Telemontecarlo

TELEMONTECARLO

di Massimo Emanuelli

telemontecarlo logo storico

telemontecarloTelemontecarlo iniziò ad irradiare i suoi programmi in terra italiana il 5 agosto 1974, un mese dopo la sentenza della Corte costituzionale che sanciva la legittimità degli impianti di ripetizione dei segnali televisivi esteri. La proprietà è franco-monegasca, le trasmissioni sono a colori (sistema Secam).  I programmi iniziano ogni giorno alle 17,45 (anticipando l’orario della Rai) con una sigla psichedelica: appariva la scritta Tmc (con molte sfumature) che si componeva da sola, poi giochi telefonici a premi ed ospiti musicali condotti da Jocelyn, dalla sua compagna Sophie e da Awana Ghana, cui segue un telefilm, un notiziario curato da IL GIORNALE di Indro telemontecarlo inter tvMontanelli, film in prima serata, telefilm, sport.  Il tg, condotto da Antonio Devia, consiste in una dozzina di notizie preparate nella redazione di piazza Cavour a Milano vengono registrati i commenti di Indro Montanelli, Enzo Bettiza, Cesare Zappulli, Mario Cervi e dalle altri grandi firme del quotidiano milanese, servizi che vengono poi inviati a Montecarlo per essere mandati in onda alle 20,50.   Fra le prime novità del palinsesto di Tmc vi è quella della proposta di un film ogni sera (nel periodo durante il quale la Rai proponeva un film alla settimana), programmi innovativi come UN PEU D’AMOUR, D’AMITIE’ ET BEACOUP DE MUSIQUE condotto da Jocelyn;  un tg (NOTIZIARIO), telemontecarloil programma SHOPPING condotto da Sabina Ciuffini per la regia di Gianni Mario (autore Paolo Limiti), telefilm, cartoni animati.  E, ancora, PAROLIAMO condotto da Lea Pericoli, TELEMENU’, TELEMONTECARLO (2)PRANZO CON WILMA, PANE AMORE E FANTASIA, rubriche di cucina condotte da Wilma De Angelis,  Quando in Italia iniziano ad essere messi in commercio i primi televisori a colori i pochi fortunati possessori riescono a vedere Telecapodistria ma vedono Telemontecarlo in bianco e nero poichè il sistema usato era il Secam e non il Pal, adottato in Italia.  L’emissione a colori si avrà soltanto con il 1978.  Molto buono il magazzino di film (grandi classici d’autore), telefilm (I FORTI DI FORTE CORAGGIO, STASERA HITHCOCK, STAR TREK, DIREZIONE COSMO ecc.) e cartoni animati, tutti poi ereditati poi da La7).  A Telemontecarlo vi sono telemontecarlo bugdei funzionari più perspicaci di quelli della Rai, le sorelle Cauvigny accettano, ad esempio, i programmi di Gianfranco Funari TORTI IN FACCIA e ABOCCAPERTA, sarà subito un grande successo.  E, ancora, BUGGZZUM gioco condotto da Robertino (mitica voce di Radio Monte Carlo), e (insieme alla Rai) la messa in onda in diretta delle gare del Gran Premio di Formula Uno, la rubrica PUNTOSPORT condotta da Gianni Brera, MONTE CARLO SERA, programma di attualità a cura di Luisella Berrino. Alla direzione dei programmi si succedono Paolo Limiti (1978/1980) ed Ettore Andenna (1980/1981).

Fra la seconda metà degli anni ’70 e gli anni ’80 molte emittenti locali ripetono i programmi di TeleMontecarlo e quando l’emittente monegasca non manda in onda i propri programmi propongono una propria programmazione al posto del monoscopio, in alcuni casi i ripetitoristi italiani di Tmc danno poi vita ad una propria emittente.  A parte il lavoro dei fratelli Leo e Guelfo Marcucci,  ricordiamo Canale 55 (ex Tele Sassuolo), Trb Intervideo di Bologna, la friulana Siar TvTele Centrale di Verona, Video System di Verona, Tele San MarcoTelemare Adriatica, ecc.

