Sabato 18 ottobre alle ore 16 si è svolta la settima edizione del Premio Gigi Vesigna, è stato conferito alla cantante Giovanna Nocetti. La premiazione si è svolta presso il Circolo De Amicis di Milano, inaugurato nel 1968 dall’allora sindaco Aldo Aniasi e da Pietro Nenni. Delegato dal Presidente Aulo Chiesa ho dapprima ricordato le insigni personalità del mondo della politica, della cultura, dell’imprenditoria e dello spettacolo passati per il circolo in oltre 50 anni di attività, fra gli altri due Presidenti della Repubblica, tutti i sindaci di Milano, Sergio Zavoli, Giorgio Strheler, Paolo Grassi ecc. e, in ambito canoro, Adriano Celentano, Giorgio Gaber, Ornella Vanoni ed altri, compresa la stessa Giovanna Nocetti. Quindi ho ricordato gli esordi di Gigi Vesigna dapprima su La Zanzara, giornalino del liceo Parini di Milano (poi noto per un’inchiesta che fece scandalo per l’Italia degli anni ’60), quindi a Famiglia Mese, periodico di Famiglia Cristiana, per poi passare a Settimana Radio Tv, Teletutto, Bolero Teletutto. Cesare Borrometi docente e speaker radiofonico ha ricordato il Vesigna giornalista e direttore di Sorrisi, la giornalista e paroliera Paola Blandi ha invece ricordato l’ultimo Vesigna free lance dei Paolini: Famiglia Cristiana, Telenova (con la stessa Blandi) e Nova Radio A – Circuito Marconi (con Emanuelli). Sono stati poi ricordati alcuni dei vincitori del vincitori delle passate edizioni: Toni Santagata, Ricky Gianco, Marco Ferradini, Nicola Di Bari, Drupi, I Romans, Emanuela Folliero, il colonnello Mario Giuliacci, Silvia Annicchiarico e molti altri.
Fra i presenti in sala Daiano il poeta della canzone italiana, i giornalisti Alessandro Paola Schiavi e Dario Contri, i registi Riccardo Gaffoglio e Giancarlo Danielli, Mauro De Cillis ed altri speaker radiofonici, la madrina dei City Angels Donatella Lavizzari, Lorenzo Romoli ex Millecanali, tanti amici di Giovanna e del compianto Vesigna.
Giovanna ha ricordato, fra le tante cose, un articolo a firma Gigi Vesigna su Tv Sorrisi e Canzoni del 1970 (non era ancora direttore) Giovanna matta nella e vagabonda è nata la nuova Mina degli anni ’70, quindi ha ricordato che fu proprio Vesigna a consigliarle di fare molte cose non limitandosi a fare la cantante (Giovanna è anche editrice musicale, conduttrice televisiva e radiofonica, ospite fissa a Tv 2000, è stata ospite fissa da Paolo Limiti e molte altre cose). Io ho confermato dicendo che anche a me Vesigna mi disse che facevo bene a fare il professore e lo speaker radiofonico, ma mi spronò, unitamente all’altro mio maestro Paolo Pillitteri, anche a fare il giornallista della carta stampata, l’autore di libri, il conduttore radiofonico e televisivo. E pensare che io volevo solo occuparmi di letteratura e storia sociale e politica, ma proprio Vesigna mi consigliò, vista la mia laurea in lettere ad indirizzo storico e le mie pubblicazioni storiche ad occuparmi di storia delle radio e delle tv locali, primo in Italia. Di fatto con Vesigna, Edoardo Fleishner, Claudio Cecchetto (che scrisse anch’egli per Sorrisi) e Maro Roffi fui precursore nell’occuparmi di radio e tv locali e credo il primo a livello storico, sia a livello di giornalismo della carta stampata (sempre grazie a Vesigna) che a livello radiofonico intervistando alcune voci della radio nell’ambito del mio format storico L’angolo della scuola, certi sedicenti ‘fenomeni’ senza alcun titolo sono venuti molto dopo.”
