WALTER CARBONE
Walter Carbone nasce a Roma il 18 ottobre 1945, si diploma in telecomunicazioni.
Quale è il tuo primo ricordo radiofonico?
Risale al 1955, Rosso e Nero, mitica trasmissione condotta da Alberto Talegalli, era un venerdì 17, credo sia stato il primo format demenziale in radio.
E il tuo primo ricordo televisivo?
In bianco e nero, in una lontana Canzonissima, Joe Sentieri cantava Ritroviamoci.
Come avviene sei arrivato al mondo delle tv private?
Alle tv locali sono arrivato tramite le aste di tappeti, già lavoravo presso una galleria d’asta e facevo aste con il pubblico in varie località, prima delle tv private erano molto frequentate, l’estate ovviamente località di mare, e l’inverno montagna. La prima e’ stata un contenitore mattutino andava in onda in diretta su tv7Triveneta del mitico Ermanno Chasen, si chiamava Monitor e parlavamo di tutto: medicina (con una rubrica condotta da un medico molto bravo di padova il dottor Michele D’Agosto), erboristeria, cucina, fitness etc etc Erano gli anni settanta e non mi risulta ci fossero trasmissioni simili,se posso permettermi, senza falsa modestia, ho anticipato alcuni tra i format più fortunati”.
Nel 1983, pur continuando a collaborare con Triveneta, Valter inizia a lavorare per Rete A sponsor il mobilificio Semeraro, nasce La Domenica di Rete A con Semeraro:
“Con la domenica di Semeraro su Rete A ho avuto “”l’impudenza di riproporre cantanti che nessuno voleva più, da Nilla Pizzi a Luciano Taioli, passando poi dai mitici anni sessanta con Mario Tessuto ed altri; trasmissioni, guarda caso che sono state poi regolarmente copiate da Rai e Mediaset, alcune spudoratamente come il premio Angelini, che io per primo portai al in teatro a Milano (se non ricordo male il Carcano) a questa prima edizioni parteciparono tutti, o quasi, i
cantanti che collaborarono con il mitico Cinico Angelini, fra cui, cosa molto importante la vedova di Angelini, che poi, quando fu copiata dalla Rai condotta da Gianni Minà, senza neanche avere il pudore di cambiargli nome la signora Angelini declinò ‘l’invito a parteciparvi. Senza dubbio la mia popolarità è iniziata con La domenica di Semeraro, che mi ha portato, poi, ad essere invitato come opinion leader a trasmissioni Rai, ricordo con piacere molte puntate con Gianfranco Funari, commedie come Vicini di casa, ospitate importanti come Il gioco dei 9 con Gerry Scotti, Lupo solitario, La luna nel pozzo etc il picco è senza dubbio stato Fantasticotto con Enrico Montesano e la bellissima Anna Oxa. Sono molto legato alla trasmissione della domenica della Semeraro perchè con quel format ho dimostrato che si poteva fare spettacolo di grandissima qualità con pochi mezzi ed allo stesso tempo proporre mobili in quel caso.”
Come hai conosciuto Giorgio Aiazzone?
“Conobbi Giorgio Aiazzone mentre su Rete A conducevo una vendita televisiva di tappeti orientali. In verità ero un venditore un pò sui generis, molto esuberante e passionale: fui presentato ad Aiazzone come un “fenomeno” da mandare in onda per pubblicizzare i suoi salotti, in paragone a Guido Angeli. Venne il giorno della diretta ed io, che sapevo molto di antiquariato ed ero esperto d’arte, ma non sapevo molto di mobili e arredamento in genere, mi trovai di fronte un dipendente del mobilificio, con una serie di fotografie, dei nomi e dei prezzi, e naturalmente una telecamera. Mi avevano riferito che Guido Angeli aveva fatto cento telefonate nella trasmissione precedente, per cui dovevo fare meglio di lui. Mi inventai quella che i tecnici avrebbero chiamato la “non vendita”, nel senso che dallo schermo televisivo, avvertivo i potenziali clienti: “se quello (il geometra Aiazzone, ovviamente!) si accorge dei prezzi che mando in onda oggi sono guai, amici miei e finisce che i mobili ve li fa pagare il giusto”, oppure: “dovreste essere voi a sudare per avere questi prezzi che non io a faticare per convincervi”. Fatto sta che totalizzai trecento telefonate in diretta, alla prima trasmissione. Dopo il primo exploit, il nostro sodalizio, che ricordo come un periodo particolarmente felice della mia vita, durò dieci anni, finchè, un giorno, Giorgio se ne andò via… Pensa che su quel maledetto aereo avrei dovuto esserci anch’io: mi aveva proposto di accompagnarlo a Forte dei Marmi ed io, che li avevo delle amiche, ci sarei andato molto volentieri. Poi, il sabato sera, la diretta andò in onda dagli studi di Milano, invece che dai piazzali del mobilificio, come facevamo in quel periodo, perchè a Biella pioveva a dirotto. La trasmissione finì molto tardi, io ero molto stanco e non me la sentii di prendere la macchina e andare a Biella alle due di notte. Quando si dice il destino… Il mio rapporto con Giorgio Aiazzone è stato di amicizia “goliardica” infatti eravamo soliti uscire insieme a cena ed assistere a spettacoli vari. Aiazzone era molto esigente e sempre imprevedibile, con le sue sorprese dell’ultimo minuto, come quando arrivò poco prima dell’inizio di una trasmissione e mi comunico, perentorio: “oggi con l’arredamento completo regaliamo la cucina”. Quel giorno mi confidò un progetto che avevo in mente per la città del Mobile: realizzare una trasmissione non stop, in diretta all’interno dei saloni espositivi, intervistando i clienti. Fra questi, sarebbero spuntati, all’improvviso, personaggi del calibro di Giorgio Albertazzi, intento a declamare alcune rime dell’Inferno dantesco, piuttosto che Frank Sinatra, si, proprio The Voice! mentre canta My WAY, una delle canzoni preferite da Giorgio. Aiazzone era capace di pensare in grande.”