telemontecarlo altro logoI programmi di Gianfranco Funari vengono trasmessi dalla sede milanese dell’emittente che viene inaugurata proprio in occasione della prima puntata di TORTI IN FACCIA, studi siti in via Col di Lana 6 presso Inter Tv (ricorda Patrizia Barchi che ringraziamo), di li a poco verrà inaugurata anche la sede romana, gli altri programmi vengono irradiati dalla sede centrale nel Principato di Monaco.   Nel 1982 l’emittente stipula un accordo con la Rai per alcuni scambi (la Rai fornisce alcuni programmi del magazzino Rai e Tmc da la liberatoria ad alcuni suoi conduttori per il passaggio in Rai, iniziando da Funari), la Rai acquista una quota azionaria del pacchetto di Telemontecarlo, nel 1982 Indro Montanelli cessa la collaborazione con Telemontecarlo. Nel 1986 Tmc passerà sotto il controllo della brasiliana Rede Globo del gruppo Marinho e della Rede Globo Tv, direttore Ricardo Pereira, durante la gestione di Rede Globo Tmc propone la formula sport e news consistente in molto sport ed informazione (fermo restando il pacchetto film e telefilm già in magazzino molto spesso utilizzato).  Fra i collaboratori di questo periodo Josè Altafini e Simona Ventura, direttore dei programmi è Ricardo Pereira, nel periodo della gestione Marinho l’emittente si concentra sul calcio brasiliano.

telemontecarloNell’ottobre 1990 vi è un nuovo cambio di proprietà: Rede Globo cede alla Feruzzi Finanziaria di Raoul Gardini (che controllerà il 40% della holding) e alle Pesada Real Estate Tv (società della quale il maggior azionista è Dionisio Poli. . Nel 1993 Emmanuele Milano (ex Rai) viene nominato direttore generale dell’emittente, arrivano dalla Rai anche Sandro Curzi (ex direttore del Tg3 che sarà chiamato a dirigere il tg di Telemontecarlo TMC NEWS), Antonio LubranoLuciano Rispoli con LA PIU’ BELLA SEI TU e IL TAPPETO VOLANTE, e Aldo Biscardi con IL PROCESSO DEL LUNEDI’;   commenta i fatti politici della settimana Indro Montanelli, intervistato da Alan Elkann.  Oltre alla sede del Principato di Monaco l’emittente apre due sedi, una a Roma e l’altra a Milano. Partono programmi come GALAGOAL condotto da Alba Parietti con Massimo Caputi e l’ex calciatore Giacomo Bulgarelli, BANANE (con Fabio Fazio, Gioele Dix, Paolo Hendel, Maria tmc newsAmelia Monti, Silvio Orlando, David Riondino), I.T con Mino Damato, FESTA DI COMPLEANNO varietà condotto da Loretta Goggi e poi da Gigliola Cinquetti. Lavorano per Tmc Tiberio Timperi e Simona Ventura, Federico Fazzuoli e Gegè Telesforo. Lavorano al tg di Tmc News Armando Sommajuolo, Stefano Bises, Giovanna Lio, Annalisa Spezie, Teo Bellia e Tiberio Timperi.  Andrea Melodia, nuovo direttore dei programmi, cerca di essere competitivo con Rai e Mediaset nella proposta di programmi, ma invano.

Nel 1995 Telemontecarlo viene acquistata da Vittorio Cecchi Gori, unitamente a Videomusic, direttore di Telemontecarlo è Michele Franceschelli, cui succederanno Brando Giordani, Sonia Raule, Lillo Tombolini e Roberto Giovalli. Cecchi Gori cerca con l’acquisto di due storiche emittenti di dar vita al terzo polo, ma ancora una volta l’obiettivo non riesce.  Nonostante la vittoria di Cecchi Gori nella stagione 1996/97 allorquando ottiene i diritti per la messa in onda in chiaro delle partite del campionato di calcio italiano, ma deve poi fare marcia indietro in quanto non può fornire alla Lega Nazionale Professionisti tutte le garanzie richieste per la non completa copertura televisiva del territorio nazionale. Tmc si deve accontentare dei diritti degli incontri di coppa Italia, di alcune partite delle coppe europee, delle trasmissioni sportive di prima serata, e dei diritti per i mondiali del 1998 e per gli europei del 2000.  Con l’inizio del nuovo secolo Tmc si trasferisce definitivamente a Roma, chiudendo la redazione monegasca (originaria sede centrale).

