Il Ministro Valditara annuncia la riforma dei docenti di sostegno

Il ministro Giuseppe Valditara al congresso della Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, lo scrivo per i tuttologi che non mettono piede da anni in una scuola e non conoscono la sigla ed intervengono a sproposito) ha dichiarato: “Intendo avviare una riforma del sostegno, serve una legge di riforma del sostegno, altrimenti sono soltanto chiacchiere. Il tema degli studenti con disabilità mi sta particolarmente a cuore, riguarda innanzitutto la civiltà, l’umanità nel senso più pieno e più alto, penso che il grado di civiltà di un Paese si misuri da come vengono incluse le persone con disabilità”.

E così dopo la questione del merito degli studenti, dei lavori socialmente utili per gli studenti bulli (travisata da docenti ideologizzati), del ridare dignità alla professione del docente, si affronta la riforma dei docenti di sostegno, tutti temi da me (e dai miei ospiti in trasmissione) affrontati negli ultimi vent’anni. Mai nessun ministro aveva fatto alcunché, se non danni. Sono da una parte lusingato e dall’altra stupito di come Valditara (che ebbi occasione di incontrare quando era assessore provinciale nella giunta Colli) stia enucleando una serie di problemi (poi ve ne sono tanti altri) irrisolti. In merito ai docenti di sostegno tante le cose sono da fare, ma consiglio al ministro di affrontare anche la questione assistenti alla comunicazione, educatori ecc. non dipendenti dello Stato, sfruttati da cooperative (e già la parola cooperativa è ideologica, il caso Sumahoro, non inerente la scuola, dovrebbe insegnare…). La questione docenti di sostegno è stata diverse volte affrontata nella nostra trasmissione L’angolo della scuola con studenti, genitori, associazioni di disabili, torneremo sull’argomento. Comunque era già mia intenzione invitare anche lo stesso ministro in trasmissione.

Nel corso di un’intervista effettuata con il comunicatore, giornalista ed autore televisivo Roberto Rasia dal Polo, fra i molti argomenti affrontati (radio, comunicazione, televisione, scuola, formazione) si è parlato anche del ministro Valditara. Ho manifestato il mio rammarico visto che andrò in pensione a fine anno scolastico per raggiunti limiti di servizio (e ragioni di salute) proprio quando arriva un ministro che al momento a differenza degli altri ascolta. Rasia ha ipotizzato un mio rientro in servizio dalla finestra, come consulente, preciso che questa cosa l’ha detta Rasia, non Valditara. Sarò comunque ben lieto di intervistare il ministro Valditara in una delle prime puntate del 2023, perché le ultime puntate del 2022 prima della pausa natalizia hanno già in cantiere altri ospiti, iniziando da Luciana Bianciardi (figlia dello scrittore Luciano Bianciardi autore de LA VITA AGRA). Bianciardi nel suo romanzo parlava di un anarchico che dava fuoco al Pirellone (ahahh) Rasia (che è serio) ad un certo punto giustamente dice che persino gli anarchici (non violenti) al semaforo rosso si fermano, è vero, basta domandare all’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, che in più di un’occasione invece di avvalersi dell’aiuto di servi sciocchi di partito si avvalse di tecnici.

Da lunedì 5 dicembre alle 17,30 su Radio Free Live manderemo in onda l’intervista con Roberto Rasia che affronterà argomenti seri, anche se provocato da Emanuelli con battute sulle imminenti elezioni regionali, ma i radioascoltatori (e i politici che stanno allo scherzo) capiscono quando Emanuelli scherza e quando parla sul serio, anche se a volte persino Cesare Borrometi non lo capisce ahahha

Vi aspetto con Roberto Rasia dal Polo lunedì 5 dicembre alle ore 17,30 su Radio Free Live

per ascoltarci cliccate

http://www.radiofreelive.com

Sabato 3 dicembre alle ore 22 saremo in onda su Radio Hemingway

per ascoltarci cliccate

http://www.radiohemingway.net

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