Il simpaticissimo allenatore Vujadin Boškov, noto nel mondo calcistico per le sue grandi imprese e per le sue frasi sintetiche, ironiche e a volte lapalissiane, diceva: “partita finisce quando arbitro fischia”. Mentre a Milano Luca Bernardo, unitamente a Matteo Salvini e Giorgia Meloni e gli ultras di destra annunciano la vittoria di Bernardo al primo turno, dal canto loro molti ultras di Sala annunciano la vittoria al primo turno dello stesso Sala, il sindaco uscente nel corso della presentazione dei candidati presidenti di Municipio rivolto ai suoi ha detto: “Non date per scontata la nostra vittoria. Ogni settimana bisogna comunicare qualcosa alla città”. Saggio il sindaco, a differenza di alcuni suoi ultras e di quelli di centro destra, in primis il medico con la pistola Luca Bernardo. I milanesi sono in vacanza, non pensano certo alle elezioni, che dovrebbero svolgersi (il condizionale è d’obbligo) il 3 e 4 ottobre. Ma a Milano non ci sono solo Sala e Bernardo quali candidati, fortunatamente vi è un’ampia scelta di primi cittadini.
Chi sono gli altri candidati sindaco di Milano
Giorgio Goggi (Socialisti e Liberali di Milano)
Gabriele Mariani (Milano in Comune)
Candidato 5 Stelle (ancora da decidere)
Simone Sollazzo (Milano concreta)
Gianluigi Paragone (Italexit Grande Nord)
Mauro Festa (Partito dei gay)
Alessandro Pascale (Partito Comunista)
Bianca Tedone (Potere al Popolo)
Marco Muggiani (Partito Comunista Italiano)
Govanni Cafaro (Movimentiamoci Insieme)
Aggiornamento: Giovanni Cafaro si è ritirato, ha usato la lista disabili (e i disabili) solo per candidarsi con Maurizio Lupi, balla coi lupi, il “ragazzo di Baggio che da sempre vive di politica”… Poi potrebbe ritirarsi, anche se smentisce, un altro candidato sindaco, aveva chiesto (lui parvenue senza una storia) di fare il capolista di una lista storica milanese, ci sono ancora i matti che si credono Napoleone…