TeleLombardia

TELELOMBARDIA

di Massimo Emanuelli 

L’emittente nasce nel 1975 a Cologno Monzese per iniziativa di Luciano Porilli, un ingegnere elettronico già al servizio della Magneti Marelli, fondatore della Eurolab, società che si occupa di sviluppo, stampa e duplicazione delle pellicole Super8, in quel momento molto in auge. “Nel 1974 – ha dichiarato lo stesso Porilli a MILLECANALI  – mi contattarono alcuni personaggi della Dc e mi invitarono a produrre uno studio di fattibilità per realizzare una televisione locale a Milano. L’ipotesi iniziale era per una diffusione via cavo. Ma capii che era una tecnologia non utilizzabile in Italia, oltre che costosa. Partimmo nel 1975 e il nome dell’emittente che tirammo fuori fu TeleLombardia. I primi tre ripetitori furono posizionati su Monte Penice, Monte Gallo e sui Colli Euganei. Le potenze erano allora di 100 w., oggi improponibili, ma allora era tutto libero…”  La primissima emissione di Telelombardia 1 fu di pomeriggio con il film Gian Burrasca per la regia di Sergio Tofano, annunciato da un cartello elettronico con scritte in campo bianco, il marchio identificativo era Telelombardia I°. Oltre ad un notiziario con sigla musicale di Emerson Lake & Palmer), la prima trasmissione non film fu un programma di conversazione con ospiti condotto da Walter Marcheselli 

Inizialmente TeleLombardia utilizza le frequenze in vhf dedite alla ripetizione di Tv Koper Capodistria, mandando in onda film quando l’emittente jugoslava non manda in onda i propri programmi. Successivamente TeleLombardia inizia a proporre propri programmi e passa a trasmettere dagli uhf (canali 67, 64 47 e 28). In breve l’emittente si afferma come una delle televisioni meglio strutturate, con frequenze anche nelle regioni circostanti, ad un certo punto esce con due marchi, Telelombardia e Telelombardia2, anche se la programmazione è la stessa. Telelombardia e Telelombardia2 stavano ad indicare due fasce di programmi, la prima che andava dalle 12,30 alle 15, la seconda dalle 16,30 e per tutto il pomeriggio; i programmi si interrompevano poi alle 19,50 per lasciare il posto a TeleCapodistria, alle 22 Telelombardia riprendeva a trasmettere. Film, telefilm, documentari, spettacoli musicali, inchieste, interviste a personaggi famosi, servizi speciali, notizie locali e del retroterra milanese costituiscono il primo palinsesto dell’emittente che ha il suo programma cult in GLI AMICI DI LUCIANO spettacolo condotto da Luciano Minghetti.

Gli studi della prima TeleLombardia sono a Cinelandia (Cologno Monzese), la testata è di una trentina di soci fra i quali oltre all’ingegner Porilli (titolare dell’Eurolab, laboratorio sviluppo e stampa specializzato in Super8, e della Tape Record), l’avvocato Vincenzo Dittrich (membro del consiglio provinciale della Democrazia Cristiana), Massimo Grasei, e il dottor Andrea Facchi (D.P., la concessionaria di pubbicità per TeleCapodistria). La sede legale della società è in via Caboto 3 a Cologno Monzese.  Gli studi televisivi di via Cinelandia (furono (teatri di posa dove in passato veniva girato Carosello), sono siti nel complesso della Icet Studios che poi verrà acquisito dall’allora Fininvest.  Nel maggio 1977 il palinsesto di TeleLombardia è ormai ben strutturato.