Cesare Borrometi ha letto la motivazione del premio che è stato consegnato dall’artista Giorgio Colombo, consistente in un dipinto dello stesso Colombo:
“Giovanna Nocetti è originaria della Versilia, zona della Toscana che ha dato davvero tanto alla musica, dal grandissimo operista Giacomo Puccini a jazzisti di fama internazionale, per non parlare di locali prestigiosi come la “Bussola” di Sergio Bernardini e la “Capannina” di Franceschi, che nel secondo Novecento aprirono ad ogni genere musicale attraverso i relativi artisti principali, provenienti da ogni parte del mondo.
Sin dall’inizio della carriera, risalente ai secondi anni Sessanta, Giovanna ha voluto offrire al pubblico un’immagine sincera e spontanea dell’artista e della donna che era, valorizzando al massimo questo temperamento, specie in un periodo di fermenti sociali che spingevano le ragazze a sentirsi più libere essendo soprattutto sé stesse. Il simbolo musicale della libertà giovanile non poteva che essere la chitarra, strumento allora non ancora molto diffuso tra le donne, ma sempre praticato da Giovanna con amore ed attenzione, soprattutto frutto di una costante preparazione didattica, sempre aggiornata nel tempo.
La chitarra, la passione per la motocicletta, il temperamento brillante furono subito la chiave di lettura della giovane artista toscana, la quale ottenne rilevanti successi, non dimenticando anche omaggi ai generi musicali tipici delle Americhe, collaborazioni con alcuni cantautori italiani e un successivo e approfondito studio della grande canzone classica napoletana.
Il rilancio giunto a cavallo tra fine Novecento e inizio Duemila attraverso la TV, in qualità di ospite fissa delle rubriche pomeridiane condotte dall’indimenticabile Paolo Limiti, suo grande e sincero amico, ha aperto a Giovanna nuove vie del successo, catturando definitivamente il pubblico di tutte le età.
Nel frattempo ella si è dedicata all’attività discografica fondando la “Kicco”, con il tempo atta a valorizzare anche e soprattutto i generi musicali più “elevati”, ossia il genere classico (sinfonico e da camera) e naturalmente quello operistico, dando spazio ad artisti degni di nota e diffondendo tali incisioni ovunque nel mondo.
Il Premio “Gigi Vesigna” per l’anno 2025 viene conferito a Giovanna, concreto esempio al femminile d’amore eterno e fedele per la musica, senza discriminazione alcuna di generi e stili.”
Sono intervenuti in remoto Guido Monti, colui che ha diretto il maggior numero di network radiofonici italiani, che ha ricordato quanto scritto nella mia enciclopedia delle radio italiane: “Giovanna Nocetti è stata anche speaker radiofonica a Radio Milano International” (lo stesso Monti era testimone dei fatti). Giovanna che ha condotto anche per Radio Rai e che quindi è anche nei due volumi dedicati alla storia della radio pubblica. E, ancora, Gianfranco Guarnieri, il più noto televenditore italiano e Paolo Tambini, pioniere dell’etere.
Infine è stato presentato il libro Io volevo diventare scritto da Alessandro Paola Schiavi, edizioni Calibano, biografia di Giovanna.
Prossimamemte le radio del circuito fu L’angolo della scuola e ora Stile italiano la storia della canzone italiana raccontata dai suoi protagonisti e Stile italiano Radio 100 + 50 proporranno spezzoni del premio anche in radiovisione.














Fotografia di Donatella Lavizzeri e Lorenzo Romoli.
Presto comunicheremo data messa in onda spezzoni della manifestazioni su Radio Free Live, Radio Armonya Mundi, Radio Blu Italia, Radio All Years e, in radiovisione, Stazione Universo.
https://www.librioltre.it/biblioteca/store/comersus_viewItem.asp?idProduct=3625
https://www.librioltre.it/biblioteca/store/ORDINE-CL_E.asp?idProduct=3625
https://www.calibanoeditore.com/libri/Io_volevo_diventare_Giovanna_Alessandro_Paola_Schiavi