I Jalisse, vincitori del Festival edizione 1997 con Fiumi di parole (brano che viene usato per far satira sui politici con i loro “fiumi di parole”) sono stati ancora una volta esclusi dal Festival (e sono ventisei le esclusioni…). Nel 2019 ebbi occasione di ritrovarli ed intervistarli, riportando a galla quanto disse il mio maestro Gigi Vesigna: nel 1997 i Jalisse si affermarono a Sanremo, era un anno senza pastette… Quell’edizione vedeva in gara i Big con il vincitore delle Nuove Proposte che di diritto concorreva appunto con i Big, il duo superò decine e decine di selezioni, alla fine ottennero tantissimi voti e vinsero. Ma poi iniziò la “maledizione Jalisse”, all’Eurovision Song Contest stavano per vincere, ma vi furono strani meccanismi, la testimonianza del compianto Vesigna, dichiarava Fabio Ricci nel corso dell’intervista che mi concesse, può essere suffragata da Ettore Andenna, allora conduttore della manifestazione. Il grande Gigi nel suo libro Vox populi (non a caso il nome della prima formazione del duo) nel quale ripercorre la storia del Festival scriveva di un Sanremo ante Jalisse e di un Sanremo post Jalisse, ed aveva raccontato a noi pochi amici fidati come andarono le cose…
Sanremo resta sempre Sanremo…
Presto su Radio Blu Italia, Stazione Universo, Onda Radio, Radio Free Live, Radio Hemingway, Radio Blu Italia e su tutte le altre emittenti del circuito Stile italiano/Cantando Sanremo/L’angolo della scuola, replicheremo l’intervista con Fabio e Alessandra dei Jalisse.
Dopo i ponti di Pasqua, del 25 aprile e dell’1 maggio ripartirà la trasmissione radiofonica Stile italiano la storia della canzone italiana raccontata dai suoi protagonisti, giunta al suo ottavo ciclo. Fra i primi ospiti I Jalisse, Franco Mussida (ex Pfm), Peppino Di Capri, Roby Matano (che esordì con Lucio Battisti), Massimo Bubola, Angelo Branduardi, Giampiero Alloisio (il mio amico Gaber), Francesco Guccini ed altri. Cesare Borrometi è al lavoro con Massimo Emanuelli, con l’amichevole partecipazione di Maurizio Seymandi, Pino Callà e Gianfranco Guarnieri.