Nel 1979 TeleLombardia inizia a proporre qualche programma sportivo curato dal giornalista Alberto Ballarin,  amico di Gianni Brera, di Salvatore Ligresti, di Paolo Pillitteri e di molti calciatori. Ma nonostante le trasmissioni sportive e i film proposti l’emittente non decolla anche a causa della concorrenza di Antenna 3 Lombardia, Milano Tv e di TeleMilano58, che di li a poco diventerà Canale5, e di altre tv locali. Mentre la Dc aveva investito nella concorrente Tvm66, il Pci su TeleRadioMilano2, il Psi non aveva ancora un’emittente di riferimento. E’ Alberto Ballarin ad avvisare Paolo Pillitteri, allora responsabile nazionale del Psi per l’informazione, che l’ingegner Ligresti è interessato all’acquisto di una televisione. Ligresti rileva TeleLombardia all’inizio degli anni ’80, trasferisce gli studi da Cologno Monzese a Milano città, zona via Melchiorre Gioia, ed amplia l’area di copertura irradiando i suoi programmi dai canali 28, 42, 47, 64 e 67; è il 1980 Telelombardia viene vista in tutta la regione e in alcune zone dell’Emilia (Piacenza).  Dai soli film che trasmetteva alle sue origini unitamente al mitico GRAPPEGGIA SHOW, ai cartoni animati della serie Il grande Mazinga, Telelombardia inizia a proporre programmi sportivi e un bellissimo telegiornale, condotto da Flavia Sbrolli, molto ramificato sul territorio lombardo. Telelombardia ha di fatto inventato le ricette delle «piccole» premiate dal pubblico, la cronaca della porta accanto, l’informazione regionale, lo sport, l’intrattenimento, i giochi con il pubblico per contrastare i colossi nazionali. L’aria famigliare, lo stretto rapporto con il pubblico che la segue. Direttore  dell’emittente negli anni ’80 è Alberto Ballarin, è lui a chiamare il grande Gianni Brera che conduce L’ACCADEMIA DI BRERA. Responsabile dei programmi e direttore artistico è Tonino Antonucci Ferrara, amministratore Lucio Salvini, fra i programmi in onda IN DIRETTA CON GIANNI BRERA, CRONACHE MILANESI, film, telefilm, cartoni animati, RUBRICA SINDACALE, ANTIQUARIATO a cura di Melissa Gavardi, e la rubrica UN LIBRO PER VOI. Fra gli altri programmi GOAL DI NOTTE condotto da Michele Plastino, DIRETTA BASKET condotto da Giorgio Micheletti e DIRETTA STADIO condotto da Michele Plastino. L’emittente intanto si è trasferita in via Bordoni 2 a Milano,  Nel 1986 ha inizio QUI STUDIO A VOI STADIO programma ideato da Ruggero Muttarini (ancora oggi in onda). L’emittente propone gli incontri di calcio dell’Inter, del Milan, del Monza e di altre squadre lombarde. Fra le altre trasmissioni DOMENICA MILAN, telenovelas, le selezioni dello Zecchino d’Oro, CONTROPIEDE condotto da Gigi Garanzini e Gianni Mura, TUTTO SPORT a cura di Massimo Cerri (oggi al Tg4, uno dei più bravi giornalisti italiani che ha fatto tesoro dell’esperienza su una tv locale allorquando si è trovato al Tg4 e realizza i suoi servizi con grande professionalità), e IO LA PENSO COSI’ attualità sportiva condotta da David Messina. Collabora con l’emittente anche Nini Turconi, direttrice di Bolero Teletutto.

