso, sono ancora ben presenti a coloro che la scuola la vivono ogni giorno. Del resto, nonostante i proclami pentastellati della campagna elettorale del 2018, la “buona scuola” renziana è rimasta con i 5 Stelle al governo. I danni alla scuola pubblica italiana hanno origini ben lontane, non sono da imputare solo ad Azzolina, ma partono da Maria Stella Gelmini, passando per le stesse ministre renziane (Giannini e Fedeli). I taglia alla scuola pubblica italiana (e alla sanità) hanno origini ben lontane, certo Azzolina ho dovuto gestire l’emergenza covid e lo ha fatto non in maniera adeguata. Il suo addetto stampa (definizione del senatore leghista Mario Pittoni) Agostino Miozzo nega l’esistenza di epidemie nelle scuole e ha anche proposto (è un costituzionalista, un pedagogo, un tuttologo) di togliere potere alle Regioni (con la gioia di Matteo Salvini ahahha) perchè alcuni governatori, al fine di tutelare la salute dei propri cittadini, avevano optato per la didattica a distanza.
L’angolo della scuola, la prima (ed unica) trasmissione radiofonica interamente dedicata al mondo della scuola. Sabato 30 gennaio saremo in onda alle ore 22,30 su Radio Hemingway per seguirci cliccate http://www.radiohemingway.net