L’ascesa del gruppo Sciscione, l’acquisto di Telecity, Gianfranco Funari e il “terzo polo” televisivo

Fin dagli anni ’80 ho sempre sognato un terzo televisivo mai nato, Gianfranco Funari all’inizio del nuovo millennio, era su Odeon Tv, mi diceva: “non parlare di terzo polo, chiunque ci ha provato è finito male, la parola terzo polo porta sfiga”. Sono passati tanti anni, Gianfranco ci ha lasciato nel 2009, molta acqua è passata sotto i ponti. Due eccellenti alternative al duopolio Rai-Mediaset sono da anni La7, soprattutto da quando l’ha rilevata Urbano Cairo, e, recentemente Nove. Ma non dobbiamo dimentica Canale Italia, 7 Gold e Gold Tv. Cairo con La7 propone trasmissioni da non fare invidia a Rai e Mediaset, Nove non solo con l’avvento di Fabio Fazio ma con altri che (pare) stia contattando sta anch’essa proponendo un’offerta interessante. Seguono, a distanza, 7 Gold, Canale Italia e Gold Tv. A distanza per la copertura (ma da quanto sappia tutte e tre sono nazionali) e perché, pur facendo i conti con il budget gli editori dovrebbero rischiare e investire su format o conduttori innovativi o seguiti, sull’esempio de La7 e Nove.
Nei giorni scorsi il gruppo Netweek della famiglia Sciscione, che dal 2009 ha rilevato diverse emittenti storiche, ha messo a segno un altro colpo: l’acquisto di Telecity e delle emittenti consociate del gruppo Tacchino. Colpo doppio in quanto quale sarà il destino di 7Gold senza le emittenti che furono del gruppo Tacchino, e, naturalmente allargando così il bacino d’utenza e l’aria di copertura.

La famiglia Sciscione entra nel mondo televisivo nel 1978, precisamente l’1 maggio, allorquando Gianfranco Sciscione, il capostipite crea Telemontegiove, in società con lui entreranno di li a poco i fratelli Angelo e Romano. Inizialmente Telemontegiove ha una copertura territoriale (Terracina ed aree limitrofe) ma negli anni ’80 arriva a coprire le provincie di Frosinone e Latina e il sud di Roma. Nel 1988 nasce Quarta Rete seconda emittente del gruppo, all’inizio degli anni ’90 Telemontegiove aderisce al consorzio Italia 9 Network del quale Gianfranco Sciscione è dapprima consigliere, poi vicepresidente (dal 1998), e infine, dopo la morte di Rolando Boesso, Presidente dal 2009. Telemontegiove si è intanto trasformata in Lazio Tv, mentre Quarta Rete in Gold Tv, le due emittenti arrivano a coprire l’intera regione Lazio.

Con l’avvento del digitale terrestre il gruppo cambia pelle ed allarga il proprio raggio d’azione all’intero territorio italiano editando i primi canali digitali con copertura nazionale. Nascono canali con taglio generalista e tematico come Alma Tv e Donna Tv. Anno per anno vengono fondate nuove reti e rilevate emittenti storiche: Odeon, T9, Italia7 Toscana, Roma Tv 82, Gold Tv Sat, Telesubalpina, Telesirio, Etv Rete 7, Telegenova, Etv Marche, Etv Umbria.

Il gruppo ha diverse sedi di produzione dove le due principali, attive anche nel settore cinematografico oltre a quello televisivo, si trovano a Roma all’interno del Tecnopolo Tiburtino ed a Fiumicino sulla Roma-Fiumicino. Oltre a queste ha proprie sedi a Firenze, Latina e Terracina.

Marco e Giovanni Sciscione, figli di Gianfranco da anni, nella società, danno vita a Netweek spa che nel 2022, quotata al mercato MTA, si fonde con GM24 S.r.l. e di Media Group S.r.l.. L’ultima mossa vincente è appunto l’acquisto di Telecity dal gruppo Tacchino.

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