telemontecarlo la7Nel 2001 Cecchi Gori vende al gruppo Seat-Telecom guidato dal gruppo Colaninno, prima, e da Marco Tronchetti Provera, poi, dal giugno 2001 dalle ceneri di Telemontecarlo nasce La7. Con la nascita de La7 il 24 giugno 2001 muore un marchio storico come quello di TeleMontecarlo.

Telemontecarlo è sempre stata, in tutte le sue stagioni, un’emittente di elite, per un pubblico raffinato, lontano dalla massa e dalla tv generalista, che ha proposto programmi e personaggi innovativi, ma, nonostante ciò, e forse proprio per questa ragione, l’emittente non è mai stata in grado di spezzare il duopolio Rai-Berlusconi.

L’idea di mettere in rete (impresa titanica) la storia delle radio e delle televisioni locali nasce nel 2005 per iniziativa di Gigi Vesigna (giornalista, direttore storico di Tv Sorrisi e Canzoni), Massimo Emanuelli (docente e giornalista di Millecanali, pioniere della radiofonia), Maurizio Seymandi (giornalista e mitico conduttore di Superclassifica Show), Pino Callà (regista e produttore televisivo), Enzo De Mitri (giornalista, critico televisivo de La Notte, collaboratore di Gianfranco Funari).  L’avere vissuto da angolazioni diverse (carta stampata, radio e tv) il periodo pionieristico, l’avere visto nascere e crescere tante emittenti locali, l’avere conosciuto ed intervistato molti dei protagonisti, oltre agli archivi dei fondatori, rende agevole (anche se infinito) il lavoro dei nostri.  Con il passare dei mesi i fondatori vengono contattati da molti pionieri che forniscono ulteriori testimonianze, ricordi e materiale. Si uniscono al gruppo Massimiliano Marchi, Ruggero Righini, Gianfranco Guarnieri, Agostino Rosa ed altri.  Per ogni regione d’Italia viene individuata una memoria storica/corrispondente, aumenta il numero delle interviste mensili e dei contatti del portale. Nascono intanto (giustamente e citando la fonte) analoghe iniziative a livello regionale, con scambi di link e collaborazioni proficue (particolarmente interessante il lavoro di un altro pioniere, Massimo Lualdi).  Nel 2015 scompare Gigi Vesigna, in segno di lutto e di rispetto il sito non viene più aggiornato. Dopo un lungo periodo di silenzio i pionieri superstiti decidono di riattivare il sito (è in ristrutturazione, sarà aggiornato e rilanciato con nuova grafica su un nuovo dominio). Molto è ancora il materiale da pubblicare ed inserire, molte sono ancora le interviste da fare, pian piano accontenteremo tutti.  Al momento alcune schede vengono rilanciate su due blog

https://storiaradiotv.wordpress.com/ (radio)

https://massimoemanuelli.wordpress.com/ (tv ed interviste varie)

Gradualmente sarà inserito anche materiale audio e video del nostro archivio e materiale che i pionieri ci stanno inviando.

Purtroppo qualcuno nel frattempo aveva copiato l’intera linea editoriale del portale (e non solo gli articoli) senza ritegno e non rispettando il diritto d’autore dei collaboratori che vantano tantissimi anni di lavoro e ricerca (molti degli articoli erano usciti su testate nazionali). Già in passato avevamo fatto una causa (vinta) per la copiatura di alcune schede, ma copiare l’intera linea editoriale annunciando di copiare l’intero sito è a dir poco folle. Disponibili a collaborare con chiunque citi le fonti e ci proponga scambi e confronti, non possiamo però transigere con chi plagia pedissequamente. Tutti coloro che hanno ulteriori notizie o proposte farci scrivano alla mail storiaradiotv@tiscali.it provvederemo ad integrare le schede e a citare gli autori.

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