Patrizia Cavallin approda ai microfoni della ReteUno della Radio della Svizzera Italiana: gavetta, competenza, professionalità. Complimenti Patrizia

In un’Italia dove la maggior parte delle persone esalta o critica persone che non si conoscono personalmente (soprattutto in politica ma non solo…) io sono solito elogiare o criticare (anche se converrebbe ignorare le nullità) scrivere e parlare di persone che conosco personalmente.

Questa volta cado anche io nell’errore e mi esprimo su Patrizia Cavallin: non ci siamo mai incontrati (e se si allora ho un principio di alzheimer), ma la ascoltavo su Otto Fm, lo scorso mese settembre in quel di Brusimpiano nella tre giorni organizza dall’amico comune Marco Viale dedicati ai 45 anni di Antenna3 Lombardia e al premio Gigi Vesigna abbiamo fatto una staffetta. Io ho condotto venerdì la prima serata con Enrico Beruschi e, unitamente a Cesare Borrometi, il premio Gigi Vesigna, il sabato, Patrizia ha condotto la domenica Ti ricordi quella sera? giornata con Ettore Andenna e Diana Scapolan, non ci siamo incrociati in quanto per ragioni famigliari e di salute io sono tornato a Milano il sabato sera.

Patrizia è una voce storica delle emittenti varesine, è partita dalla gavetta, che manca a tanti giovani e non, l’esordio nel 1978 a Radio Super Varese, iniziando a fare la regia per grandi giornalisti come Alberto Mentasti (poi a La Prealpina e al Tgr Lombardia). Ecco un altro punto nodale, lezione che impartivo sempre ai miei studenti: troppi conduttori, iniziate come registi, autori (ma gli autori oggi sono scomparsi), altro pregio di Patrizia Cavallin è quello di essere stata anche autrice. Dopo una gavetta in altri ruoli Patrizia è passata alla conduzione approdando ad Otto Fm. Le origini di questa emittente varesina risalgono addirittura al 1973 quando ancora si chiamava Radio Sacro Monte, successivamente assunse la denominazione di Radio Sound Music, nome anglicizzato, qui Patrizia si cimenta anche in un vero e proprio lavoro artigianale con le cassette della pubblicità da inserire, la programmazione dell’informazione, la scaletta musicale, azioni per le quali serviva anche una conoscenza tecnica del mezzo. Intanto Radio Sacro Monte – Radio Sound Music si trasforma dapprima in Rete 8, quindi in Otto Fm, ma non è questo il contesto per fare la storia di questa straordinaria emittente varesina, poi devo stare attento ad usare le parole storia e storico visto che qualcuno che non sa nemmeno il significato di tali parole equivoca…
Torniamo quindi al curriculum professionale di Patrizia Cavallin che ha percorso tutti i gradini professionali diventando ad un certo punto anche store manager di Otto Fm, incarico avuto per tanti anni.

“C’è chi entra dalla porta di servizio, c’è chi invece entra dal portone principale” la frase non è mia ma del grande Gigi Marziali, riferita a Rossella Diaco, altra bravissima speaker radiofonica. Patrizia, Rossella, ma anche altri ed altre si sono guadagnate sul campo professionalità, esperienza ed altre cose indispensabili se si vuole (ma io credo capiti per caso) approdare, senza raccomandazioni, ai vertici di grosse aziende.

La storia di Patrizia è agli antipodi di quella di un’altra persona che snobba la radio (ma forse fa bene, visto che manca totalmente di cultura musicale e ha forti carenze storiche e non solo..), e pur scodinzolando dietro ai politici e male, pretende di prendere il posto di Bruno Vespa (senza averne titoli di studio, esperienza e professionalità) sentendosi anche frustrato perché relegato a piccole comparsate sputando nel piatto dove mangia, esistono ancora i matti che si credono Napoleone…

Patrizia approda sulla ReteUno della Radio della Svizzera Italiana, siamo in Svizzera… e ritengo farà un’ottima figura, inizia lunedì prossimo, io sarò all’ascolto. Altro tremendo difetto che ho: prima ascolto e poi parlo, prima leggo e poi scrivo… Ascoltando gli altri non solo si evitano figuracce ma si impara sempre qualcosa, e da Patrizia c’è da imparare.

Complimenti Patrizia.