In tv lavora per Channel 24 e collaboro con Canale Italia in qualità di consulente per le aziende che vogliono iniziare l’avventura della vendita televisiva, indicando loro le tecniche di comunicazione finalizzate alla televendita. Oggi Valter Carbone collabora con la Vecchiato Art Galleris, una delle gallerie d’arte moderna più importanti al mondo, con trasmissioni di tre ore dove vengono presentati solo artisti d’arte moderna che hanno l’archivio delle loro opere, alla Vecchiato, artisti del calibro di Cesare Berlingeri, Rabarama, Cinzia Pellin, Raffaele Rossi, Anna Santinelli e molti altri.
“Risale a La domenica di Semeraro. Tieni conto che per fare quella trasmissione ci sarebbero voluti fra tecnici e registi, perlomeno dieci persone, non la facevamo con quattro, un regista un mixer audio e due cameramen ed un bel giorno Betty Curtis doveva cantare sodi soldi un suo brano di successo, io l’annuncio l’audio sbaglia nastro inserisce “Come prima” famoso brano di Toni Dallara, quest’ultimo che era seduto tra il pubblico, sentendo quello che accadeva si alza in piedi e comincia a playbecare il suo brano, l’audio si accorge dello errore mette il brano giusto e Dallara canta con la voce della Curtis, cosi come prima era successo per la Betty che cantava con la voce di Dallara, io presi una telecamera mi ci misi di fronte molto stretto e dissi sorridendo non e’ la Bbc ma Rete A alla prossima perchè ho fame ed alle quattro sono in onda con l’arte grazie Carbone.”
Nel 2020 il grande Walter Carbone torna con i suoi consigli per gli acquisti su Cafetv24.
L’idea di mettere in rete (impresa titanica) la storia delle radio e delle televisioni locali nasce nel 2005 per iniziativa di Gigi Vesigna (giornalista, direttore storico di Tv Sorrisi e Canzoni), Massimo Emanuelli (docente e giornalista di Millecanali, pioniere della radiofonia), Maurizio Seymandi (giornalista e mitico conduttore di Superclassifica Show), Pino Callà (regista e produttore televisivo), Enzo De Mitri (giornalista, critico televisivo de La Notte, collaboratore di Gianfranco Funari). L’avere vissuto da angolazioni diverse (carta stampata, radio e tv) il periodo pionieristico, l’avere visto nascere e crescere tante emittenti locali, l’avere conosciuto ed intervistato molti dei protagonisti, oltre agli archivi dei fondatori, rende agevole (anche se infinito) il lavoro dei nostri. Con il passare dei mesi i fondatori vengono contattati da molti pionieri che forniscono ulteriori testimonianze, ricordi e materiale. Si uniscono al gruppo Massimiliano Marchi, Ruggero Righini, Gianfranco Guarnieri, Agostino Rosa ed altri. Per ogni regione d’Italia viene individuata una memoria storica/corrispondente, aumenta il numero delle interviste mensili e dei contatti del portale. Nascono intanto (giustamente e citando la fonte) analoghe iniziative a livello regionale, con scambi di link e collaborazioni proficue (particolarmente interessante il lavoro di un altro pioniere, Massimo Lualdi). Nel 2015 scompare Gigi Vesigna, in segno di lutto e di rispetto il sito non viene più aggiornato. Dopo un lungo periodo di silenzio i pionieri superstiti decidono di riattivare il sito (è in ristrutturazione, sarà aggiornato e rilanciato con nuova grafica su un nuovo dominio). Molto è ancora il materiale da pubblicare ed inserire, molte sono ancora le interviste da fare, pian piano accontenteremo tutti. Al momento alcune schede vengono rilanciate su due blog
https://storiaradiotv.wordpress.com/ (radio)
https://massimoemanuelli.wordpress.com/ (tv ed interviste varie)
Gradualmente sarà inserito anche materiale audio e video del nostro archivio e materiale che i pionieri ci stanno inviando.
Purtroppo qualcuno nel frattempo aveva copiato l’intera linea editoriale del portale (e non solo gli articoli) senza ritegno e non rispettando il diritto d’autore dei collaboratori che vantano tantissimi anni di lavoro e ricerca (molti degli articoli erano usciti su testate nazionali). Già in passato avevamo fatto una causa (vinta) per la copiatura di alcune schede, ma copiare l’intera linea editoriale annunciando di copiare l’intero sito è a dir poco folle. Disponibili a collaborare con chiunque citi le fonti e ci proponga scambi e confronti, non possiamo però transigere con chi plagia pedissequamente. Tutti coloro che hanno ulteriori notizie o proposte farci scrivano alla mail storiaradiotv@tiscali.it provvederemo ad integrare le schede e a citare gli autori.
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