Andrea Giambruno i suoi esordi a Telenova, ecco i ricordi chi l’ha conosciuto

Tantissime persone oggi su network nazionali (che poi se lo dimenticano) hanno iniziato a lavorare su radio e tv locali. E’ il caso anche di Andrea Giambruno che iniziò la sua attività professionale nella storica emittente lombarda Telenova. In quegli anni c’ero anche io, ma io proprio non lo ricordo, non l’ho mai visto nè incrociato. Vero è che io ero un esterno, al fianco di Roberto Marelli con il regista Giancarlo Danielli realizzavo in esterno le trasmissioni Storie di Lombardia e Mestieri Artigiani, e facevo qualche comparsata nei programmi con Enrico Beruschi. Quindi totalmente slegato dalla redazione giornalistica. Fu Adriana Santacroce (della quale ho grande stima e della quale mi fido) coordinatrice di redazione di Telenova ad assumere Andrea Giambruno. La Santacroce ha rilasciato poco fa un’intervista al Corriere della Sera:

“Cercavo un assistente per il nostro programma di politica Linea D’ombra, Giambruno si presentò insieme ad altri due ragazzi. Feci il provino a tutti e tre e scelsi lui. Era un ragazzo educato, preparato, e anche di bell’aspetto e questo è utile a livello televisivo. Ebbe un contratto di collaborazione annuale. All’epoca il nostro programma faceva soprattutto politica nazionale e lui si occupava degli approfondimenti. Ricordo che abitava a Monza e veniva 2-3 volte la settimana in redazione, confezionava i servizi, a volte usciva per interviste sul posto con il cameraman. E poi stava in onda insieme a me, leggeva i messaggi che arrivavano da casa. Da noi ha imparato tanto, per prima cosa a distinguere l’importanza delle notizie. In una tv locale devi fare tutto da solo, ad esempio devi montare i servizi, non c’è la figura del montatore». Ma si vedeva che Giambruno scalpitava. «Era sveglio e si capiva che puntava a una carriera con una platea più ampia di quella regionale. D’altronde, da noi non c’era possibilità di stabilizzazione. Quando l’anno di contratto terminò, rimanemmo in buoni rapporti. Ricordo che lo misi in contatto con una conoscenza che avevo a Mediaset, ma non so se poi la sua collaborazione con loro sia scaturita da quello”

Questo il ricordo di Adriana (che saluto) fra poco sentirò Giancarlo Danielli, Roberto Marelli, Ruggero Muttarini, Enrico Beruschi (ma credo che anche loro essendo nel settore spettacolo non lo abbiano mai incrociato), come sentirò Paola Blandi, Paolo Giarrusso, Pinuccio Del Menico, Paolo Pirovano ed altri della redazionale giornalistica.

LA STORIA DI TELENOVA

Francamente me non importa nulla del caso Giambruno Meloni (e non mi pronuncio in merito), sono concentrato sul Premio Gigi Vesigna (altro illustre collaboratore di Telenova) che si svolgerà a Milano domenica 29 ottobre alle ore 15 presso il Circolo El Salvadanèe di Via De Amicis 17 a Milano. Mi interessa come sempre sottolineare l’importanza storica delle radio e delle tv locali, vero è che la storia è scritta dai vincitori, ma ben prima prima di Mediaset (allora Fininvest) c’erano state le radio e le tv locali di ogni regione d’Italia. Lo stesso Silvio Berlusconi ammise, uno dei tanti esempi, l’importanza di Antenna3 Lombardia, la prima vera tv alternativa alla Rai (e non solo in Lombardia), a Telenova passarono Barbara D’Urso, Diego Abatatuono, Umberto Smaila, il padre di Irene e Veronica Pivetti ed altre persone poi approdate a notorietà nazionale.

Come già detto e scritto, non intendo intervenire sulla questione Giambruno-Meloni, io resto legato alle radio e alle tv locali, ma dalle parole di Antonio Ricci, forse mi sbaglio, può darsi che trattasi solo della punta di un iceberg. Ma non ne sono certo, non ho mai certezze e sono lontano da quanto accade a Mediaset, non esprimo giudizi su fatti, persone e cose che non conosco, resto legato al mondo delle radio e tv locali.

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