E’ morto Raffaele La Capria, grande letterato, traduttore, sceneggiatore e autore di Radio Rai

E’ morto quasi centenario Raffaele La Capria. Nato a Napoli il 3 ottobre 1922, giovanissimo si schiera contro il fascismo fa parte del gruppo dei giovani di via Chiaia (Antonio Ghirelli, Maurizio Barendson, Franco Rosi, Luigi Compagnone, Ruggero Orlando, Giorgio Napolitano, Arnoldo Foà, Aldo Giuffre, Ubaldo Lay, Mario Soldati). Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Napoli. Nell’immediato secondo dopoguerra si trasferì in Francia, poi in Inghilterra e negli Usa, tornò in Italia nel 1950 abitando a Roma. Nel 1952 pubblicò Un giorno di impazienza il suo primo romano, nel 1962 uscì Ferito a morte con il quale vinse il Premio Strega. Molti dei romanzi di La Capria sono ambientati nella sua Napoli. Collaborò con le pagine culturali del Corriere della Sera e fu condirettore della rivista letteraria Nuovi Argomenti. Scrisse una sessantina di romanzi ed un centinaio di saggi. Fu anche sceneggiatore cinematografico soprattutto per l’amico Francesco Rosi (Le mani sulla città, Cristo si è fermato ad Eboli, Diario napoletano ecc.)

La Capria collaborò anche con Radio Rai, curò la rubrica Pomeriggio letterario condotta da Fabio Della Sera, dedicata alla narrativa italiana nella quale si presentano romanzi classici e moderni. Nel 1949 presentò Liberò la Russia a sé stessa dedicata a Puskin nel centocinquantesimo anniversario dalla nascita. Sempre per la radio fu autore della rubriche Teatro di oggi e di domani e Il ridotto, programma che si occupava di attualità teatrali con interviste ad attori e registi, dibattiti ed anticipazioni, Italiani in controluce (con Dino Buzzati). Fra gli altri programmi radiofonici di La Capria: Il cantastorie dei mari, radiodrammi e commedie (Le donne di James Thurber, I fiori tu non dovevi coglierli, Una guerra per lo zio Tom) e il radiodramma Il topo realizzato per la radio dalla Compagnia del Teatro di prosa di Firenze della RAI per la regia di Umberto Benedetto.

Nel 1975 diretto da Andrea Camilleri partecipò a Le interviste impossibili intervistando Tacito, interpretato dall’attore Romolo Valli.

Fra i premi vinti da La Capria segnaliamo il Premio Campiello, il Premio Chiara, il Premio Viareggio, l’Alabarda d’oro alla carriera per la letteratura e il Premio Brancati. Aveva sposato l’attrice Ilaria Occhini (scomparsa nel 2019) nipote di Giovanni Papini, un amore durato quasi sessant’anni fino alla scomparsa di lei.

La Capria ha conosciuto tutti i più grandi della letteratura del XX secolo, lui stesso è stato un grande letterato con i suoi romanzi, saggi, sceneggiature e traduzioni. Un amore assoluto per la lingua italiana, per l’Italia e per la sua Napoli.

Notizie e testimonianze dettaglia su Raffaele La Capria e la radio in

Notizie storiche, cronologia delle trasmissioni ed oltre 200 interviste

I due volumi vengono racchiusi in cofanetto.

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