qsvsDa Telelombardia si sono affermati giornalisti come Massimo Cerri (conduttore del tg LOMBARDIA SERA, oggi al Tg4), Flavia Sbroli, Luisella Pellerino, Marina Del Cerri (poi al Tg4), Bruno Bugarelli, Biagio Longo (poi capo ufficio stampa dell’Aem di Milano), Dario Carella (oggi a Rai3 Regione), Andrea Carini (poi direttore di Class Europe), Paolo Nizzola (poi a Telereporter), Giorgio Micheletti e i giornalisti sportivi Carlo Pellegatti (ora a Mediaset), Mauro Suma (oggi direttore di Milan Channel e responsabile del sito ufficiale del Milan), Paola Anelli (poi al Tg3), Davide Loreti (poi al Tg4), Tiziano Crudeli, Gianluca Rossi (ancora oggi a Telelombardia) e Fabio Ravezzani, Tony Damascelli.  Amministratore nel corso degli anni ’80 è stato Paolo Romani, attuale parlamentare di Forza Italia e Presidente della Commissione Trasporti della Camera. Oltre ai film e ai telefilm in magazzino, nuovi acquisti (ad esempio i cartoni animati della serie Gaiking), allo sport Telelombardia si distingue per alcune autoproduzioni, ideate da Ruggero Muttarini, che durano ancora oggi: Buongiorno Lombardia (prima conduttrice la compianta Paola Protasi) e Qui Studio a Voi Stadio.  Paolo Mosca conduce Lady Notte, e Cesare Lanza, prima, con la figlia Giorgia, poi, conduce GLI AMICI DELLA NOTTE e TAM TAM, due trasmissioni di grande successo. Tam Tam era uno show di attualità, costume e opinioni, Gli amici della notte, un talk-show notturno impegnato. Ricordo che Lanza mi invitò, unitamente a tutti gli altri ospiti passati nel suo salotto, pochi giorni prima del Natale 1992 al Teatro Lirico di Milano. Sempre all’inizio degli anni ’90 nasce CARTELLINO ROSSO trasmissione condotta da David Messina che affronta temi come il doping e la violenza sugli stadi.  Nel 1993 parte Copertina, attualità, moda, costume, curiosità e personaggi, conduce Anna Mascolo. Nel 1988, in occasione dello scudetto vinto dal Milan l’emittente propone uno speciale di 48 ore intitolato LA GRANDE ATTESA condotto da Michele Plastino, vengono presentati vari ospiti, commenti, interviste, analisi, rievocazioni della storia del Milan.  Particolarmente significativo è l’intervento, prima telefonico, poi negli studi nel corso de L’ACCADEMIA DI BRERA, del presidente del Milan Canale6 che coglie l’occasione per lodare TeleLombardia “emittente che ha svolto egregiamente le proprie funzioni di tv locale”.  Sul finire degli anni ’80 Telelombardia rileva Canale6 e ristruttura completamente la propria rete di diffusione. All’inizio degli anni ’90 l’emittente va in crisi: trasferitisi altrove i migliori conduttori, in difficoltà il gruppo Ligresti, TeleLombardia finisce in amministrazione controllata (Mediobanca),  nel 1995 l’emittente viene rilevata da una società costituita da Mario Carrara, dall’Elettronica Europea (editrice di R.T.R. di Padova e di altre emittenti venete) e da  Sandro Parenzo, che nel 1996 è azionista di maggioranza. Parenzo, l’attuale editore, che al segnale di Telelombardia affianca anche quello di Canale6 in uscita dal circuito Cinquestelle, e acquista la De di Verona e la Rtr nell’area veneta, e Telesette dell’Emilia Romagna, acquistata dalle Coop.  