Notissimo giornalista toscano, nasce a Firenze il 30 gennaio 1950, consegue un diploma all’Istituto Tecnico Commerciale Duca d’Aosta di Firenze, e, successivamente, una laurea triennale in Scienze della formazione, nonché una laurea magistrale in Teoria e Tecnica della Comunicazione, giornalista pubblicista dal 1972 (collabora dapprima con il settimanale di calcio Brivido sportivo e, quindi, con Il giornale d’Italia).
Sandrelli inizia la sua attività a Radiolibera Firenze, quindi passa a Telelibera Firenze, capo servizio, vicedirettore e capo dei servizi sportivi del quotidiano La Città. Sandrelli ha anche lavorato per Rtv38 e Tele 37.
Nel 1983 è responsabile della redazione sportiva di Rete4 produce Caccia al 13, dal 1984 è giornalista professionista, quindi collabora con la Rai. Dal 1988 al 1994 lavora per il quotidiano La Repubblica (come vicecaporedattore di Mario Sconcerti e poi di Claudio Giua).
Dal 2001 al 2013 collabora con Rtv38. Sandrelli ha anche diretto Canale 10 ed è stato anche responsabile delle relazioni esterne della Fiorentina e responsabile della comunicazione di Federcalcio. E’ stato anche consigliere del Corecom della Regione Toscana. Massimo Sandrelli è autore di diversi libri fra i quali ricordiamo: Giordano Goggioli atleta, giornalista, dirigente (con Raffaele Paloscia), Viaggio nella viola. Fiorentina tutto quello che avreste voluto sapere e che non è stato possibile raccontare, L’avvento del digitale e la televisione del futuro. Prodotti televisivi, storia, audience e logica commerciale. Tv locali: dalla nascita alla ricerca di una nuova identità.
L’INTERVISTA di Massimo Emanuelli
Quale è il tuo primo ricordo radiofonico?
Tutto il calcio minuto per minuto che allora cominciava con il secondo tempo.
E il tuo primo ricordo televisivo?
Come sei arrivato al mondo della radio e della televisione?
Nel novembre 1975 approdai a Radiolibera Firenze conducendo la trasmissione Primo tempo durante la quale si davano i risultati della serie A, di Radiolibera fui anche responsabile dei servizi sportivi. Venni chiamato dall’editore Mauro Ballini e dal direttore Carlo Fusaro. Dopo tre mesi, all’inizio del 1976, mi chiesero un programma per Telelibera Firenze, nacque Fuorigioco, trasmissione con Giordano Goggioli in onda fino al 1988.
Hai collaborato con quasi tutte le emittenti storiche toscane, ma, pur senza lasciare mai il video, ti sei dedicato anche ad altro.
Nel 1994 venni ingaggiato da Vittorio Cecchi Gori come direttore di Canale 10, poi sono stato consulente per la comunicazione della A.C. Fiorentina, di Telemontecarlo e Telemontecarlo2 (ex Videomusic). Ho attivato una collaborazione con il gruppo Vegastar, l’agenzia che aveva Carlo Conti, Giorgio Panariello, Cristiano Militello, Gaetano Gennai, Graziano Salvadori. A Canale 10 nacque Stadium che curai insieme a Carlo Conti con Walter Santillo e poi con Cristiano Militello, ho anche seguito la produzione di Aria fresca. Nel 1988 sono stato consulente per la Federcalcio per il Settore Giovanile Nazionale e il Settore Tecnico (Coverciano). In questo periodo ho promosso il riconoscimento ad Alberto Sordi come direttore tecnico ad honorem e la creazione della Hall of Fame del calcio nel museo del calcio a Firenze.
Nel 2000 il rientro alla Fiorentina.
Si con Mario Sconcerti, ma, dopo la vittoria della Coppa Italia sono tornato in televisione. Dal 2002 a Rtv38 con un programma sulla Fiorentina in C2 con Manuela Righini, Aldo Agroppi, Gino Menicucci, Corrado Orrico, Gianfranco Monti e Cesare Badoglio. Fino al 2014 ho prodotto programmi televisivi fra cui anche spettacoli teatrali per le scuole.
Cosa fa oggi di bello Massimo Sandrelli?
Collaboro con David Guetta a Radio Bruno.
In tutti questi anni di televisione avrai senz’altro mille aneddoti da raccontare, quale è il più curioso?
Ce ne sarebbero tanti, quello cui sono più affezionato fu nell’aprile 1976. Inducemmo con un’interruzione dei programmi, tutti a credere che Giancarlo Antognoni fosse stato rapito. Naturalmente eravamo d’accordo con lui e con la Fiorentina, avevamo depositato presso le Autorità un copione dove si raccontava tutto quello che sarebbe successo. Un’idea stile Orson Welles. Fu un successo pubblicitario clamoroso. Solo che non potevo uscire di casa senza che qualcuno, riconoscendomi, non avesse da raccontarmi il proprio privato sconforto e la rabbia dopo che si era accorto della beffa. Fu considerato a lungo il miglior pesce d’aprile fatto a Firenze.



MASSIMO SANDRELLI E MORENO ROGGI, UN GIOVANE MASSIMO SANDRELLI IN UNA FOTOGRAFIA SCATTATA NELLO STUDIO DI FUORI GIOCO, STORICA TRASMISSIONE DI TELELIBERA FIRENZE DEDICATA ALLA FIORENTINA CALCIO E CONDOTTA DA SANDRELLI CON GIORDANO GOGGIOLI ASSIEME AI CONDUTTORI IL CONTE FLAVIO CALLISTO PONTELLO, ANCORA MASSIMO SANDRELLI NEGLI STUDI DI TELELIBERA FIRENZE.
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