Ombretta Colli

Ombretta Colli appare in televisione come cantante, interpreta alcuni Caroselli, poi è conduttrice del mitico il programma Giochiamo agli anni ’30, in onda sul secondo canale Rai (odierna Rai2) nel 1968. Altri passaggi televisivi come cantante, mitiche le sue interpretazioni di Cocco fresco, cocco bello e Passaparola, ripresi dall’archivio di Antenna 3 Lombardia da Roberto Poletti, in occasione della campagna elettorale del 2003. Ma all’inizio degli anni ’80 Ombretta Colli aveva deciso di darsi al teatro, sua, del marito Giorgio Gaber e di Giampiero Alloisio, la canzone La strana famiglia, che aveva capito tutto della televisione generalista. Poi la scelta politica e Ombretta compare in televisione in qualità di eurodeputato, assessore comunale e presidente della Provincia di Milano. 

OMBRETTA colli

Ombretta Comelli, in arte Colli, nasce a Genova il 21 settembre 1945. “I miei genitori, milanesi, si trovavano nel capoluogo ligure per ragioni di lavoro, mio padre, nato a Milano, in via Settembrini, era un cantante, musicista, batterista e bassista. A causa del mestiere di mio padre la mia famiglia si trova a girare da una città all’altra, in Italia e all’estero. Mi sentivo una bambina sfortunata, diversa dalle altre. Arrivavo in una scuola dove tutti si conoscevano, e io non conoscevo nessuno. Poi, a un certo punto, ho avuto uno scatto di orgoglio: ma fantastico,  io sono una bambina fortunata. Conobbi Firenze, Genova, Milano, Roma, avevo amici in tutta Italia, imparai le lingue. Prima media a Torino, seconda media a Venezia. Poi Svizzera, Austria, Germania. E l’estate quasi sempre ad Alassio.” A diciassettenne anni Ombretta diventa milanese in pianta stabile: “mio padre disse: basta andare in giro”.  La sua prima casa milanese è in viale Lucania, poi si trasferisce in via Corridoni. “Ma mi anche la via De Filippi, la Milano della mia infanzia e della mia adolescenza era meno assediata, meno frequentata, con minor traffico, era una città che aveva sicuramente una grinta e una voglia di ricostruire, con milanesi molto laboriosi e molto tenaci.  Molti immigrati arrivavano dal sud, vi erano molti alloggi da costruire”. Studentessa all’Università Statale Ombretta è un pozzo di scienza, curiosità ed impegno, studia lingue straniere come il russo e il cinese, la grinta, la caparbietà, la cultura, la determinazione, resteranno una costante in Ombretta Colli, anche quando deciderà di impegnarsi politicamente.

Nel 1962 la giovanissima Ombretta Colli esordisce al Piccolo Teatro in Un cannone per Mari per la regia di Virgilio Puecher, quindi segue la compagnia di Puecher. Scioltasi la compagnia Ombretta svolge attività di fotomodella, proprio posando per la copertina di un disco conosce Giorgio Gaber, suo futuro marito, i due si sposeranno il 12 aprile 1965 all’Abbazia di Chiaravalle.