Sandro Parenzo si avvicina a TeleLombardia in quanto è una delle emittenti che manda in onda il programma da lui prodotto, ZONA FRANCA, condotto da Gianfranco Funari.   Acquistata TeleLombardia  Sandro Parenzo, ha rilanciato l’emittente, che da televisione dello sport ha allargato i propri confini alla politica.  Parenzo inizia la sua attività professionale come sceneggiatore (è lui a scrivere i dialoghi del film MALIZIA di Salvatore Samperi con Laura Antonelli), nel 1980 incontra Silvio Berlusconi che lo manda nella capitale per aprire la sede romana della Fininvest. Successivamente Parenzo passa a Rete4 di Leonardo Mondadori, quando Berlusconi compra quella rete Parenzo lascia e si dedica alla distribuzione cinematografica, è lui ad importare dagli Usa il film 9 SETTIMANE E MEZZO.  Nel 1985 Parenzo apre la Videa, una società di produzione, e produce una serie di programmi di successo per la Rai, nel 1988 compra gli studi Vides dal gruppo Rotschilde, nel 1995 dopo avere puntato a Telemontecarlo, acquista Telelombardia. A metà  degli anni ’90 Maurizio Costanzo e Michele Santoro pensano proprio a Parenzo come l’editore di Telesogno, il terzo polo televisivo.  Nel marzo 1996 Mario Carraro rileva una quota del 10% di Telelombardia, altri imprenditori veneti seguono il suo esempio con l’obiettivo di creare una televisione presente dal Piemonte al Friuli. Azionista di maggioranza di Telelombardia rimane sempre Sandro Parenzo che tramite la Videa, controlla il 65%, segue Giorgio Pinton con il 25% e Carraro con la Finad, la holding di famiglia, con il 10%.  Il progetto di Parenzo è quello di collegare più emittenti regionali: l’emiliana Rete7, la triveneta Diffusione Europea, una rete piemontese ed una ligure.   Ciascuna emittente regionale punta alla leadership nel suo territorio e tutte insieme puntano ad essere i più grandi tra i piccoli. Parenzo affida il compito del rilancio dell’emittente ad Angelo Guglielmi, ex direttore di Rai3, che però poco dopo lascia, nel 1993 Parenzo affida la direzione delle news a Giorgio Micheletti, l’emittente lancia BORSA OGGI, una trasmissione quotidiana di economia e finanza, condotta da Angelo Maria Perrino, dal 1999 la svolta: diventa direttore del tg e del settore informazione dell’emittente Daniele Vimercati, già conduttore di ICEBERG da qualche anno, Vimercati ha il merito di aprire l’emittente anche ai talk-show politici e ad un’informazione radicatissima nel territorio ma anche di respiro nazionale. Nuovo trasferimento degli studi: dalla zona Melchiorre Gioia a quella della Bovisa, in via Mecantini, prima, e in Via Colico poi, nei modernissimi studi odierni. Telelombardia arriva fino a Parma e a Piacenza, raggiunge parti del Piemonte, ed è seguitissima anche in Veneto, per i programmi sportivi ha interconnessioni in tutto il Nord Italia: da Torino ad Udine. Telelombardia è vista in diverse zone del Piemonte, del Veneto e dell’Emilia Romagna. Ha 1.500.000 spettatori e picchi di ascolto fino a 3.000.000.

