RADIO SUPER MILANO

Emittente nata con la denominazione di Radio Cooperativa Super Milano alla fine del mese di dicembre 1975 per iniziativa di Alberto Contri (che nel nuovo millennio entrerà a far parte del consiglio di amministrazione della Rai), Guido Clericetti e di Fiorenzo Tagliabue (poi collaboratore del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni). Radio Super Milano aveva sede in via Statuto, direttore della testata Gigi De Fabiani, direttore dei programmi Giovanni Raimondi. Inizialmente l’emittente trasmette dai 102,450 (condivisi con Radio Spazio Milano) e 102,700 la sera dalle 20,30 alle 22,30, successivamente assumerà la denominazione di Radio SuperMilano, inizierà a trasmettere tutto il giorno ed irradierà i suoi programmi anche dai 102,600 e dai 107,200 mhz. La sede era in via Palermo 2 (poi si trasferirà in via Statuto 4), direttore artistico Cris Thellung (grande esperto di musica rock), fra i collaboratori: Guido Clericetti, Renato Farina, Roberto Fontolan (poi vicedirettore del Tg1) e Roberto Formigoni (Presidente della Regione Lombardia). Fra i finanziatori dell’emittente, che fa riferimento a Comunione e Liberazione di Don Luigi Giussani, c’è l’imprenditore edile milanese Silvio Berlusconi, vicini all’emittente c’è anche Vittorino Colombo (ministro delle Poste e Telecomunicazioni). Nel 1979 l’emittente integra i 102,450 con i 105,100 mhz rilevati da Tele Radio Bramante a sua volta succeduta a Radio Stramilano che aveva tentato l’esperimento di Radio Melody, emittente di sola musica italiana. In realtà l’emittente è il supporto alla corrente milanese democristiana che fa capo ad Andrea Borruso, ex vicesindaco, e contribuisce al tentativo di egemonizzare la fascia culturale cattolica. Fra i collaboratori ci sono anche: Giancarlo Gioielli, Andrea Rivetta, Egidio Maggioni, Alessandro Banfi (futuro direttore de Il Sabato), Sandro Chierici, Pippo Molino, Massimo Bernardini e Alberto Roderi (che morirà prematuramente in un incidente d’elicottero).
All’inizio degli anni ’80 Radio SuperMilano diventa testa di ponte di un circuito di radio facenti capo a Cl: Radio Cooperativa (Rho, Legnano, Arese e Magenta che promuovono alcuni programmi comuni e che a sua volta è capofila di un gruppo editoriale di 28 radio denominato Radio Rete che ha sinergie con le redazioni del quotidiano L’Avvenire e del settimanale Il Sabato, al progetto collabora Francesco Mugerli (poi a Millecanali, attuale presidente del Comitato di autoregolamentazione media e minori). Nel 1983 Radio Super Milano diminuisce le trasmissioni e si offre come relay milanese di Radio Capodistria che inizia così a trasmettere anche in fm. Radio Super Milano cesserà di esistere nella seconda metà degli anni ’80 quando le sue frequenze saranno cedute a Radio Panda, a Radio Break e, infine, a Radio Zeta.
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Dalla prefazione di Umberto Broccoli
“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla…. Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”
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