Foxy John
Giovanni Villa, così si chiama all’anagrafe, nasce ad Assisi nel 1943, da un diplomatico nato a Santo Domingo e da una casalinga, il padre era stato chiamato in Italia durante la seconda guerra mondiale. La città di Assisi viene risparmiata dai bombardamenti dai tedeschi che vi avevano allestito un ospedale. Nell’immediato dopoguerra si trasferisce in America dove svolge diversi lavori: vende porta a porta creme di bellezza, enciclopedie, lavora come speaker per la Cnn di Ted Turner e fa spot pubblicitari. Si sposa nel 1966, a 23 anni, con una ragazza di 16 anni ed ha due figli Lisa Marie e Brian, presto si separa. Dopo avere frequentato un liceo americano, si laurea alla Georgia Tech University. Durante la guerra del Vietnam, presta servizio civile come docente di spagnolo e matematica alle scuole superiori.
A metà degli anni ’70 torna in Italia, prende il nome d’arte di Foxy John in onore dell’ambasciatore americano in Italia negli Anni 70 John Volpe (in inglese volpe si traduce fox, ndr) e della canzone “Foxy Lady” di Jimi Hendrix. Foxy John fa serate in giro per l’Italia (in Sicilia viene a vederlo anche un giovane Fiorello) e lavora per le emittenti romane Radio Alfa 90, Radio Elle e Radio Luna per la quale conduce Foxy Rama. Nel 1979 passa in Rai per la quale conduce la Hit parade che fu di Lelio Luttazzi e Dischi caldi che furono di Giancarlo Guardabassi. Lavora quindi con Gianni Boncompagni e Claudio Cecchetto. Dal 2005 Foxy John è la voce di Ballando con le stelle, ha vinto anche un Telegatto nel 1980.




Dalla prefazione di Umberto Broccoli
“Non ho mai incontrato Massimo Emanuelli, ma ne conoscevo la competenza e la passione, ambedue dedicate alla radio. Da anni dietro ad un microfono, Emanuelli appartiene a quel gruppo di professionisti legati a questo medium antico e sempre nuovo, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile, semplice e non facile. Semplice, perché agile, snello, efficace, immediato, fantasioso, originale, insuperabile. Non facile per gli stessi motivi da non ripetere ancora una volta. Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le parole in immagini nella mente dell’ ascoltatore. È il teatro della mente nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e autore così come lo è chi parla…. Oltre 1200 pagine, ma non è un po’ troppo lo spazio dedicato alla radio da Massimo Emanuelli. Sono pagine ricche, dense, documentate, avvincenti, precise, preziose, curiose, colorate, musicali, autobiografiche, leggere, coinvolgenti, interessanti e potrei andare avanti in positivo. Naturalmente Con parole mie.”
Notizie storiche, cronologia delle trasmissioni ed oltre 200 interviste
I due volumi vengono racchiusi in cofanetto.
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