Nel maggio 2002 i dati Auditel registrano 1.261.000 di audience, con un incremento del 19,6% rispetto al 2001.  Fra le trasmissioni di punta di Telelombardia ricordiamo QUI STUDIO A VOI STADIO, condotta da Gianluca Rossi,  ICEBERG, condotta da Daniele Vimercati e, dopo la sua prematura scomparsa da Marco Taradash, Gianni Rivera, Manuela Ferri e David Parenzo, BUONGIORNO LOMBARDIA e PRIMA SERATA condotte da Roberto Poletti, ORARIO CONTINUATO condotta da Cesare Cadeo, e LO STRIZZACERVELLI condotta da Alessandro Meluzzi.  Nel 2002 muore prematuramente Daniele Vimercati, la sua eredità giornalistica è stata raccolta da Roberto Poletti. Grazie a Poletti nascono nuove trasmissioni, le “sciure Maria” padane seguono più volentieri Telelombardia dei network nazionali. Nel 2004 Poletti lascia per passare ad Atenna 3, i conduttori di punta attuali dei talk-show sono oggi David Parenzo e Giuseppe Ciulla, il piatto forte dell’emittente rimane lo sport, la fascia spettacolo, creata da Roberto Poletti, è ora curata da Eugenio Ban.

telelombardia altro logoIl palinsesto 2005/2006 presenta: Buongiorno Lombardia (che è condotta per il secondo anno consecutivo da Rocco Casalino), Il gonfalone, rubrica sui comuni della LombardiaIceberg (condotto da Manuela Villa e David Parenzo), Giudicate voi (talk-show condotto da David Parenzo), Orario continuato (condotta da Giuseppe Ciulla), Tuttaunaltramusica (rubrica musicale condotta da Eugenio Ban), Monoscopio con Francesco Specchia e Stefania Cioce.  Per lo sport: l’ormai celeberrima Qui studio a voi stadio, Cartellino rosso condotta da Federica Zanella,   Fra le altre rubriche Net cafè (magazine su internet condotto da Gabriele Di Matteo), T & L Viaggi condotta da Rocco Casalino, Scusate se insisto, intervista al sindaco di Milano Gabriele Albertini, L’apriregione, rubrica di informazione sull’attività della Regione Lombardia.I dati Auditel 2005 registrano 1.118.844 telespettatori nel giorno medio. Nelle ultime stagioni il palinsesto dellì’emittente non è cambiato, esso propone:  QUI STUDIO A VOI STADIO (condotta da Fabio Ravezzani), CARTELLINO ROSSO (rubrica sportiva condotta da Federica Zanella), ICEBERG (condotta da David Parenzo), DESTRA DEL NORD, ORARIO CONTINUATO, BUONGIORNO LOMBARDIA (condotta da Leandro Diana), IL TERE… GIORNALE varietà con i Legnanesi, TERRA ITALIANA, la rubrica automobilistica LOMBARDIA MOTORI. Nel 2008 il ritorno di Roberto Poletti, che ha lasciato la politica, con BUONGIORNO LOMBARDIA.  Fra le ultime novità L’ERETICO programma condotto da Alessandro Sallusti. Nell’estate 2008 Telelombardia propone CINEMA ESTATE, grandi film in prima serata il lunedì, martedì e giovedì. TeleLombardia è anche in versione satellitare sul canale 901 di Sky e un nuovo palinsesto, il cui varo è previsto per novembre, all’insegna di “il meglio di…” Il 3 novembre 2011 Telelombardia manda in onda Servizio pubblico nuovo programma di Michele Santoro. La crisi di Telelombardia (e delle altre emittenti del gruppo Mediaspason, Antenna 3 Lombardia, Top Calcio 24, Milanow) inizia, come quella di tutte la altre tv locali italiane, con l’avvento del digitale terrestre. Il polo televisivo regionale guidato da Sandro Parenzo che controlla anche il 50% della concessionaria Publis e l’80% di Festa in Piazza s.r.l. sprofonda in un abisso profondo.

