Enrico Marcora (ex lista Sala) non si può tacere il fallimento del sindaco e della sua giunta

Enrico Marcora, giorni fa ha comunicato che dalla lista civica «Noi Milano con Beppe Sala» (ribattezzata nel frattempo Alleanza Civica) ed è passato al gruppo misto, Marcora ha riconosciuto l’anomalia: «Molti sono i consiglieri che passano dalla minoranza alla maggioranza cercando posizioni di maggior visibilità, io dalla maggioranza passo all’opposizione!. Troppe cose mi dissociano dall’attività di questa amministrazione. Continuerò a fare il consigliere con la serietà di sempre, e con la libertà di poter segnalare maggiormente le cose che non funzionano». É ancora più convinto della scelta dopo la ricandidatura di Sala e anticipa che questa volta gli farà campagna contro: «Mi candido con il centrodestra perchè non si può tacere il fallimento di Sala e della sua giunta». Anzi, spera che la nuova coalizione troverà un candidato che «ami Milano e non la veda come un ripiego» e che «non sbatta in faccia ai milanesi tutto il tempo dedicato alla città, come ha fatto Sala nel sui videomessaggio, nessuno gli ha imposto dieci anni di sacrifici. Sala, con la nomina di Paolo Limonta assessore, ha reso protagonisti i centri sociali, ha sancito e avallato l’occupazione illegale di un immobile privato». Tra i fallimenti di Sala cita «le trasformazioni urbanistiche ancora bloccate, penso agli scali ferroviari» o «i tempi lunghi di risposta per avere autorizzazioni da parte degli uffici comunali, con il sindaco-manager non è cambiato nulla».

CHI E’ ENRICO MARCORA

Milanese, classe 1962, laureato in Economia e Commercio. sposato dal 1990 con Beatrice dalla quale ha avuto due figli, Edoardo e Francesco. Imprenditore edile, nel 2009 accetta la candidatura come Presidente della Provincia di Milano con l’Udc scontrandosi con Guido Podestà e il compianto Filippo Penati. In tale occasione lo incontrai per la prima volta, Io ero in procinto di candidarmi con una lista, una delle tante trovate di Gianfranco Funari, che poi purtroppo morì, non era la prima volta che Gianfranco voleva correre da solo contro tutti, già nel 1997 voleva candidarsi sindaco di Milano, ma si ritirò. Sostenni con il mio gruppo Enrico Marcora poichè anche lui non era d’accordo nè con Penati nè con Podestà, fu un’esperienza bellissima, coerentemente Marcora eletto consigliere provinciale restò all’opposizione. Persi poi i contatti con Marcora che nel frattempo venne eletto consigliere della Regione Lombardia facendo parte della commissione Sanità, Affari Istituzionali e Territorio. Non seguendo più per ragioni professionali la politica milanese e lombarda (mi occupavo allora di musica e spettacolo) seguii distrattamente e da molto lontano l’attività di Marcora. Marcora comunque profuse il suo impegno politico mettendo al centro la persona nel suo insieme di valori e di bisogni, di diritti e di doveri. Incontrò moltissime associazioni di volontariato e altrettante di categoria per dare risposte concrete in uno spirito di servizio e di ascolto. Portò all’attenzione del Cosiglio situazioni critiche su tematiche che mi stanno particolarmente a cuore come: lo stato disastroso delle case ALER, la drammatica situazione dei carceri, le difficoltà nel trovare alloggi delle Forze dell’Ordine, la possibilità, purtroppo non colta dal Consiglio, di beneficiare di EXPO per la riapertura dei Navigli Milanesi e per la creazione della cittadella della giustizia.

Nel 2016 mi trovai casualmente candidato sindaco di Milano per la lista Sosteniamo Milano, lista civica di soli cittadini, ritrovai con molto piacere Enrico Marcora che fu eletto consigliere del Comune di Milano con la lista Noi Milano Beppe Sala sindaco. Sapevo da alcune persone della mia associazione culturale e da alcuni radioascoltatori dell’impegno di Marcora che aveva dato vita a un corso di formazione e cultura politica rivolto ai giovani Crescere con la buona politica, Marcora ha consentito a molti giovani motivati di affacciarsi alla politica con serietà ed impegno riuscendo in alcuni casi anche a farsi eleggere in alcuni consigli comunali della provincia di Milano. Marcora è stato anche fra i promotori dei programmi di educazione civica Giovani si sana e robusta costituzione e La costituzione per i nuovi cittadini tesi a promuovere i valori della nostra Carta Costituzionale tra i ragazzi degli ultimi anni dei licei e tra quei cittadini stranieri che hanno scelto di vivere e di integrarsi nel nostro Paese.

