Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a differenza del suo predecessore Giorgio Napolitano che era fazioso, è stato in questi mesi il garante, obiettivo, al di sopra e al di fuori delle parti. Mattarella le ha provate tutte, dimostrando una pazienza infinita. Le parti politiche non sono state capaci di dare vita ad un governo, iniziando dai 5 Stelle che passando dalla Lega al Pd, per lo sono la stessa cosa… non hanno saputo dare vita ad un governo. Curiosa la posizione di Di Maio e dei pentastellati che dopo avere insultato gli uomini del Pd per anni chiedevano poi un’alleanza, dopo avere rincorso la Lega. Curioso che Salvini da una settimana all’altra, sempre per Di Maio, passi dall’essere “persona di parola” a “unito a Berlusconi per i soldi…”. Il Presidente della Repubblica nominerà un “governo di tregua” i cui membri dovranno gestire la nuova campagna elettorale ma senza candidarsi (anche qui una sostanziale differenza con Giorgio Napolitano, artefice dell’operazione Monti). Si andrà ad elezioni anticipate, secondo il Presidente il nuovo governo dovrà sopravvivere fino a dicembre per portare a termine la legge di stabilità. In caso però di bocciatura da parte del Parlamento si potrebbe arrivare, sarebbe la prima volta nella storia repubblicana, verso elezioni politiche a luglio.