Continua l’eccellente lavoro di Roberto Sergio, direttore di Radio Rai che ha rilanciato in grande stile la radiofonia pubblica. La vera radio libera è oggi Radio Rai, dodici canali, RaiPlaySound e molte altre novità, un’impronta creativa e manageriale. Nel secondo volume de L’AVVENTUROSA STORIA DELLA RADIO PUBBLICA ITALIANA (ma vi sono anche finestre sulle private) scrivo che tre sono stati i momenti magici della radio pubblica: quello dell’immediato dopoguerra (con Sergio Zavoli, Corrado, Enzo Tortora, Mike Bongiorno, Piero Angela, Nando Martellini, Enrico Ameri, Sandro Ciotti ecc. ecc.), il periodo 1966-1976 (con Leone Piccioni, Maurizio Riganti e Luciano Rispoli, programmi cult come BANDIERA GIALLA, IL GAMBERO, PER VOI GIOVANI, LA CORRIDA, HIT PARADE, GRAN VARIETA’, BATTO QUATTRO, ALTO GRADIMENTO, il Maurizio Costanzo radiofonico ecc. ecc.) e quello attuale. Qualcuno ha ipotizzato che io e il direttore Roberto Sergio fossimo d’accordo, ma ciò non corrisponde al vero, non conoscevo Roberto Sergio personalmente e lui non conosceva me. Chi mi conosce bene sa che non sono un cortigiano, quel che scrivo è frutto di ciò che penso.
Invito tutti all’ascolto della Maratone Rai Radio, poi continuate ad ascoltare pure le vostre radio preferite, ritengo sia importante ascoltare gli altri, si impara sempre ascoltando gli altri. Prima ascolta e poi parla, prima leggi e poi scrivi, li dicono da anni agli studenti. Poi mi accorgo che ci sono persone che scrivono scrivono scrivono e non leggono. Vi invito all’ascolto della Maratona Rai Radio cosa che farò anche io leggendo alcuni libri di altri autori.





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