Nell’ottobre 2018 Enrico Marcora intervenne nella mia trasmissione radiofonica L’angolo della scuola, unitamente al dottor Diego Catania (Presidente  dei professionisti sanitari dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano Como Lecco Lodi Monza Brianza e Sondrio) e al giovane consigliere comunale Gabriele Abbiati, neoeletto nella Lega, subentrante al dimissionario Matteo Salvini. Con Diego Catania parlammo dell’Ordine da lui presieduto, con Gabriele Abbiati scherzammo ricordando quando nell”ormai lontano 1993 Matteo Salvini concesse una delle sue prime interviste (se non la prima assoluto) proprio a L’angolo della scuola, allora in onda su una radio locale milanese. Matteo Salvini era allora un giovane studente neoeletto in consiglio comunale, per me molto significativo visto che il programma si è sempre occupato di scuola, aveva più senso intervistare lui che il sindaco Formentini, Umberto Bossi o il compianto Philippe Daverio, allora assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Milano. Intuii le potenzialità comunicative del ragazzo, anche se l’editore dell’allora radio locale (che poi chiuse la radio dopo un paio d’anni) mi disse: “ma io mi aspettavo Daverio, Bossi, Formentini, chi è questo Salvini? Fra due giorni non parlerà più nessuno di lui” lungimirante ahahah. A dire il vero io ne avevo capito la capacità comunicativa ma lo vedevo troppo idealista e lo congedai scherzando dicendo al termine della trasmissione: “torna in radio da me fra 10/15 anni quando prenderai il posto di Bossi”. Quando poi ciò accadde davvero Salvini tornò. Ricordai questo episodio a Gabriele Abbiati che congedai dicendogli: “torna fra vent’anni quando prenderai il posto di Salvini”. …

Intervenne quindi Enrico Marcora con il quale parlammo di scuola, di Milano e dei giovani, Marcora, da uomo libero, mi espresse il suo dissenso nei confronti del sindaco Sala che favoriva i centri sociali a discapito di altre attività giovanili meno estremiste, che era succube della maggioranza che lo sosteneva disconoscendo molte delle proprie promesse elettorali. Marcora disse anche di avere chiesto in aula alla giunta un cambio di passo, a partire dallo sgombero del centro sociale Leoncavallo.

Non mi sono per nulla stupito quindi della recente decisione di Marcora di passare dapprima al gruppo misto e di annunciare la sua candidatura con il centro destra. Il destino dei moderati (ma anche di alcuni anarchici pacifisti….) è di fare l’ala sinistra della destra o l’ala destra della sinistra… Marcora è stato il primo, ma non sarà l’ultimo, a lasciare Sala, scelta coraggiosa in quanto Sala ha buone chanches di vincere, aiutato dal probabile ennesimo autogol del centrodestra che potrebbe sbagliare il proprio candidato sindaco, Parisi nel 2016 perse per 3000 voti, al di là di una leggenda metropolitana, avvalorata da Parisi poche settimane dopo ospite della mia trasmissione (leggenda che narra che qualcuno decise dei far perdere Parisi e, di conseguenza, far vincere Sala) penso che stavolta il sindaco Sala è avvantaggiato essendo il sindaco uscente (anche se gli ricordo che Marco Formentini e Letizia Moratti si ricandidarono e persero) poi tutto dipenderà da chi candiderà il centrodestra e da liste minori che faranno una corsa solitaria liste che potrebbero essere decisive al ballottaggio. Però gli ultras di Sala già annunciano la vittoria di Sala al primo turno con il 70% dei consensi, perciò da analista e battitore libero consiglierò ai candidati minori di ritirarsi e al centrodestra di non candidare nessuno perchè tanto Sala ha già vinto….

“Partita finisce quando arbitro fischia, studente che studia è promosso, studente che non studia è bocciato” Vujadin Boškov a L’angolo della scuola 1991. “Elezioni finiscono quando ultima scheda è scrutinata” (Massimo Emanuelli dicembre 2020).

L’angolo della scuola la prima (ed unica) trasmissione interamente dedicata al mondo della scuola siamo in onda dal 1990, approdati sul web nel 2012 ora ci ascoltano in tutto il mondo e siamo diventati la trasmissione più ascoltata sul web.

Le radio che mandano in onda L’angolo della scuola.

Radio Free Live lunedì ore 17,30 http://www.radiofreelive.com

Radio Blu Italia mercoledì ore 13 http://www.radiobluitalia.net

Radio Hemingway sabato ore 22 http://www.radiohemingway.net

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