1965 copertina sorrisi giorgio gaber ombretta colli sposiOmbretta inizia anche l’attività di attrice cinematografica interpretando fra gli altri: A due passi dal confine di Gianni Vernuccio (1961), Colpo gobbo all’italiana di Lucio Fulci (1962), Il figlio di Spartaco di Sergio Corbucci (1962), Il gladiatore di Roma di Mario Costa (1962), Goliah e la schiava ribelle di Mario Caiano (1963), I predoni della steppa di Tanio Boccia (1964), Maciste alla corte dello zar di Tanio Boccia, Crimine a due di R.Ferrara (1964), Il pianeta errante di A.Margheriti (1965), La morte viene dal pianeta Aytn di Antonio Margheriti (1965). Ombretta Colli ha anche iniziato una brillante carriera di cantante, svolge un’intensa attività in locali da ballo, accompagnata da un complesso nel quale figura Franco Battiato nelle vesti di chitarrista, con un stile che si riallaccia alle atmosfere anni ’30. Ombretta passa presto dalla produzione più strettamente commerciale. Fra i primi brani canori ricordiamo: Riccioli a cavatappo, La sigaretta (scritta da Giorgio Gaber), La quercia (scritta da Franco Battiato). In seguito Ombretta si indirizza verso un genere attento alla tradizione popolare dal punto di vista musicale, ma con testi vicini alla realtà gaber colli sorrisi 1968di quegli anni.  La partecipazione a Canzonissima nel 1969 con La mia mamma, tratta da un’antica filastrocca di origine piemontese, della quale Giorgio Gaber aveva rifatto il testo, rientra, appunto, in questo contesto. La mia mamma è apprezzata da Mario Soldati, il disco decolla: quasi un milione di copie, un anno nella classifica dei dischi più venduti.  Mattatrice in tv con lo spettacolo Giochiamo agli anni ’30 condotto con il marito Giorgio Gaber..  Questa sua inclinazione riceve anche uno sbocco in un lp, Viva l’amore, del 1970, che riscuote un notevole successo.  Fra le altre sue canzoni ricordiamo: Lu primo ammore, Salvatore, La regina della casa. Ombretta realizza alcuni Caroselli televisivi: liquore amaretto di Saronno, dentifricio Binaca, supermercati Conad (canta C’è il sole che tramonta, Salvatore, La mia mama, La musica non cambia mai). dado brodo star.     Con gli anni ’70 comincia a dedicarsi totalmente al teatro (Paolo Grassi la vuole nella stagione 1971/72 protagonista con Franco Parenti di Ogni anno punto a capo diretta da Eduardo De Filippo, quindi è in scena con Gino Bramieri in Cielo mio marito), allontanandosi dalla scena musicale alla quale torna nel 1973 partecipando a Canzonissima con Oh marito, canzone che susciterà un vero e proprio scandalo, tanto da fare intervenire la censura che provvederà ad eliminare una frase dal testo.  Donna poliedrica, dalle mille risorse, è cantante, attrice cinematografica, attrice televisiva, attrice teatrale. Paradossalmente per una milanese, Ombretta registra le trasmissioni televisive a Roma,  è mattatrice degli spettacoli E noi quaE’ domenica ma senza impegno, e Giandomenico Fracchia, show nel quale veste i panni di Maria Romini, la segretaria di cui è segretamente innamorato Paolo Villaggio. Grande successo ha anche la sigla, Facciamo finta che…, scritta da Franco Pisano, Umberto Simonetta e Maurizio Costanzo, compare quindi nella versione televisiva di NO NO NANETTE per la regia di Vito Molinari.  Nella seconda metà degli anni ’70 approda definitivamente al teatro con la messa in scena di alcune commedie musicali, realizza negli anni a seguire un’interessante miscela di teatro e canzone, nel tentativo di dare a questa forma di spettacolo un contenuto e testi impegnati. Nel 1977 lavora in Profumo di classe, una commedia dove interpreta canzoni composte da Piero Umiliani con testi di Giorgio Gaber;  nella stagione 1978-798 è protagonista assieme a Christian De Sica, commedia televisiva con musiche di Giorgio Gaber e Bruno Lauzi. Nel 1979 Ombretta torna al cinema in Buone notizie di Elio Petri, cui seguiranno Il lupo e l’agnello di Francesco Massaro, Arrivano i bersaglieri di Luigi Magni, e La terrazza di Ettore Scola. Copertina tv sorrisi e canzoni 1976.colliDal sodalizio con Gaber nasce la figlia Dalia, oltre a grandi pezzi di teatro come Gli ultimi viaggi di Gulliver, Marylin,  Una donna tutta sbagliata, Aiuto… sono una donna di successo!, A che servono gli uomini, nei quali affronta con anni di anticipo problemi attuali. Talento effervescente Ombretta da ottime prove teatrali, cinematografiche e canore.  Nel 1983 incide Cocco fresco cocco bello, canzone scritta da Franco Battiato, sempre nel 1983 conduce in tv Passa parola. Nel 1984 interpreta lo spettacolo teatrale Una donna tutta sbagliata, con canzoni scritte da Gaber e Alloisio. Ombretta Colli rappresenta l’immagine di un’artista mai propensa alla facile affermazione che ha preferito, evitando eccessivi clamori, dedicarsi a una carriera che l’ha gratificata con ripetute e innumerevoli soddisfazioni.

All’inizio degli anni ’90 conduce alcune trasmissioni televisive, fra cui il varietà Gelosia, un viaggio in tredici puntate alla scoperta di come è cambiato l’atteggiamento degli italiani nei confronti dell’infedeltà, e la finale del Festivalbar. Il 1994 è l’anno della “discesa in campo di Ombretta”, sceglie Forza Italia, su di lei e su Giorgio Gaber arrivano censure e silenzi, e a volte anche atteggiamenti scorretti, da parte dell’intellighenzia della sinistra e del mondo dello spettacolo. Il povero Gaber, l’ho scritto e l’ho dichiarato pubblicamente, e mi è stato confermato da personaggi a lui molto vicini fino all’ultimo, se ne è andato soffrendo per il fatto che molti suoi amici gli tolsero il saluto a causa delle scelte politiche della moglie.  Gaber, che fin dal 1976 aveva la scelta dell’astensionismo si recò a votare nel 1999 per Ombretta dicendo: “l’ho votata perché è una brava persona”. Eurodeputato dal 1994, a Strasburgo è chiamata a ricoprire la carica di vice-presidente della Commissione Affari Sociali. e Occupazione, coordinatrice della Commissione Pari Opportunità, vice-presidente della delegazione Investimenti in Romania, dal luglio 1995 al maggio 1996 deputato al Parlamento.  Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Milano 1997 al 1999, nel giugno 1999 è eletta Presidente della Provincia di Milano. Ombretta Colli è riuscita a dare visibilità ad un’Ente del quale i cittadini prima non conoscevano nemmeno l’esistenza. Alle elezioni comunali del 2006 in un primo momento viene proposta come candidato sindaco di Milano dalla Federazione dei Liberaldemocratici, una lista schierata contro i due poli di centro-destra e centro-sinistra, ma poi accetta la candidatura al Senato della Casa delle Libertà. Rieletta deputato torna successivamente e fare l’assessore del Comune di Milano nella giunta Moratti con la delega alle Periferie, nel 2008 viene riletta in Parlamento, nel 2009 si dimette dalla carica di assessore comunale per fare il Presidente della Fondazione Teatro Arcimboldi, incarico che però non le sarà affidato.  Dall’8 febbraio 2012 è sottosegretario della Regione Lombardia con deleghe alle Pari Opportunità, Moda e Design.

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