A differenza di tanti elettori faziosi, che votano a casaccio, e che criminalizzano o divinizzano persone che vedono in tv… io conosco personalmente (non so se è una fortuna o una sfortuna…) per ragioni professionali tanti politici e tanti giornalisti. Non esprimo giudizi (e non voto) politici che non conosco, e molti di quelli che conosco personalmente non li voto proprio perchè li conosco… Gianluigi Paragone non è un politico, ma è un giornalista, validissimo questo l’ho sempre detto e scritto, Ci siamo incrociati spesso anni orsono (a Rete 55, a Libero, a La Padania, in Rai) non ho mai avuto occasione di intervistarlo, se non ricordo male nel 2016 o nel 2017 doveva intervenire nella mia trasmissione L’angolo della scuola, poi non ci fu l’occasione per reciproci impegni e perchè allora Paragone collaborava con un network radiofonico nazionale avrebbe dovuto chiedere la liberatoria e la cosa avrebbe richiesto tempo. Di Gianlugi Paragone, come giornalista, non posso che dire bene, non si è mai sottratto, come giornalista e come uomo, ai confronti, è sempre stato libero, indipendente, un “cane sciolto”, se fosse stato zitto, se si fosse allineato ai poteri forti avrebbe avuto ai tempi della Lega la direzione di qualche tg, o, addirittura, la direzione di una rete, persona competente e indipendente, se si fosse piegato allora sarebbe stato sempre un ottimo direttore, ma invece che cane sciolto, l’avrei definito soltanto cane (con tutto il rispetto per i cani), però ne sarebbe uscito comunque bene.
Al momento della sua candidatura con il Movimento 5 Stelle (una sola vorrei chiarire con Paragone che inviterò presto ad intervenire nella mia trasmissione radiofonica) lui negò e disse che la sua presenza ad Ivrea era come giornalista, non come candidato…. Confesso che pur dissentendo dai 5 Stelle (io li conosco molto bene, i fatti mi hanno dato ragione…) fui tentato di votare Gianluigi Paragone (a differenza di elettori che votano simboli e persone loro sconosciute, o ciarlatani) io avrei volentieri votato Paragone non l’ho fatto solo perchè lo candidarono nel collegio di Varese mentre io voto a Milano (ricordo però che Paragone non fu eletto e venne ripescato con il proporzionale, quando disse di volere fare il deputato solo con il maggioritario.. altra leggerezza che comunque gli perdono, nessuno è perfetto tranne Dio e Luigi Di Maio…). Ricordo anche (brutta cosa ricordare) tutto rimane in rete (maledetta rete) che ipotizzai un mese prima delle elezioni il governo Lega e Movimento 5 Stelle, alcuni leghisti mi canzonarono (educatamente io so stare allo scherzo), gli ultrà 5 Stelle mi minacciarono di morte… Poi avanzai il nome di Gianluigi Paragone premier, del resto era lui la cerniera fra Lega e Movimento 5 Stelle, e avremo avuto un premier libero, indipendente, tutt’altra pasta rispetto all’attuale premier…
QUANDI IPOTIZZAI GIANLUIGI PARAGONE PREMIER DEL GOVERNO GIALLO VERDE
Ricordo che Vittorio Feltri, altra persona che conosce molto bene Paragone, in merito alla sua candidatura nel Movimento 5 Stelle mi disse: “Più che Paragone mi sembra un paraculo…” e ricordo infine come io sbagliai previsione replicando: “direttore secondo me Paragone nei 5 Stelle non riuscirà a mangiare il panettone a Natale”, ho sbagliato di poco… (ahah).
Nell’esprimere la mia incondizionata stima a Pierluigi Paragone (nei prossimi giorni lo contatto per invitarlo alla mia trasmissione) noto con compiacimento che lo stesso Paragone contattato via watsup da Enrico Metnana (altra persona che consoce Paragone) ha replicato a chi lo accusa di apprestarsi a rientrare nelle fila della Lega “non posso andare da chi candida Draghi alla Presidenza della Repubblica o da chi ha il coraggio di dire che bisogna nazionalizzare autostrade e telecomunicazioni”. Un no sembrerebbe anche se Paragone, in realtà, pare avere dato solo due giustificazioni poco concrete. D’altronde Draghi non è la scelta leghista, ma solo un’ipotesi campata per aria… Ad ogni modo sarò lieto di intervistare Gianluigi Paragone e cercare di capire meglio la questone, sarà anche mio dovere ricordargli (ma penso la sappia già benissimo) che la Lega di Matteo Salvini è, nel bene e nel male, totalmente differente dalla Lega di Umberto Bossi.
L’angolo della scuola torna in onda lunedì 6 gennaio alle ore 17,30 su Radio Free Live, Marika Cassimatis ed Eleonora Melidoni presenteranno Lucia Azzolina nuovo ministro dell’Istruzione, ministro che ben conoscono, io conduco e a differenza di elettori tifosi, non mi esprimo su chi non conosco personalmente.
Vi aspetto ogni lunedì su Radio Free Live alle 17,30 spero nelle prossime settimane anche con Gianluigi Paragone (non “Gianluigi” come lo chiamava un elettore che manco lo conosce, manco fosse suo fratello, io non ho questa confidenza, ci diamo del tuo fra giornalisti, ma per me è Paragone…)
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Replica nei giorni successivi sulle altre emittenti del circuito
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