telelombardia logo attualeMediapason continua ad annaspare, chiudendo anche il bilancio 2013 con un grave rosso di 5,4 mln di euro (la sequenza negativa era stata interrotta solo nel 2012 grazie a proventi eccezionali pari a 11 mln dovuti alla dismissione di due mux): il fatturato risulta in netto calo dai 16,5 mln del 2010 agli 11,5 mln del 2013 (-30,3%) – degli 11,5 mln di fatturato, 5,9 derivano dalla pubblicità tabellare, 1,7 mln dalle televendite, 1,9 mln da prodotti editoriali venduti alle altre tv e un milione circa dall’affitto di banda – e il trend negativo sta coinvolgendo irreparabilmente anche l’anno in corso. Nel mese di giugno 2014 infatti la controllata Telelombardia, dopo aver concesso un periodo di cassaintegrazione, si è trovata con le spalle al muro e ha licenziato 26 dipendenti. Ma non solo, la tv milanese ha accumulato anche insoluti con le banche, dato che dal giugno 2014 Mediapason non ha pagato la rata in scadenza su un finanziamento concesso da Mediocredito Italiano – come riporta un articolo di ItaliaOggi di mercoledì 10 settembre, le rate insolute ammonterebbero a circa 1 milione di euro -. Eventi preoccupanti, dato che l’indebitamento complessivo societario si aggira attorno ai 33,1 mln di euro, di cui 7,7 verso le banche e 19,1 verso altri finanziatori: gli amministratori non nascondono “incertezze e dubbi significativi sulla capacità del gruppo di operare sulla base del presupposto della continuità aziendale”. Una incertezza così grande che sia il collegio sindacale, sia la società di revisione marcano la loro “impossibilità nell’esprimere un giudizio in merito all’approvazione del bilancio Mediapason”. Sul fronte degli ascolti, Telelombardia resta pur sempre la prima tv locale regionale, con i suoi 590.907 contatti netti giorno medio (Auditel luglio 2014), seguita da Antenna 3 Lombardia a 3 a quota 482.198 (Top Calcio 24 registra 503.477 contatti). Per il futuro, il piano industriale 2013-2018 (aggiornato, rivisto e presentato alle banche lo scorso 2 luglio) potrebbe far ben sperare dal momento che le previsioni riguardano un ebitda positivo per Telelombardia e un risultato netto complessivo con segno + nel 2016, grazie all’introduzione di nuovi business, che però per il momento non paiono dare sufficienti garanzie, nemmeno agli addetti ai lavori. Nel luglio 2014 Mediapason annuncia il licenziamento di 54 lavoratori sugli attuali 128. In una nota arrivata il 26 giugno a Cgil, Cisl e Uil, Telelombardia – secondo i sindacati – ha comunicato di non essere in grado di sottoscrivere un accordo di solidarietà in alternativa alla procedura di licenziamento collettivo, “a causa dell’organizzazione del lavoro in essere”. La società editrice Mediapason (azionista di riferimento Sandro Parenzo) rappresenta la più importante struttura dell’emittenza locale del Nord Italia e una delle prime a livello nazionale e quindi la situazione è veramente molto delicata e preoccupante. In questi giorni i sindacati hanno tenuto un presidio davanti alla Regione Lombardia, per chiedere il ritiro dei licenziamenti e (nuovamente) l’applicazione dei contratti di solidarietà.
Come scrive il sito www. newslinet.it, «l’azienda – spiega in una nota Sabria Sharif della Fistel Cisl Milano Metropoli – ha dichiarato di voler procedere alla riduzione di 54 lavoratori sugli attuali 128 in forza. Nonostante le dichiarazioni fatte in sede istituzionale in cui Telelombardia aveva dichiarato la propria disponibilità a prendere in considerazione il contratto di solidarietà in alternativa alla procedura di licenziamento collettivo, in un’ultima nota pervenuta il 26 giugno ai sindacati, l’azienda ha comunicato di non essere in grado di sottoscrivere tale accordo a causa dell’organizzazione del lavoro in essere”.
I sindacati denunciano l’assenza di un vero confronto di merito sulla questione e diffidano l’azienda dal procedere al licenziamento dei 54 lavoratori che si troverebbero senza protezione sociale. “Chiediamo alla società di rivedere questa posizione al fine di salvaguardare l’occupazione e le professionalità delle persone che hanno permesso la crescita di Telelombardia” – sottolinea la Fistel, che spiega come la crisi dell’emittenza privata, in alcuni casi, sia diventata l’alibi per tagliare i “rami deboli” e meno tutelati. L’azienda, per conto proprio, fa sapere che per i lavoratori dovrebbe arrivare il sì alla proroga della cassa in deroga, attiva da un paio d’anni, fino al 31 agosto. Quanto ai contratti di solidarietà, ha spiegato Fabio Ravezzani, direttore del gruppo Mediapason, “da un anno diciamo ai sindacati che non si possono adottare in un’emittente televisiva come la nostra, perchè l’evoluzione tecnologica ha fatto sì che certi reparti, come quello tecnico, siano sempre meno fondamentali rispetto ad altri, per esempio quello giornalistico”».
Si spera ora in un accordo in extremis per evitare un taglio doloroso che evidenzia ancora – se ce n’era bisogno – la situazione precaria di molte strutture televisive locali (o di ‘grandi Tv locali’, come in questo caso). Nel frattempo l’Agcom ha predisposto un provvedimento (per fortuna non ancora definitivo) che aumenta in modo ‘drammatico’ (e di fatto non sostenibile) anche per le Tv locali i contributi annuali dovuti per l’utilizzo delle frequenze. Come dire, piove sul bagnato. Diventa molto serio il problema degli “esuberi” di personale nel gruppo televisivo milanese che fa capo a Sandro Parenzo, dopo la cassa integrazione in deroga scatterebbe il licenziamento.

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