Il 3 novembre 1977 nasceva Antenna3 Lombardia, Renzo Villa e Urbano Cairo

Il 3 novembre 1977 nasceva Antenna3 Lombardia, la prima tv privata nel senso attuale della parola. La prima tv privata (via cavo) non fu Telebiella (1971), l’ho ribadito in occasione del Premio Gigi Vesigna edizione 2023, fu invece Telediffusione Italiana di Pietrangelo Gregorio (1966). Io e Gigi Vesigna (ho ancora le fonti) sfatammo un luogo comune, un falso storico. Poi Pietrangelo Gregorio (oggi defunto) e Peppo Sacchi si chiarirono. Se vogliamo considerare i primordi si potrebbe risalire anche al 1956 a Il Tempo Tv e al 1959 in quel di Torino con il tentativo dei fratelli Achille e Giovan Battista Judica-Cordiglia, ma qui si parla di preistoria. Si possono aggiungere anche Emmanuel Tv in quel di Ancona, Babelis Tv a Rimini, Telecavo a San Benedetto del Tronto ed altre tv via cavo (fu Vesigna, allora direttore di Tv Sorrisi e Canzoni a pubblicarne primo in Italia i palinsesti). Altra questione dibattuto fra gli storici è quella della primogenitura della tv privata via etere. Indubbiamente Telealtomilanese fu una della prime, Tele Busto via cavo nacque solo giuridicamente, me lo confermò Renzo Villa, pur inviando documentazione a Sorrisi e, credo, a Millecanali, di quest’ultima testata non sono sicuro, dovrò chiedere a Mauro Roffi, ma non credo che Mauro sia stato in redazione allora, 1974-1975.

Dall’agosto 1974 era visibile in Italia Telemontecarlo (oggi La7) per non parlare di Telecapodistria e della Televisione della Svizzera Italiana. Furono queste emittenti, unitamente a Telealtomilanese, con un palinsesto vero e proprio a rompere il monopolio Rai.

La storia, purtroppo, è scritta dai vincitori, ma sicuramente è un falso storico attribuire a Silvio Berlusconi la rottura del monopolio. Allora Berlusconi era un imprenditore edile ed acquistò Telemilanocavo (poi Telemilano 58) successivamente e per caso. Berlusconi amava ricordare quel periodo pionieristico e, allorquando raccolsi testimonianze dai pionieri e testimoni del tempo (quasi tutti mancati: Cesare Cadeo, lo stesso Vesigna, Alceo Moretti, Giacomo Properzy) e le resi pubbliche, si divertì non smentì mai. Rise a crepapelle quando gli dissi: “Presidente ma non è che tutte queste leggende metropolitane le ha fatte circolare lei?”. Testimoni del periodo credo siano rimasti soltanto Vittorio Giovanelli, Barbara D’Urso, Diego Abatantuono e forse (ma credo sia arrivato dopo) Claudio Cecchetto.

Ma torniamo a Telealtomilanese, l’antenata di Antenna 3, fondata da Renzo Villa con l’apporto di Enzo Tortora, fu la prima emittente a proporre programmi ancora oggi attuali che furono poi apripista. L’esperienza di TeleAltomilanese venne poi proseguita con Antenna3 Lombardia, la tv che fece scuola a tutte le tv private. Lo stesso Berlusconi mi confermò che non riusciva in Lombardia con Canale 5 a battere La bustarella di Ettore Andenna; sia Villa che Berlusconi confermarono il tentativo di acquisto di Antenna3 da parte della Fininvest, Villa disse no: uno dei pochissimi in Italia ad avere detto no a Berlusconi.

Oggi Antenna 3 Lombardia compie 46 anni, viva e vegeta, totalmente cambiata adeguandosi ai tempi grazie a Sandro Parenzo, ma conserva il patrimonio storico (unica tv privata in Italia a possedere l’intero archivio).

In occasione del premio Gigi Vesigna 2022 svoltosi a Brusimpiano (Varese) non a caso sono stati premiatati l’associazione Amici di Renzo Villa, la trasmissione I top di Antenna 3 Lombardia, oltre al cantante Drupi, ad Enrico Beruschi, Ettore Andenna ecc. ecc.

Anche in occasione dell’edizione 2023 del Premio Vesigna erano presenti Wally Giambelli Villa, Marika Orlandi, Angelo Costanza ed altri pionieri di questa straordinaria emittente. Fra l’altro vi è una chicca: il recupero della trasmissione Aria di mezzanotte, un plauso a Wally ed Alessandro Dimilla!

Che dire: tanti auguri Antenna3. Personalmente non posso che dire bene di Antenna3, io resto alternativo ai duopoli, ho sempre collaborato con radio e tv alternative. Nella mia vita professionale ho incontrato tantissimi editori (o sedicenti tali…) e, per quanto riguarda la tv, i migliori sono stati indubbiamente Renzo Villa e Sandro Parenzo.

In queste ultime settimane, per l’edizione 2023 del Premio Vesigna, mi è capitato di scambiare qualche messaggio con Urbano Cairo. Non ho mai incontrato personalmente Urbano Cairo e non si conosce una persona per un paio di messaggi, ma da, quanto egli mi ha scritto, si è dimostrato persona attenta, disponibile, lungimirante. Del resto (e torniamo alla storia) vi è un fil rouge fra la vecchia Telemontecarlo, Telealtomilanese, Antenna3 Lombardia e La7. Sento dire da molti che Cairo è l’erede di Silvio Berlusconi, sarà la storia a dirlo, a parer mio (ma non sono un indovino, posso sbagliarmi) Urbano Cairo ha finora dimostrato di sapere fare una tv alternativa a Rai e a Mediaset (ma non solo tv molte altre cose), quindi di lui non posso che dire bene. Potrebbe si essere l’erede di Berlusconi, nel senso positivo, ma questo lasciamolo dire alla storia. Per ora non posso che riscontrare che il modo di fare televisione e di ascoltare tutte le proposte da parte di artisti, giornalisti, produttori, da parte di Urbano Cairo è analogo a quello del grande Renzo Villa.

Tanti auguri Antenna 3 Lombardia.

P.S. Settimana prossima comunicherò le emittenti e le testate che si occuperanno della messa in onda e dei servizi sul Premio Gigi Vesigna edizione 2023. Erano presenti operatori di Canale Italia, Antenna3 Lombardia, Telenova, giornalisti di testate settimanali e quotidiane. Con Cesare Borrometi e con gli altri organizzatori ci siamo presi qualche giorno di riposo.

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